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Numero 1 del 2012

Il meglio di noi


Foto: Il meglio di noi
PAGINA 35

Testi pagina 35

Le foto di questa pagina sono siate gentilmente concesse da Claudio Farinelli

ASSOLUTAMENTE CUBA I4

FRA COOPERAZIONE

E CULTURA

UN’ESPERIENZA
NEL BARRIO
CANTARRANA

no degli interventi realizzati durante la Settimana del-
la Cultura italiana a Cuba è quello che hanno crea-
to il Centro Luigi di Sarro e il CISP — Comitato In—
ternazionale per lo Sviluppo dei popoli. Due don-
ne, Alessandra Atti di Sarro — giornalista del
TGR Lazio — e Paola Larghi — cooperante a Cuba da otto
anni -, sono state protagoniste e artefici di questa idea vi-
sionaria che coniuga l’idea di sviluppo alla cultura e all’ar-



marauaannlr GIIF w i? niuna

te. Ad Atti di Sarro abbiamo chiesto come è nato questo
progetto.

l] CISP porta avanti nel bardo di Cantarrana a L’Avana, con
gli artisti del gruppo H uellas, un progetto di riqualificazio-
ne urbana attraverso l’arte dipingendo le case in accordo con
gli abitanti, che ho avuto modo di visitare lo scorso anno. Da
quel pomeriggio passato fra le case dipinte di Cantarrana è
nato un reportage che poi è stato trasmesso da TG2 Storie
e una collaborazione con Paola Larghi che si è sviluppata gra-
zie all’invito dell’Ambasciata italiana a Cuba a presentare un
progetto con il Centro Luigi Di Sarro per la settimana del—
la cultura del 2011. Abbiamo portato a L’Avana due artisti
selezionati dal Centro Di Sarro, Erik Chevalier e Mauro Ma-
gni, per la mostra “VISUS”, opere di pittura e fotograיִa (che
si è tenuta dal 22/1 l al 4/12 al Centro Provicial de disegno
Luz y Oיִcios) e mettere in contatto i due con il gruppo di
artisti cubani H uellas perché proponessero il bozzetto di un
mura] da realizzare su una delle case di Cantarrana come in-
terazione/ workshop tra italiani e cubani. Chevalier e Magni



Centro Luigi Di Sarro - wwwcentroluigidisarroit
Erik Chevalier - wwwerikchevaliencom
Mauro Magni - mauromagnihlogspotcom

hanno realizzato un vero e proprio site—specific a 4 mani. Il
lavoro per la realizzazione, con la partecipazione del grup-
po cubano, è durato 3 giorni al termine dei quali nel barrio
si è svolta una grande festa con gruppi musicali che dal p0—
meriggio alla notte hanno animato il vicolo dove la sera è sta-

to scoperto il mura] dall’ambasciatore
\ italiano Baccin. Ha fatto parte del progetto
J anche un incontro tra artisti e operatori di Ì
i. cooperazione dedicato ad “arte e trasfor—
, ‘ mazione urbana” per parlare di una nuo—
va cooperazione internazionale che passi
per un concetto di sviluppo legato sempre
più al fattore culturale.

Tutto frutto di un incontro tra donne, quindi...

Abbiamo avuto un’intesa immediata! Forse perché siamo
della stessa generazione e abbiamo in comune background
culturale e anche tanti ideali. Lei ama l’arte, il teatro, la mu-
sica ed è convinta che bisogna lottare per un mondo migliore
di quello c’è, e dunque lavora nella cooperazione. Io ho sem-
pre inseguito un impegno serio nel mondo della coopera-
zione, faccio un mio personale volontariato attraverso il mio
lavoro di giornalista e, oltre al sud del mondo, nella mia espe-
rienza c’è la cultura, di cui per anni mi sono occupata in Rai e

che è la mission dell’attività della mia famiglia con il ‘Cen-
tro Luigi Di Sarro’ a Roma, intitolato a mio zio, del quale
curo gli scambi internazionali.

Siete soddisfatte del risultato ottenuto?

Vedere centinaia di persone partecipare alla festa per
l’inaugurazione del mura] e vedere che finito il concerto le
persone si fermavano a fotografare o a farsi fotografare da—
vanti all’opera beh, è stato commovente! La collabora-
zione fra gli artisti è stata ricchissima di spunti; Chevalier
e Magni, il primo lavora come restauratore e decoratore con
tromp l’oeil, il secondo come decoratore e scenografo, han-
no potuto offrire molte nozioni tecniche e ricevere inte-
ressanti informazioni su materiali di riciclo e alternativi che
da noi non si usano abitualmente. Sia alla mostra che alla
tavola rotonda c’era il pienone, di giovani soprattutto, se-
gno che abbiamo centrato anche il punto di vista teorico.
E in tempi in cui la cultura viene considerata irrilevante o
addirittura inutile, è davvero una bella soddisfazione. I

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