Numero 4 del 2012
Obiettori. Di coscienza?
Testi pagina 26
MANAGER E P.A.
di Marco Raimondi *
| recentissimo libro “Dalla Politica alla Buona Am-
ministrazione", scritto da Cristina Melchiorri,
1 Bruna Brembilla e Paolo Manzoni (ed. Franco An-
ÃŽ, . geli), presenta un metodo, il Piano strategico di Man-
: dato (PSM), basato su una effettiva esperienza ge-
stionale condotta nell’Assessorato dell'Ambiente del-
la Provincia di Milano da Brembilla e Melchiorri, in cui il PSM
è stato applicato con successo. Quindi, gestire con ap-
proccio manageriale la Pubblica Amministrazione Italia-
na è possibile. Ne abbiamo discusso con Isa Ferraguti, giÃ
Senatrice, e da anni Presidente della Cooperativa Libera
Stampa, editrice di 'noidonne'.
Presidente, non le sembra che nella gestione della "cosa
pubblica" in Italia sia ancora approssimativo il ricorso ai
metodi manageriali?
STRATEGIE
LARGO AI GIOVANI!
tuazione. Che ne pensa?
noidonne | aprile | 2012
Sono Gianluca, ho ventiseì anni e mi sono laureato in filosofia l'estate
scorsa con il massimo dei voti. Da allora sono disoccupato. È owio che
non pretendo di fare subito l'insegnante di filosoï¬a, ma non mi vorrei
rassegnare, come hanno fatto non pochi miei compagni di Università , a
lavorare nei call center o nei bar. Anche se non mi sono mai interessato
di politica sto seguendo con attenzione le notizie sulla riforma del mer-
cato del lavoro che questo Governo vorrebbe varare, chiedendomi se
porterà qualcosa di buono anche a me e agli altri nella mia stessa si-
Gian/uca Bardelli, Milano
Caro Gianluca, mi piacerebbe rassicurarti, perché davvero la riforma del mer-
cato del lavoro in un paese che intende uscire dalla crisi e puntare sul proprio
BUONA AMMINISTRAZIONE.
DALLA TEORIA ALLA PRATICA
IL PIANO STRATEGICO DI MANDATO, UN METODO SPERIMENTATO CON SUCCESSO.
UNA CONVERSAZIONE CON LA SENATRICE ISA FERRAGUTI
Beh, ci sono casi di ottima gestione e valenti professioni-
sti nella Pubblica Amministrazione centrale e locale. Cre-
do che gioverebbe una più diffusa applicazione di regole
gestionali ispirate, almeno in parte, alla gestione d'impresa.
E sono lieta che Melchiorri e Brembilla abbiano messo la
loro esperienza a disposizione di tutti gli Amministratori
e Amministratrici interessati.
Forse lei è un po' troppo generosa nei confronti della P.A.
italiana. II cattivo funzionamento di molte strutture pub-
bliche ha un elevato costo per il sistema economico ge-
nerale. Forse manca, nella nostra cultura pubblica, una
giusta fiducia nei metodi manageriali. Diversa la situa-
zione in altri Paesi, ad esempio negli Stati Uniti. Cito un
paio di esempi. Negli anni '60 fu Segretario della Difesa
e Capo del Pentagono un uomo, Robert McNamara, che
di Cristina Melchiorri
futuro non può prescindere dai giovani. Mi piacerebbe che la riforma in di-
scussione fra Governo e forze sociali avesse il proprio baricentro su politiche
di sostegno per occupare i giovani senza lavoro, che in Italia sono il 31% di co-
loro che hanno dal 15 ai 24 anni (dati ISTAT). Temo soltanto che le organizza-
zioni sindacali siano “naturalmente" più orientate a tutelare i propri iscritti,
cioè i lavoratori a tempo indeterminato e i pensionati, che non coloro che sono
fuori o ai margini del mercato del lavoro, ragazzi e ragazze come te. Sappiamo
tutti perfettamente che c'è una bella differenza fra accettare “lavoretti" du-
rante gli studi per non pesare sui genitori e pagarsi la pizza con gli amici, e tro-
vare lavoro in un call center o in un negozio, come unica offerta del mercato,
al termine di un faticoso e brillante percorso di studi. Non ci resta che sperare
sulla “non concertazione†annunciata dalla Fornero... perché, come dice Enrico
Mentana, negozieresti le nozze gay con il Vaticano?