Numero 6 del 2012
Un fiore per Melissa
Testi pagina 15
SPORTELLO DONNA H24
ALL'OSPEDALE
SAN CAMILLO FORLANINI
Un’esperienza che non può finire
aperto h24 uno sportello donna
nel Pronto Soccorso del più gran-
de ospedale italiano, il San Camillo For-
lani. In due anni sono state seguite 700
donne (13% impiegate, 10% colf, 6% badanti, 9% pen—
sionate, 6% studentesse) di cui il 58% italiane e il 15%
dell’Europa dell’est; il 58% delle donne sono sposate o con—
viventi e il 13% è separata o divorziata; la stragrande mag—
gioranza dei violenti sono italiani (54,5%) di tutte le ca-
tegorie professionali (operai, impiegati, professionisti e pic—
coli imprenditori) e agiscono ripetutamente nell'89% dei
casi, per mezzo di violenza economica nel (45%), mole—
stando (23%), stuprando (16%), segregando o seque—
strando (18%). Questo fenomeno drammatico e cosi am—
pio â€trova il suo terreno ideale di coltura nel silenzio omer-
toso di chi sa, ma tace, e di chi, terrorizzato, subisce cu—
cendosi la bocca e il cuoreâ€. Con queste premesse l’ordi—
ne del giorno collegato alla proposta di deliberazione n.
31/2012 firmato da Monica Cirinnà e Gemma Azuni spie—
ga l’importanza dell’esperienza di BeFree che "ha scel—
to di far nascere il suo Sportello Donna h24 proprio dove
va la donna dopo un episodio di violenzaâ€, cioè il Pronto
Soccorso. “Questo ha permesso di offrire opportunità di
affrancamento da situazioni di violenza ad un grandissi—
mo numero di donne che, nella quasi totalità , non sa—
rebbero ricorse ad un Centro antiviolenza, ma che si sono
giovate dell’incontro con le operatrici nei locali stessi del-
l’Ospedale". 0ra l'esperienza rischia di finire perché da ot—
tobre è scaduta la convenzione con l'Ospedale, mentre le
donne continuano a rivolgersi allo Sportello, dove le ope-
ratrici "contiuano a prestare servizio, ma senza percepi—
re salarioâ€. L’obiettivo dell’OdG è impegnare l’assemblea
Capitolina e il Sindaco a fare in modo che sia rinnovata
la convenzione dello Sportello h24 a tutela delle donne
vittime di violenza e che il Comune destini risorse eco—
nomiche nel Bilancio Previsionale 2012/2014.
La cooperativa BeFree ha tenuto
SERVIZIO ROXANNE PER LE VITTIME DI TRATTA
Non se ne può fare a meno
Destinare risorse economiche nel Bilancio Previsionale
2012/2014 al fine di â€scongiurare la chiusura del servizio
Roxanne mantenendo le attività svolte a tutela: delle vit-
time della tratta con azioni di aiuto, reinserimento, ac-
compagno al rimpatrio (qualora richiesto); dei soggetti pre-
senti su strada (donne, uomini, trans) con interventi di pre-
venzione e riduzione del danno, sostegno e consulenza".
Questo è l’obiettivo dell'0dG collegato alla proposta di de—
liberazione 31/2012 presentata da Monica Cirinnà e
Gemma Azuni, le quali spiegano che le attività del Servi—
zio Roxanne si dipanano sul piano della prevenzione, con—
sulenza, sostegno e reinserimento delle vittime di tratta
mediante uno sportello diurno, un servizio di orientamento
anche di carattere legale, attività di formazione e infor—
mazione. Considerato che, tra le numerose attività , nei 10
anni di attività il Servizio ha avuto circa 600 donne in pro-
tezione (sottratte ai circuiti di sfruttamento) e diversi casi
di trans, ha portato informazioni a circa 3.000 persone pro-
stituite e che ogni anno circa 40 vittime sono accolte in
case protette, il Servizio Roxanne non può essere messo
a rischio in quanto svolge attività di grande utilità socia-
le sia sul piano del sostegno alle persone fragili sia per il
controllo del territorio.
PIÙ DONNE AI VERTICI, È GIUNTA L’ORA
In osservanza della legge 120 del 12 luglio 2011, che pre-
vede Ia parità di accesso agli organi di amministrazio-
ne e di controllo delle società quotate e non in merca-
ti regolamentati, è arrivato il momento che anche ne-
gli organi di amministrazione, di controllo e di revisio—
ne delle Società in house di Roma Capitale sia â€assicu-
rato l’equilibrio paritario di genere articolando le nomi—
ne stesse in modo di compensare la minore partecipa-
zione numerica di un genere in una Azienda ricono-
scendogli una maggiore partecipazione numerica in un’al-
tra Aziendaâ€. È quanto previsto dell’emendamento alla
proposta di delibera 32/2012 sottoscritto da Monica Ci-
rinnà e Gemma Azuni le quali, ispirandosi alla norma che
impone le quote rosa nei consigli di amministrazione, han-
no inteso "stabilire il principio“ anche nelle varie realtÃ
di gestione di Roma Capitale.