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Numero 6 del 2012

Un fiore per Melissa


Foto: Un fiore per Melissa
PAGINA 49

Testi pagina 49

Bara Ariete, Q a,
scriveva nel Settecento i| drammaturgo e filoso- è";
fo tedesco Gotthold Ephraim Lessing che tutte le
passioni, anche quelle più spiacevoli, sono comunque pia-
cevoli in quanto passioni. Ebbene, è proprio quello che spes-
so ti capiterà di pensare, nel corso di questo mese di giu-
gno, pieno di novità, di impegni insieme faticosi e appas-
sionanti e, soprattutto, illuminato dal favore di Giove.

Bara Cancro,

nel film Une histaire de vent iI grande docu-
mentarista olandese Joris Ivens racconta di un

anziano regista, da Iui stesso interpretato, che intraprende
un lungo viaggio fino in Mongolia, per realizzare il suo ir-
realizzabile sogno infantile: catturare l'immagine del ven-
to. Le stelle vi spingono alla gratuità e alla generosità nel
mese di giugno, e iI momento di impegnarsi in un'impresa
impossibile!

Bara Bilancia,
non so dove ho sentito parlare di una cosa mia—g
mata ”holy selfishness”, la cui traduzione potrebbe

essere “santo egotismo”. Si tratta dell’idea secondo cui, per-
ché qualcuno sia davvero autenticamente e totalmente ge-
neroso e altruista, è necessario che stia bene e sia felice
in primo luogo lui stesso. Mi piace. Dopo un periodo un po’
complesso, starete davvero bene: insomma, e arrivato il mo-
mento di rendere santo iI vostro egotismo...

Bara Capricorno, .
una nota casa produttrice di orologi, cui un ami-
co aveva portato i| suo ad aggiustare, glielo ha
restituito dopo qualche tempo, affermando che non era
riparabile. In realtà, aveva ripreso a camminare, ma per-
dendo un minuto al giorno. Pur non rientrando negli stan-
dard di precisione della casa svizzera, l'orologio soddisfa
però a pieno quelli del mio amico, che non ha problemi a
spostare la lancetta manualmente, ogni 24 ore, conten-
to di non aver pagato nulla. Questa storia mi ha fatto pen-
sare a te. Prova ad abbassare un po' i tuoi standard di
perfezione: pagherai un prezzo meno alto, oppure può dar-
si iI caso che non pagherai affatto!

Cara Toro, ,,
nei suoi Essa/s Montaigne descrive così l’alter- è
narsi di stati d'animo proprio della nostra quo-
tidianità: “lo non posso fissare il mio oggetto. Esso pro-
cede incerto e vacillante, per una naturale ebbrezza. [...]
Descrivo iI passaggio: non un passaggio da un'età a un'al-
tra o, come dice il popolo, di sette in sette anni, ma di gior-
no in giorno, di minuto in minuto”. Avrai il dono di saper
cogliere iI “passaggio”, in questo periodo. E io aggiungo:
cogli anche l’occasione per goderti ogni minuto...

Cara Leone,
c’è un punto delle Confessionidi Jean—Jacques

Rousseau in cui i| filosofo insiste sulla irripeti—

bilità del singolo: “Oso credere che non sono fatto come
nessuno di quanti esistono. Se non valgo di più, almeno
sono diverso. Si potrà giudicare se la natura abbia fatto
bene o male a spezzare Io stampo nel quale mi ha fog-
giato soltanto dopo avermi letto”. So che anche tu la pen-
si cosÌ, se corrispondi alle caratteristiche del tuo segno!
Ma adesso ti consiglio di guardare piuttosto a quello che
hai in comune con gli altri, di confidarti e di ascoltare i
consigli di chi ti sta vicino.

e

Cara Scorpione,

secondo Roland Barthes, autore che amo e che ‘
ho citato altre volte in questo oroscopo, “ado-

rabile” è la parola un po’ stupida con cui il soggetto amo-
roso designa l'essere amato, non riuscendo a “precisa-
re la specialità del suo desiderio”. Ed e così che mi vie-
ne in mente di descriverti, nel corso di questa primave-
ra inoltrata, sotto un cielo che non prevede per il tuo se-
gno nemmeno una stella negativa.

Cara Acquario,

Hannah Arendt, in un saggio su Walter Benjamin, É
nota come per descrivere l'opera del filosofo te-

desco occorra fare molte “constatazioni negative”: lavo-
rava sui testi ma non era filologo; era un erudito, ma non
era allievo di nessuno: fu attratto dalla maniera teologi-
ca, ma non fu teologo. Per farla breve, Arendt individua
nell'impossibilità di una classificazione una delle cause
della sua fama soltanto tardiva. Sei tra i segni più eclet-
tici e indefinibili dello zodiaco (in questo mese in parti-
colare), cosa non sempre apprezzata. lo penso invece che
vada bene così, e il paragone che ti ho appena proposto
(il grande Benjamin) dovrebbe convincerti...

Gara Gemelli, - , -
scriveva lo psicologo svizzero Jean Piaget che il Q?»
bambino è “sempre metaforico”, intendendo la GELW
metafora come uno spostamento, una deviazione, una tra-
sgressione dalla norma. Sarai la “bambina metaforica”
dello zodiaco, nel corso di questo mese: infantile, poeti-
ca e imprevedibile. “Non lo sono sempreî”, ti starai chie-
dendo. Ebbene: ancora di più, con Giove che dall'11 del
mese di giugno transita nel tuo segno!

Cara Vergine, hg-
nella sua performance The artistis present, inau— ’V V
gurata nel 2010 al Moma di New York, Marina H
Abramovich è rimasta ferma per sette ore al giorno da-
vanti agli spettatori, che potevano sedersi davanti a lei,
in silenzio, e rimanere Iì per quanto tempo volevano, 3 mi-
nuti 03 ore. L'artista serba, che ha ideato e realizzato per-
formance ben più estreme e cruente, sostiene che si trat-
ta del lavoro più radicale della sua vita. Hai mai pensa-
to a quanto è impegnativo un contatto visivo continuato
e silenzioso? E a quanto può essere perte impegnativo —

e necessario! — anche solo fermarsi un po’?

Cara Sagittario,

scriveva Bertolt Brecht nella sua Opera da tre sol— g
di, evidentemente scagliandosi contro i colleghi

poeti: “Anch'io potrei proprio capirmi / se preferissi ve-
dermi grande e solitario. / Ma ho visto gente simile dap-
presso / e mi sono detto: ‘No, questo non fa perte’ Cre-
do che tu possa capire cosa Brecht intendesse. Sei cosciente
dei tuoi limiti, in questo periodo, ma sei anche fiera e or—
gogliosa di esserlo.

Cara Pesci,

non so se hai mai letto la novella di Virginia Wo— D6
olf intitolata Momenti di essere: con questa
espressione la scrittrice intende quegli istanti in cui Io sta-
to inconsapevole nel quale viviamo gran parte del tem-
po si interrompe, si squarcia, ed entriamo per un attimo
in contatto con la nostra realtà (qualunque cosa essa sia...).
I “momenti di essere” sono rotture, sono intermittenze, e
sono violenti. Non voglio spaventarti, ma potresti espe-
rire qualcosa di simile, nei prossimi giorni: si tratta solo
di farne buon uso.

noidonne | giugno | 2012 0


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