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Numero 4 del 2012

Obiettori. Di coscienza?


Foto: Obiettori. Di coscienza?
PAGINA 49

Testi pagina 49

Cara Ariete, Q a,
una volta Carmelo Bene affermò che il nucleo del è";
suo teatro nasce dalle messe in latino ascolta-

te nella sua infanzia, passata nella provincia di Otran-
to. Lì si radicò in lui l'idea che la sacralità di un’esperienza
ètanto più forte quanto più segnata dall'incomprensibi-
lità. E in effetti proprio così, marcato da una sacra in-
comprensione tra officiante e spettatori, sarebbe stato poi
il suo teatro, e anche il suo cinema. Esiste qualcosa del
genere nella tua vita.7 Forse è arrivato il momento di an-
darlo a cercare.

Cara Cancro,

ti dedico questa poesia di Gilberto Sacerdoti, dal

titolo La verità: “Stava nascosta dentro il libro
intonso/che maturato anni sul ripiano/si spreme solo, ades-
so che l’ho aperto/come per caso, in realtà testardo/cor-
teggiamento obliquo, lungo, inconscio”. II mese di apri-
le potrebbe portare perte, insieme alla primavera, una pic-
cola rivelazione, qualche segreta seppur minima verità che
senza accorgertene, nascostamente e da molto tempo, sta-
vi dolcemente corteggiando.

Cara Bilancia,

recentemente ho avuto modo di meditare un po"
su quanto mi piacciono le storie. Amo le arti vi-

sive, amo la filosofia, certo, ma ho bisogno, proprio un vero
bisogno, di ascoltare, vedere 0 leggere delle storie vere e
proprie, dei racconti con un inizio, uno svolgimento e una
fine. Che abbiano una trama esile, che siano molto de-
scrittivi, non importa! Ne ho bisogno nel mio narcisismo,
perché mi sembra che tutte parlino di me: d'altra parte,
come diceva qualcuno, non siamo fatti di atomi, ma di sto-

rie! Penso che tu sia d’accordo ed è questa la riflessio-
ne che ti dedico per il mese di aprile...

Cara Capricorno,

mi si è scolpita nella mente una vignetta poli- 813
ticamente scorretta pubblicata dal New Yorker

i primi di gennaio di qualche anno fa. C'è un omino che
dista l’albero di Natale e dice: “Finalmente, dopo tutto que-
sto tempo con genitori, figli e parenti, è arrivato il momento
di dedicarsi alle cose veramente importanti”. Non lo ab-
biamo pensato tutti? Descrive bene il tuo stato d'animo
in questo periodo, che potrebbe essere di insofferenza nei
confronti del nucleo familiare. Se è così, ti consiglio di pren-
derti un po’ di spazio: sarà meglio pertutti, non ultimi i
tuoi poveri familiari...

Cara Toro, ,,
scriveva Goethe a Jacobi, nel lontano 1786: “Dio è
ti ha punito con la metafisica, una spina nella

carne, me invece ha benedetto con la fisica”. A parte il
fatto che i| grande Goethe in questo frangente non sem-
bra dimostrare molta solidarietà nei confronti dell’ami-
co (anzi, se posso permettermi, il tono è un tantino sac-
cente), bisogna dire che anche tu sei più interessata a||e
cose fisiche che a quelle metafisiche. Ebbene (solo per que-
sto mese!) ti consiglio invece un po’ di trascendenza, una
— Iievissima — spina nella carne che non ti dia dolore ma
grandi aspirazioni e un po' di consapevolezza.

Cara Leone,

scrive John Berger in // taccuino di Benfa “Le per— o
sone tengono i libri in modo particolare, come non

tengono nient'altro. Non come cose inanimate, ma come
cose che si sono addormentato. Spesso i bambini porta-
no in questo modo i giocattoli”. Ese per qualche giorno
provassimo a estendere questa modalità di rapporto a tut-
ti gli oggetti intorno a noi, e a provare a vivere come se
fossimo in un mondo incantato? Questo potrebbe essere

il momento adatto per te, dato che il tuo naturale entu-
siasmo sarà favorito dalle stelle.

e
o

Cara Scorpione,

mi appello alla tua lucidità, in questo periodo an- ‘
cora più intensa ed acuta del solito, per chiederti

di riflettere insieme a me sulla pungente affermazione di
Gloria Steinem, femminista e scrittrice: “Siamo diventa-
te gli uomini che avremmo voluto sposare”. Sarà vero? Sei
d'accordo? E le conseguenze, quali potranno essere? Dob-
biamo escludere gli uomini dalla nostra vita, oppure ac-
coglierli, e a maggior ragione, mentre chiediamo il divorzio
da noi stesse?

Cara Acquario,

qualcuno mi ha raccontato di non so quale spe- à
cie di uccello che, contrariamente alle abitudini

della sua specie, ha nidificato in mezzo a un campo da ba-
seball. Fin qui, niente di male. La cosa strana èche le fem-
mine hanno cominciato a covare palle da baseball scam-
biandole per le proprie uova! L0 so cheè un paragone im-
pietoso, e ti chiedo scusa per la crudezza, ma ho pensato
a te: sei proprio sicura dell‘entità di quello che stai “co-
vando”? Sei ancora in tempo per lasciar stare le palle da
baseball e dedicarti a qualcosa di più produttivo.

Cara Gemelli, - , -
un grande astrologo ha scritto che la cosa bel- Q?»
la dell'essere del tuo segno è che puoi provare ATE

—contemporaneamente — il piacere trasgressivo della Ge-
mella cattiva e ribelle e i| godimento oscuro e un po’ mor-
boso della Gemella buona e vittima. Mi piace. Dunque, an-
che per questo mese, non si tratta di scegliere quale del-
Ie due vuoi essere, ma di sperimentare le due nature in-
sieme, trovando nuovi, imprevedibili intrecci! E a propo-
sito di intrecci, dai primi del mese arriva Venere nel tuo

segno, per un transito piuttosto lungo...

Cara Vergine, hg-
disse Kierkegaard di Hegel: “Ha costruito un gran— ’V V
de palazzo per andare a vivere neIIa stalla adia— l!
cente”: ovvero ha ideato un sistema filosofico comples-
so e onnicomprensivo senza tenere conto della vita vis-
suta, della nostra esistenza. Ecco la reazione di uno dei
miei interlocutori più provocatori e polemici, del tuo stes-
so segno, nei confronti di questa affermazione: “Onore a
Hegel, interessato al pensiero prima che alle comodità!”.
Non era proprio questo il senso della frase! Tuttavia per
questo mese — che vedrà al massimo le tue capacità di
astrazione — possiamo farfinta che lo sia: costruisci pure
ituoi grandi palazzi speculativi, ad arredare la stalla pen-
seremo un’altra volta!

il film Le mysfère Picasso(1956) riprende il gran— g
de pittore all’opera. Grazie al procedimento in-

ventato da un incisore americano — una tela, resa tra-
sparente dalla luce, dietro la quale è posta la cinepresa
— il regista Henri-Georges Clouzot può registrare diret-
tamente la genesi di ogni dipinto: alle prime linee trac-
ciate sulla tela si aggiungono altre linee e colori, fino ad
arrivare alla composizione completa. || film può mostra-
re in questo modo i vari “quadri che stanno sotto al qua-
dro”, come dice lo stesso Picasso. Questa idea mi sem-
bra interessante: quanti strati apparentemente comple-

ti ci sono voluti per arrivare alla tua attualità? Li sapre-
sti ripercorrere?

Cara Sagittario,

Cara Pesci, ,

il pittore Francis Bacon nel corso di una inter— l °
vista ha descritto i suoi quadri come rappre- '
sentazioni di corpi sottoposti a forze invisibili, forze che
|i spostano, Ii torcono e |i deformano. Perdona l'inizio un
po’ pulp, ma, al di là dell’aspetto truce, immagina que-
sta possibilità: rendere visibili e così poter guardare dav-
vero le forze nascoste che pure agiscono fortemente sul-
la nostra vita. Per il prossimo mese, ti propongo questo
esercizio, che potrebbe esserti utile: prova a visualizza-
re e a osservare quello che ti influenza impercettibilmente.
Sii la Francis Bacon di te stessa!

noidonne | aprile | 2012 0


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