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Numero 6 del 2012

Un fiore per Melissa


Foto: Un fiore per Melissa
PAGINA 27

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Potrei avvicinarmi a noi, concentrandomi sui soli 16 Premi
Nobel in materie scientifiche* (Fisica, Chimica, Medicina) as-
segnati a donne sugli oltre 500 totali. E non si potrebbe evi-
tare di menzionare in special modo Marie Curie (1867- 1934)
che di Nobel ne ha vinti addirittura due (solo 2 finora gli scien-
ziati che hanno saputo eguagliarla) e rappresenta uno stra-
ordinario esempio di scienziata. Alla quale tuttavia non fu-
rono risparmiate feroci accuse (“la polacca arrivata a Pari-
gi giusto in tempo per assistere alla scoperta del Radio") di
essersi impossessata indebitamente dei risultati ottenuti dal
marito Pierre, col quale condivise il Nobel del 1903 e mor-
to pochi anni dopo. Alla quale non venne perdonato di rap-
presentare un ideale femminile difforme da quello dell'epoca,
che preferiva il rispetto all'ammirazione, la cultura alla se-
duzione, e che fu oggetto per questo di spietate campagne
stampa. Alla quale fu addirittura negata la nomina all'Ac-
cademia delle Scienze di Francia, nonostante i due Nobel.
Oppure, ancora meglio, potrei parlare delle non-attribuzio-
nidi Nobel a scienziate che videro premiati per le stesse ri-
cerche i loro colleghi uomini.

Come Lise Meitner (1878 - 1968), che fornì la prima in-
terpretazione esatta della fissione nucleare. Ma il Nobel fu
assegnato al solo Otto Hahn con il quale aveva lavorato.
0 come Jocelyn BeII-Burnell (1943) che scoprì ancora stu-
dentessa le pulsar, sorprendenti “stelle pulsanti" che
non si inserivano nel contesto teorico dell'epoca. Il Nobel
per la scoperta fu assegnato al relatore della sua tesi, il pro-
fessor Anthony Ewish.

E almeno menzionare Rosalind Franklin (1920-1958) che for-
nì le prove sperimentali della struttura del DNA per cui ot-
tennero il Nobel i suoi colleghi Wilkins, Watson e Crick. Essi
realizzarono il modello a doppia elica grazie alle fotografie
della diffrazione ai raggi X del DNA scattate dalla Franklin,
che Wilkins aveva sottratto dal laboratorio della scienziata
(come rivelato anni dopo). 0 molte altre. Oppure potrei la-
sciare perdere i casi isolati e parlare del contributo femmi-
nile nella Scienza. Ma nessuno in realtà sa cosa sia siccome
in nessun luogo ed in nessuna epoca c'è mai stata una mas-
sa critica di donne tale da poter sperimentare una Scienza
al femminile, e neppure per poter parlare di impronta di ge-
nere nel proprio ambito di competenza. Sono arrivata in fon-
do ed ancora non ho trovato il filo di questa matassa.

Concludo quindi con uno sconsolato nulla di fatto, citan-
do un episodio piccolo ma emblematico.

Nel 2006 Larry Summers, rettore dell'Università di Har-
vard, tra le più importanti e prestigiose del mondo, ha ipo-
tizzato che le donne sarebbero “inadatte" alla Scienza. Per
questa imprudente affermazione è stato costretto alle di-
missioni. In favore di Drew Gilpin, una donna. Nessun com-
mento a proposito. Solo la constatazione della tanta tan-
tissima strada ancora da percorrere. E la fiducia nelle nuo-
ve generazioni di donne. I

* Premi Nobel in materie scientifiche attribuiti

a donne dal 2001 al 2011:

Fisica (2): Marie Sklodowska-Curie (1903), Maria Goeppert-Mayer (1963).
Chimica (3): Marie Sklodowska-Curie (1909), sua figlia Irène Curie-Joliot
(1935), Dorothy Crowfoot-Hodgkin (1964), Ada E. Yonath (2009). Medi-
cina (10): Gerty Radnitz-Cori (1947), Rosalyn Sussman-Yalow (1977),
Barbara Mc Clintock (1983), Rita Levi-Montalcini (1986), Gertrude Elion
(1988) Christiane Nùsslein-Volhard (1995), Linda Buck (2004), Frangoi-
se Barré-Sinoussi (2008), Elizabeth H. Blackburn e Carol W. Greider (pre-
miate assieme nel 2009).

* PhD in Fisica teorica, attualmente alla School of Physics and Astronomy di
Nottingham UK con una borsa di studio riservata alle donne nella scienza,
Anne McLaren fellowship

GENIS LAB / UGUAGLIANZA
DI GENERE NELLA RICERCA
SCIENTIFICA

La Fondazione Giacomo Brodolini è capofila del progetto
GENIS LAB, finanziato dalla Commissione Europea nel-
l'ambito del Settimo Programma Quadro. || progetto, rea-
Iizzato in partenariato con l'Associazione Donne e
Scienza, con I'ILO e con importanti istituti di ricerca eu-
ropei (BTH-Blekinge Institute of Technology (SE), CSIC-In-
stitute for Polymer Science and Technology (ES), FTM UB-
Faculty of Technology and Metallurgy, INFN-Istituto di Fisi-
ca Nucleare, IPF-Leibniz-Institut fùr Polymerforschung
Dresden e.V., University of Belgrade), analizza i fattori che
limitano o impediscono il cambiamento in direzione di
un’uguaglianza effettiva tra uomini e donne nella scienza.
L'obiettivo è quello di promuovere e sostenere dei cambia-
menti strutturali, sulla base di piani di sviluppo realizzati su
misura allo scopo di ottenere un approccio corretto verso i
talenti femminili basato sul riconoscimento di abilità e com-
petenze per superare le discriminazioni di genere. Iniziato
nel 2011, Genis Lab terminerà nel 2014 ed è organizzato
con un approccio integrato su più livelli (organizzativo, so-
cio-ambientale e transnazionale europeo) in modo che ci sia
uno scambio di esperienze e nuove pratiche organizzative.
I| progetto conta sul coinvolgimento di tutti gli operatori ai
vari livelli facendo in modo che ogni istituzione elabori un
piano di azione individuale e contemporaneamente lavori in
rete per la condivisione degli strumenti adottati e dei risultati
ottenuti. L’attesa è che un ambito di lavoro storicamente ma-
schile - e organizzato con tale visione - superi le barriere che
producono la progressiva esclusione delle donne a mano a
mano che si sale nella scala gerarchica. (T. B.)

noidonne | giugno | 2012


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