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Numero 1 del 2015

Forti e fragili come adolescenti - Speciale Rebibbia


Foto: Forti e fragili come adolescenti - Speciale Rebibbia
PAGINA 30

Testi pagina 30

28 Gennaio 2015
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è stata riconosciuta dalla Corte Costituzionale quale atteg-
giamento discriminatorio. Tuttavia, nel 2012, è stato appro-
vato dal parlamento dell’Ungheria il nuovo codice di pro-
cedura penale, entro il quale omofobia e transfobia sono
stati riconosciuti come comportamenti potenzialmente de-
littuosi. Sebbene siano stati posti dei limiti al riconoscimen-
to dei diritti della comunità omosessuale (non è consentito
il matrimonio - vietato dalla Costituzione -, né l’adozione),
dal 2009 le coppie di fatto, anche dello stesso sesso, sono
riconosciute dallo Stato. In Polonia, gli omosessuali non
godono di protezioni specifiche nella legge, le loro unioni
non sono riconosciute giuridicamente, e il matrimonio omo-
sessuale è vietato specificatamente dalla Costituzione po-
lacca. La maggior parte della popolazione, come rivelano i
sondaggi compiuti dal 2001 al 2013, si mostra contraria al
dare diritti alle coppie omosessuali. Il tribunale polacco ha
concesso nel 2011 a un partito di estrema destra di utiliz-
zare un simbolo elettorale anti-gay: il Partito della rinascita
polacca (Narodowe Odrodzenie Polski, NOP). A questo
partito, oltre alla classica croce celtica, è stato consentito
di usare questo nuovo logo, in cui un simbolo di divieto
copre il disegno di due omini stilizzati impegnati in un atto
sessuale. Il NOP ha diffuso il simbolo con lo slogan “Zaka
Pedalowani” (qualcosa come “divieto di froceria”).
In Kazakistan nel 2007 è
stato rimosso dal codice
penale l’articolo sulla pede-
rastia, e dal 2009 è ufficial-
mente autorizzato l’interven-
to chirurgico per cambiare
sesso. Tuttavia, a seguito dell’approvazione del nuovo co-
dice “Sul matrimonio e la famiglia”, nel dicembre 2011 è
stata approvata una legge che vieta la registrazione delle
unioni omosessuali, nonostante nel paese ci siano, a det-
ta della comunità LGBT, più di 600mila persone di orien-
tamento sessuale non-tradizionale. Circa due mesi fa era
scoppiato uno scandalo perché in Facebook era comparso
un banner, creato da un’agenzia pubblicitaria di Alma-Ata,
nel quale era riportato il “famoso bacio tra Brežnev e Ho-
necker”.
In Kirghizistan è stato presentato in parlamento un di-
segno di legge sul divieto di propaganda omosessuale.
Ma i paesi che si sono distinti per una netta chiusura nei
confronti dell’omosessualità sono Uzbekistan e Turkme-
nistan. Il codice penale di entrambi i paesi punisce la pe-
derastia. In Uzbekistan, gli omosessuali rischiano la reclu-
sione sino a tre anni, mentre in Turkmenistan - sino a due
anni. Il presidente uzbeko, Islam Karimov, in un recente
incontro con colleghi stranieri, ha dichiarato che “per gli
uzbeki l’omosessualità è qualcosa di ripugnante”.b
(1) Si veda, al riguardo, l’articolo “il voto europarlamentare nell’Unione Europea dell’Est”,
noidonne, online, 13 luglio 2014.
(2) Pier, “Ai limiti dell’Unione Europea: l’Ucraina e i diritti gay”,
il grande colibrì, online, 5 maggio 2014.
(3) http://italian.ruvr.ru/2014_11_13/Discriminata-la-famiglia-tradizionale-ecco-le-
macerie-dell-Occidente-4436/
KAZAKISTAN
KIRGHIZISTAN
UZBEKISTAN
TURKMENISTAN
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