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Numero 12 del 2014

NutriAMO il mondo


Foto: NutriAMO il mondo
PAGINA 42

Testi pagina 42

40 Novembre | Dicembre 2014
di Guendalina Di Sabatino
DALLA VITTORIA ALATA ALLA GIUSTIZIA FINO ALL’ABBONDANZA:
I TANTI VOLTI DELLA GLORIA. TUTTI FEMMINILI
IL PIACERE
DELLA GLORIA
L’
edizione 2014 Festival Filosofi a dedicata alla
Gloria, oltre a riconfermarsi grande occasione
per pensare e rifl ettere, si è rivelato anche stru-
mento di indagine e lettura della nostra storia
di donne. È stato interessante condividere al-
cune curiosità e scoperte ‘consapevoli’ nate dalla frequen-
tazione di due delle iniziative meno scontate. Complice la
visita guidata al Museo Lapidario Estense condotta dalla
Direttrice Nicoletta Giordani, mi sono chiesta quante volte
in occasione di visite a siti archeologici in Italia e all’estero
ci hanno presentato luoghi, cose e testimonianze di donne
corrispondendo e rispondendo alla nostra legittima curio-
sità scaturita dalla lettura di frasi e nomi di donne riportate
su edifi ci e monumenti trionfali; e quante volte abbiamo
pensato o sognato le loro vite e le loro sorti. E perché
proprio la parola Gloria suscita in noi così tante reazioni
addirittura divergenti. Perché gli stessi sentimenti contrad-
dittori li proviamo di fronte a donne che in Gloria hanno
raggiunto, conquistandoli, traguardi importanti? Nicoletta
Giordani ci viene in soccorso con questo racconto. “Del
mondo greco è celebre la Vittoria alata, che rappresenta
la vittoria contro la barbarie e con essa la gloria. Trasferi-
ta nel mondo romano la Vittoria assume un’aura di divino
e. oltre che nei monumenti. è spesso usata nelle monete
come strumento di propaganda. Se Marte (Dio) con la sua
corazza rappresenta il vendicatore che trionfa sulle spo-
glie del nemico, chi incorona la Vittoria è una Donna. Il
mondo romano è ricco di fi gure femminili notevoli, come
ad esempio la Giustizia o l’Abbondanza. Non si tratta di
divinità vere e proprie ma di fi gure che hanno un’aura di-
vina. Giustiniano, primo Imperatore dell’Impero Romano
d’Oriente, fa suo il simbolo della Vittoria per indicare la
gloria dell’Imperatore che compare anche nella moneta-
zione che, oltre al commercio e al mercenariato, costituiva
anche un prezioso strumento di creazione del consenso.
Poi la Vittoria alata si è trasformata nell’Angelo della tradi-
zione cristiana. Nel mondo babilonese ed egizio la Gloria
è rappresentata dal Sovrano - il monarca assoluto, un Dio
rappresentato in gloria - di solito accanto alla sposa. In
Egitto un chiaro esempio è offerto da Abu Simbel. In esso
Ramsete II - il faraone più glorioso - viene rappresentato
in veste di vincitore: davanti a lui stanno i nemici sconfi tti
e la moglie Nefertari, raffi gurata anch’essa supplice in atto
di chiedere per loro la clemenza del faraone. È attraver-
so l’intercessione femminile che avviene l’amplifi cazione
dell’atto di clemenza ai vinti. Non manca nemmeno la rap-
presentazione della violenza e della violenza alle donne.
Nel mondo romano esistono esempi effi caci e a Roma
di Graziella Bertani


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