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Numero 7 del 2012

Sportive per passione


Foto: Sportive per passione
PAGINA 8

Testi pagina 8

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ATTUALITA



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MARCIA SII ROMA

Ha ucciso piu

ùla paranoia

che le epidemie

A proposito della Marcia pro-Vita, che ha visto sfilare il sindaco Alemanno con la fascia
tricolore insieme ai neofascisti di Militia Christi e Forza Nuova



al marasma morale dell’ultimo ventennio non

ci viene solo corruzione, crisi economica e

politica, ancora una volta infatti il degrado

culturale del paese porta con sé l’aggressione

ai diritti delle donne. Che, fiduciose di
aver ottenuto il riconoscimento della loro autodetermi-
nazione, hanno sottovalutato gli attacchi contro la 194 por-
tati con ostina-
zione ed intelli-
genza politica su
diversi fronti:
consultori, obie—
zione di coscien-
za, pillole varie,
funerali dei feti e cosi via. Da questo ininterrotto lavorio,
all’ombra delle parrocchie e dei vescovadi, è nata la ma-
nifestazione romana “pro-Vita” del 13 maggio scorso.
“Certamente ci vorrà del tempo per portare il tema del—
l’aborto al centro delle campagne elettorali, come avvie-
ne negli USA, ma abbiamo dimostrato l’esistenza di un
movimento pro—life deciso ad affermare i propri convin—
cimenti”. La portavoce Virgina Coda Nunziante dunque
si augura che il movimento pro-life assuma anche in Ita-
lia un peso politico così forte da eliminare il divario cul—
turale fra l’Italia e gli Stati Uniti. Bene. Ma la signora di-
mentica o considera irrilevante il fatto che negli USA ac-
cade, raramente ma accade, che vengano uccisi i medici
che praticano gli aborti. Come questo possa accadere ce
lo spiega “Paranoia” di Luigi Zoia, un libro illuminante
che ci aiuta a capire, attraversando la storia, come mai la
paranoia ha sterminato più masse delle epidemie di pe-
ste: è accaduto più volte infatti che la massa, in cerca non
solo di una soluzione semplice ed immediata ad una pro—
blematica molto grave, ma anche un capro espiatorio che
la liberi dallo sforzo di fare autocritica, si è affidata ad un

noidonne | Luglio—agosto | 2012





di Stefania Friggeri

affabulatore paranoico, dotato di carisma, che l’ha infettata,
facendola capace di iniquità e violenza. Vedi la Germa-
nia prenazista, un paese colto e civile, che Hitler la tra—
scinato nella follia lucida della superiorità della razza aria-
na e della responsabilità degli ebrei del male presente nel
mondo. “Aiace sbaglia non perché sbaglia, ma perché, ce-
dendo alla paranoia, è dominato da un’unica idea, sorda
alla complessità umana. Da
quando quella idea fissa gli è
stata rivelata, crede di aver ca-
» pito l’essenziale” (pang). “...il
vero paranoico sembra aver
ricevuto un’illuminazione in-
terpretativa: le spiegazioni che
si dà assumono la qualità di una
fede. L’idea delirante è verità
perché ha la stessa qualità del-
la rivelazione religiosa. E la
‘- verità rivelata di una religione
non si può modificare perché la
sua modifica non sarebbe cor—
rezione ma eresia” (pag.31).
“Il ragionamento paranoico
può contenere anche molti elementi di verità. Ma men-
te essenzialmente sulla natura umana perché nega al-
l’avversario la qualità di uomo, allo scopo di ridurlo a col-
pevole. Non vuole sapere altro” (pag. 36). Solo negli ul-
timi decenni gli studiosi hanno cominciato a dibattere il
ruolo che nella società possono avere personaggi predi-
sposti alla paranoia e capaci di trascinare le folle attraverso
il megafono cinico di un mondo mediatico che preva-
lentemente solletica la pancia del pubblico. Eppure lo stes-
so Sigmund Freud aveva avvertito che “In tutti i tempi
esaltati, visionari, deliranti, vittime di delusioni, nevroti-
ci e pazzi hanno avuto un grande ruolo nella storia del ge-


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