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Numero 7 del 2012

Sportive per passione


Foto: Sportive per passione
PAGINA 10

Testi pagina 10

n.0. A

PARLIAMO DI BIOETICA

FECONDAZIONE

ETERO LO GA,

n.0. A

n.0. A

luisella Battaglia
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.0rg

STRADA IN SALITA

a recente sentenza della Corte Costituzionale,
che ha esaminato il divieto di fecondazione
eterologa stabilito dalla legge 40, è stata defini-
ta da più parti “un modo di prendere tempo”.
Certo, se non ha chiuso de-

finitivamente la porta a tale pratica, è in-

mi riproduttivi derivanti dalla sterilità e dall’infertilità, si

era plausibilmente sostenuto che il divieto di accesso alla
fecondazione eterologa violava questo diritto.

Quali le conseguenze del rinvio? Non è difficile prevede-

re un aumento del turismo procreativo,

con alti costi finanziari e umani: quin-

negabile che la strada per chi volesse LA SENTENZA di ulteriori, ingiustificate discriminazioni.

presentare un ricorso sia ormai de- DELLA CORTE Da un lato, solo chi ha adeguate risor-

cisamente in salita. Si sono invitati in- se potrà recarsi all’estero, col rischio di

fatti i giudici che avevano sollevato la COSTITUZIONALE finire in centri poco qualificati, privi di

questione relativa alla legittimità costi— NON HA NEG ATO sufficienti garanzie di serietà scientifica.

tuzionale di tale divieto a considerare la Dall’altro, continuerà la sofferenza e il
LA FECONDAZIONE

sentenza della Grande Camera della
Corte di Strasburgo che, su ricorso del-
l’Austria, ribaltando un precedente
giudizio, lo ha ritenuto invece legittimo.
A questo punto, non è forse inutile un
po’ di storia. I ricorsi pervenuti alla Con-
sulta riguardano tre sentenze di parti-
colare importanza perché perla prima volta dei giudici 0r-
dinari hanno sollevato fondati dubbi di costituzionalità sul
divieto di tecniche di tipo eterologo. La sentenza emana—
ta dal tribunale di Firenze nel settembre 2010

riguardava una coppia in cui l’uomo era affetto da

ETEROLOGA, MA
E STATO UN MODO
DI PRENDERE TEMPO

disagio di tante coppie che, per realiz-
zare il loro progetto procreativo, do-
vranno andare all’estero sentendosi
come malfattori 0 clandestini. Le sen-
tenze che abbiamo riportato ci parlano
di vicende dolorose, di drammi umani
che esigono rispetto e comprensione e
sono ben lungi dalle futili ragioni che motiverebbero la co-
siddetta ‘medicina dei desideri’. “È assurdo - ci si lamen-
ta a ragione in numerose interviste — che lo stato ci lasci soli
e ci tratti come cittadini de

serie B, che non si possa fare

azoospermia totale a causa di terapie fatte durante SI PREVEDE nel proprio paese una pra-
l’adolescenza; quella del tribunale di Catania (otto- UN AUMENTO tica prevista in tutti gli altri,
bre 2010) si riferiva ad una coppia in cui la donna con dottori che parlano la
era infertile per menopausa precoce e quella del tri- DEL TURISMO tua lingua, con i familiari vi-
bunale di Milano (febbraio 2011) era relativa ad una PROCREATIVO, cino”.

coppia in cui l’uomo soffriva di infertilità irre— Una delle conseguenze del-
versibile. CON ALTI COSTI la legge 40, infatti, è di ri-
I tribunali chiedevano alla Consulta di accertare se FINANZIARI E UMANI; durre drasticamente, se
la legge 40 violasse taluni principi fondamentali del- non di vanificare, lo spazio
la Costituzione italiana e, in particolare, il principio QUINDI ULTERIORI delle azioni permissibili,
di eguaglianza, e il diritto alla salute. In base alle sen— DISCRIMINAZIONI la cosiddetta ‘sfera di li—

tenze, l’eguaglianza risultava violata per il fatto che

venivano discriminate le coppie che non avevano al-

tra possibilità, al di fuori di tale tecnica, per rimediare alla
loro infertilità e rendere concrete le loro scelte procreati-
ve. Inoltre, poiché l’articolo 32 della Costituzione quali—
fica la salute come diritto fondamentale e la legge 40 in-
tende porsi come strumento per la soluzione dei proble-

noidonne | Luglio—agosto | 2012

ceità’, collocabile tra i due

estremi di ciò che è Obbli-
gatorio e di ciò che è vietato - quella sfera, propria del-
lo stato di diritto, che dovrebbe consentire ad ogni cit-
tadino, in piena libertà di coscienza, di assumere deci-
sioni relative ai suoi progetti, anche procreativi, che cor-
rispondano alla sua idea di ‘vita buona’. Per questo, si

n.0.


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