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Numero 9 del 2010

Dove vanno i consultori?


Foto: Dove vanno i consultori?
PAGINA 9

Testi pagina 9

7noidonne | settembre | 2010
La lotta alle discriminazioni e
la lotta alla violenza contro le
donne potrebbero essere temi
validi per costruire strategie
comuni?
Ci sono associazioni che ritengo-
no di non dover dialogare con le isti-
tuzioni, chi al contrario non solo ri-
tiene giusto interfacciarsi con loro,
ma pensa che le istituzioni avreb-
bero il dovere di intervenire. Le
donne uccise nel nostro paese “ci-
vile” sono tante, troppe. Ma anche
su questo ci sono analisi, prospettive
e modalità differenti di intervento.
Le difficoltà aumentano se si parla
di discriminazioni, di rappresen-
tanza politica, di disoccupazione e
lavoro.
Ci sono margini di speranza?
Sì. Il fatto che ci siano donne che
continuativamente fanno attività
politica, culturale, di controinfor-
mazione, sul territorio, da nord a
sud, dimostra che sempre e co-
munque le donne hanno capacità
politiche e culturali enormi. Lad-
dove siamo sempre più oppressi da
un potere politico e un sistema me-
diatico persecutori, è questa azione
delle donne la vera “rete” che ci può
salvare. Solo le persone in carne e
ossa possono farlo. Se questa attività
resiste è un segno distintivo della no-
stra forza.
Cos’è il progetto Zeroviolenza-
donne.it?
Zeroviolenzadonne è un progetto
animato da un grande spirito di ser-
vizio, nato nel 2009 per diffondere un
punto di vista diverso sulla relazio-
ne tra donne e uomini. La necessità
di rileggere criticamente i media, di
selezionare e orientare l’informa-
zione sulle questioni di genere e su
qualsiasi forma di discriminazione, ci
ha incoraggiato a continuare. I ri-
sultati sono molto positivi. C’è una
volontà delle persone di capire e di
cambiare il proprio piano di rifles-
sione, di non essere passivi rispetto
ai messaggi della comunicazione di
massa. Progetti di questo tipo pos-
sono sopravvivere soltanto grazie al
contributo di persone e gruppi che
credano a un’operazione di “spo-
stamento culturale”. La Tavola Val-
dese è uno dei soggetti che ci ha ap-
poggiato fin dall’inizio. n
DI NUOVO… “Libere”!
“Nel campo del lavoro, del welfare,
della maternità, del sistema dei me-
dia, nelle rappresentanze istituzio-
nali si verificano scarti talmente
forti tra principi e realtà che la li-
bertà rischia di continuo”. La pen-
sano così le donne del gruppo “Di
nuovo”, che ha prodotto un docu-
mento e lo spettacolo teatrale “Li-
bere” di Cristina Comencini, regia di
Francesca Comencini, con Lunetta
Savino e Isabella Ragonese. Nel-
l’atto unico, due donne di genera-
zioni diverse cercano di dialogare sui
temi cari al femminismo. Con uno
sguardo al futuro.
Info: http://dinuovodinuovo.blogspot.com
DIVERSAMENTE
UGUALI
Mentre la convenzione del’ONU sui
diritti delle persone con disabilità ri-
chiama fortemente l’attenzione sul-
la discriminazione della donna di-
sabile e sui minori, i mass media
ignorano il problema. Serve un luo-
go dove discutere della disabilità al
femminile, delle discriminazioni,
dell’affettività, dei ruoli di madre,
moglie, componente della famiglia
e della società. Nasce così il grup-
po donnediversamenteuguali: “per-
ché noi vogliamo essere uguali an-
che se diverse”.
Info: http://www.mrd.joomlafree.it
Iscrizioni: donnediversamenteuguali-subscri-
be@yahoogroups.com
ELEZIONI:
MAI PIÙ SENZA DONNE!
Un gruppo di esperte lancia un ap-
pello per invitare le regioni ad adot-
tare la doppia preferenza di genere
nelle rispettive leggi elettorali. L’ap-
pello, rivolto ai Ministri delle Pari Op-
portunità, degli Affari Regionali e al
Presidente della Conferenza Stato
Regioni richiama l’attenzione sul
principio della democrazia paritaria
(pari opportunità nell’accesso alle
cariche elettive di uomini e donne),
supportato dal riconoscimento del-
la legittimità costituzionale della
legge elettorale della Regione Cam-
pania. Obiettivo: l’adozione di un
provvedimento che promuova l’in-
serimento di norme analoghe da
parte delle Regioni in ottemperanza
all’articolo 117 della Costituzione.
Prime firmatarie: Daniela Carlà,
Annamaria Parente, Marisa Rodano
Per aderire all’appello:
doppiapreferenza@virgilio.it
ATTUALITÀ
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