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Numero 3 del 2012

D come differenti


Foto: D come differenti
PAGINA 20

Testi pagina 20

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FOCUS jì' mG '



D COME DIFFERENTI / 3

LA CRISI COME
OPPORTUNITÀ.
PER LE DONNE

La politica economica ha finora ignorato
le disuguaglianze di genere.

Occorre un pink neW dea! che veda

nelle infrastrutture sociali l'obiettivo

e la soluzione della crisi
A cura di Tiziana Bartolini

arcella Corsi insegna economia all'Università La

Sapienza di Roma. Fa parte della Commissione di ge-

nere della Società Italiana degli Economisti e figura

tra le fondatrici del web-magazine inGenere. L'ab-
biamo intervistata per fare il punto sulle proposte in campo per
uscire dalla crisi e su quanto tre donne oggi importanti per l'eco-
nomia e i| lavoro in Italia - Camusso, Fornero e Marcegaglia - stan-
no facendo o potrebbero fare.

L'Italia è un paese che registra posizioni piuttosto arretra-
te come presenze femminili nel mondo del lavoro sia come
quantità di donne occupate sia come posizioni dirigenziali.
II fatto che, oggi, troviamo tre donne - Camusso, Fornero e
Marcegaglia - in ruoli chiave per il lavoro e il welfare è uno
'strano caso', oppure...?

In parte é una pura coincidenza, ma non é infrequente il ricorso
alle donne per “sbrogliare le matasse", nella vita pubblica come
in quella privata. Non dimentichiamoci che subito dopo il fallimento
di Lehman Brothers sono state chiamate tre donne a rimettere in
ordine Wall Street: Sheila Bair alla guida del Fdic (Federal Depo-
sit Insurance Corporations), uno dei primi regolatori pubblici ame-
ricani a lanciare l'allarme sui conti delle banche; Mary Schapiro pre-
sidente della Sec (Securities and Exchange Commission), l’orga-
no di controllo della borsa; Elizabeth Warren al timone del Tarp (il
Troubled Asset Relief Program), lo strumento per i| salvataggio dei
colossi statunitensi in crisi. Le hanno chiamate le tre sceriffe di Wall
streete molti si sono chiesti che cosa sarebbe successo se a Wall
Street avessero comandato le donne.

A mio modo di vedere, adottare un punto di vista di genere, nel-
la politica come nell'economia, non comporta necessariamente
il riferimento alle presunte differenti caratteristiche che gli uo-
mini e le donne “portano con sé" nello svolgimento delle loro fun-
zioni. Non ritengo, in particolare, che l'alternativa all'archetipo

w noidonne I marzo I 2012



maschile competitivo e aggressivo sia necessariamente I’archetipo
materno e protettivo del femminile. Come ha sottolineato di re-
cente Julie Nelson, una famosa economista femminista, in un ar-
ticolo che abbiamo pubblicato su inGenere, ci sono uomini che
sono attenti, protettivi ed etici, e ci sono donne che sono aman-
ti del rischio, guidate dai propri interessi e opportuniste come qual-
siasi uomo. II vero problema è che quando noi concepiamo il mon-
do degli affari come iI regno del maschile e del testosterone, non
solo ci lasciamo sfuggire tutte le donne di talento, ma tendiamo
a non vedere iI valore - e la necessità - di ciascun aspetto della
vita generalmente stereotipato come femminile 0 materno. Di-
venta troppo facile, ad esempio, denigrare la prudenza o i pro-
blemi etici come qualcosa di effemminato e debole.

Detto questo, secondo lei questa triplice e straordinaria com-
presenza può Iasciare tracce significative nei provvedimenti
indispensabili per affrontare questa difficile fase?

Non vedo al momento particolare sintonia tra Camusso, Forne-
ro e Marcegaglia rispetto alle regole da far valere per migliora-
re il funzionamento del nostro mercato del lavoro. In realtà, mer-
cati efficienti richiedono una grande regolazione sociale. Questo
avviene tramite una dose di norme etiche e culturali, la forma-
zione di standard e codici di settore, nonché attraverso una chia-
ra azione governativa. La crisi finanziaria ci ha mostrato gli ef-
fetti distruttivi prodotti dagli eccessi di avidità, opportunismo, e
da una mentalità in cui chi vince prende tutto. Personalmente,

inGenere (www.ingenere.it) è una rivista on-Iine di informazione, ap-
profondimento e dibattito su questioni economiche e sociali, analizzate
in una prospettiva di genere. La rivista ha edizioni quindicinali in
cui ospita articoli, riflessioni, recensioni, ricerche e studi (italiani e in-
ternazionali); offre inoltre segnalazioni di articoli, saggi ed eventi rin-
tracciabili in rete. Obiettivo delle redattrici della rivista - Francesca
Bettio, Roberta Carlini, Marcella Corsi, Mariella Gramaglia, Annalisa Ros-
selli, Annamaria Simonazzi, Paola Villa - è rileggere l'economia e le altre
scienze sociali con uno sguardo che assuma la differenza tra i sessi e de-
nunci le disuguaglianze, in modo tale che conoscenze e competenze ac-
cumulate in questa prospettiva trovino ascolto nel terreno della
proposta politica, soprattutto nell'ambito della politica economica.


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