Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 3 del 2012

D come differenti


Foto: D come differenti
PAGINA 40

Testi pagina 40

LEGGI CONTRO

ECCO COME
[NON] PUNIVANO
GLI AGGRESSORI

A cura di Tatiana Bertolini

DAL CODICE HAMMURABI IN POI,
UN RAPIDO EXCURSUS STORICO
SU COME IL DIRITTO HA TRATTATO
LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

uando, nel 1995, venne consegnato all’allora Pre-
sidente della Camere Irene Pivetti il plico conten-
te migliaia di firme raccolte affinché il Parlamento
modificasse lo stupro da reato contro la morale a rea-
to contro la persona si era compiuta una svolta epo-
cale. Tutte quelle firme raccolte denotavano un cam-
biamento di percezione nei confronti di un reato che ha ac-
compagnato la storia dell’umanità, ma che non era mai sta-
to visto come tale. Nei secoli, quando il diritto si è occupa—
to della violenza contro le donne, lo ha sempre fatto attra-
verso un giudizio che passava dalla pubblica morale, per far



sì che l’uomo ne venisse assolto e non solo moralmente.
Anticamente il tema della violenza era spesso associato a quel-
lo dell’adulterio.

Secondo il Codice Hammurabi, uno dei primi della nostra sto—
ria riferito alla Civiltà Assira, se la donna coniugata era col-
ta in flagrante con l’amante veniva punita assieme al— '
l’uomo con l’annegamento. Sua unica speranza di sal-
vezza era il perdono del marito (sicI). Se invece essa ’
era giovane e non sposata era punito solo l’aggressore.
Già nel Deuteronomio (uno dei libri componenti '
il Pentateuco, la prima parte della Bibbia) però le
cose cambiano. Innanzitutto si inizia a porre una I
differenza circa il luogo in cui avviene la violenza, i
ovvero se in città o in campagna.

Nel primo caso la pena prevede che la donna Vio-
lentata venga condotta fuori dalle mura assieme al suo
violentatore ed entrambi siano uccisi, nel secondo vie-
ne punito solo l’uomo. Questo si spiega perché se la
donna non e consenziente deve difendersi, urlare e
chiedere aiuto. Cosa che può avere un seguito se lo

noidonne | marzo I 2012














stupro avviene in un luogo af—
follato come una via urbana,
mentre se anche tentasse di gri-
dare aiuto in aperta campagna
ciò non le potrebbe portare al—
cun giovamento. Quindi se
una donna è violentata in real—
tà è perché lo vuole, diversa-
mente farebbe di tutto per op-
porsi alla Violenza.

Del resto per l’adultera c’era
la lapidazione, contro la qua-
le si opporrà Gesù Cristo, e
che ancora viene applicata in
certi Paesi arabi secondo al-
cune interpretazioni del C0-
rano. Ben peggiore la sorte per
una vergine; nel caso in cui subisca uno stupro dovrà spo-
sare il suo violentatore, Apparentemente la legge è severa con
l’uomo: egli dovrà sborsare 50 sicli al padre e dovrà poi pren-
dere in moglie la donna. Questa normativa, che avalla un prin-
cipio di per sé ripugnante, ovvero che il valore di una don-
na (valore morale e monetario) passi attraverso la sua illi—
batezza, offre la possibilità al maschio di scegliere una don-
na e, qualora sussistesse qualche contrarietà al matrimonio,
poterla comperare previa violenza.

Non molto diversamente vanno le cose nell’antica Grecia.
Il celebre legislatore Solone stabilisce che se le donne sono
violentate nei loro appartamenti bisogna punire l’uomo, se
sono violentate per via devono essere punite esse stesse, per-
ché le donne non devono uscire e perché quando sono in casa
devono rimanere confinate nelle loro stanze.

Da subito, quindi, si delinea la tesi che se una donna è vir-
tuosa non potrà essere oggetto di violenza alcuna mentre in
caso contrario è perché in fondo, se la merita. L’attualità ce
lo insegna: di violenza ce n’è in abbondan-
‘ za anche tra le mura domestiche e, proprio
i per le premesse di cui sopra, è assai più
. difficile da individuare.

I Quindi la יִtl'tina di siciliana memoria ave-
I va un precedente addirittura nel testo sa—
‘ cro per antonomasia.

I, Di grande valore e coraggio, dunque, fu
la battaglia ingaggiata da Franca Vio-
; la, la giovane siciliana che si rifiutò di
sposare il suo violentatore, infrangen-
do una consuetudine non solo secolare
e siciliana, ma millenaria e che vor-
‘J rebbe essere universale. A conferma
. ‘ che molti dei comportamenti avversi
i alle donne vengono da lontano. I


©2017 - Noi Donne - Iscrizione ROC n.6292 del 7 Settembre 2001 - P.IVA 00906821004 - Privacy Policy