Numero 7 del 2012

Testi pagina 35

nei Villaggi non vanno troppo scollacciate. Dicono che si
tratta di rispetto delle regole. Tutte in Facebook, si sono
ritrovate quando i giovani a Ramallah e a Gaza hanno lan-
ciato il movimento dei giovani del 15 marzo 2011, criti—
cavano l’autorità palestinese e Hamas, chiedevano l’uni-
tà e la fine della separazione tra Gaza e la Cisgiordania,
rivendicavano la democrazia, si assumevano la respon—



sabilità non solo della lotta contro l’occupazione ma an—
che del cambiamento politico e sociale in Palestina. Ma
poi se ne sono andate, critiche del leaderismo dei loro com-
pagni e convinte che bisognasse partire da sé ed agire in
prima persona ma non da sole. Hanno cominciato a par-
tecipare alle manifestazioni nonviolente nei villaggi e nel-
le città. Adesso si sono organizzate prima con le donne
di Nabi Saleh, incontrandosi per progettare e ed agire in
modo creativo. A Nabi Saleh i soldati e i coloni non per-
mettono ai palestinesi di raggiungere la loro fonte d’ac—
qua e loro vanno a farci i picnic, ad Hebron la Shuada stre-
et è vietata ai palestinesi e loro cercano di passare anche
se sono bloccate dai soldati. “La nostra lotta come don—
ne femministe e attiviste non è solo contro l’occupazio-
ne, ma contro l’oppressione ad ogni livello - dice Diane
— noi chiediamo giustizia, uguaglianza, libertà e questo deve
avvenire dentro la società palestinese per potersi affermare
anche ad altri livelli”.

II. NUOVO DOCUMENTARIO
DI ALKA E ROYA SADAT,
LE NOSTRE AMICHE AEGHANE

“After35 years” (Dopo 35 anni) ripercorre le temati-
che care alle due registe, dando un diverso taglio e
una nuova lettura a quanto sta accadendo nel loro
paese. “L’Afghanistan - ci scrive Alka Sadat - conti-
nua a essere, secondo le statistiche, fra i peggiori
paesi al mondo in termini di violenza domestica.
Tutto questo deriva dall'assenza del diritto di fami-
glia nel nostro sistema giudiziario. Coloro che si oc-
cupano di questo disegno di legge lavorano molto

.\‘ . .
i /

duramente per trovare soluzioni al problema, ma
incontrano una dura opposizione da parte dei con-
servatori". Le due sorelle Sadat, che ‘noidonne’ ha
sostenuto con un progetto nel 2007 quando erano
poco più che ventenni, si occupano da sempre di de-
nunciare la situazione delle donne e dei diritti in
Afghanistan. In questo nuovo lavoro si intrecciano
i destini delle donne che si auto immolano, dei
bambini di strada, dei legislatori, delle (poche)
donne al governo e della società intera. Una amara
realtà, vista con gli occhi dei testimoni diretti, da
cui scaturiscono anche ispirazione e speranze di
lotta per un futuro migliore. A maggio dello scorso
anno la nostra amica Alka Sadat ha vinto il presti-
gioso premio “Public Liberties & Human Rights
Award” presso l’Al-Iazeera International Docu-
mentary Film Festival con il suo lavoro Half Value
Life, che affronta alcuni casi di violenza domestica
contro donne e ragazze e gli sforzi della prima
donna Procuratore a Herat. Di After 35 years Alka
Sadat ha curato la regia, le riprese sono di Aziz Dil-
dar e Alka Sadat e Rohula Mamozi, la grafica è di
Gholamreza Majidi e la musica è di Massoud Ha-
sanzada. Rights & Democracy è lo sponsor del la-
voro e la produzione è della Roya Film House di
Roya Sadat.





























Il trailer del nuovo documentario è su:
http://www.youtube.com/watch?v=scDU838-WGs

Chi fosse interessata a ripercorrere la storia di Roya e
Alka che ‘noidonne’ ha raccontato può trovarla

alle seguenti pagine del nostro sito:

http:/ /www.noìdonne.org/ articolo.php?ID=o2061
http://www.noìdonne.org/articolo.php?ID=02698

noidonne | luglio—agosto | 2012