Numero 9 del 2006

Testi pagina 5

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glie o sorelle'. Cara Luciana, parli di 'educazione' e di 'valore', paro-
le sempre più lontane dal lessico quotidiano e dal panorama cultu-
rale. La questione che ci deve interrogare è stabilire il confine tra l'es-
sere vittime e il calcolo delle donne che accettano le regole del gio-
co, facendo la velina o la parlamentare. Se il potere è maschio, an-
che il modello per conquistarlo e mantenerlo - non ancora messo in
discussione, che mi risulti - è maschile. Le donne in carriera, in tut-
ti i settori, non lo hanno contestato ma ci si sono conformate, con
tutto quello che ne consegue. Concordo con quello che tu osservi,
ma per il momento sembra prevalere l'obiettivo del potere per il po-
tere rispetto ad un progetto di moralizzazione della vita pubblica e
gli schemi patriarcali la fanno ancora da padroni. L'importante è
non abbassare la guardia e scrivere e pensare quello che tu pensi e
scrivi. Grazie anche a te.
Violenze sulle donne: firmate l'appello
D'estate soprattutto leggiamo di donne uccise brutalmente.
Non è un problema "stagionale" ma culturale. Va sostenuta per-
tanto ogni iniziativa che serve a vivere, più umanamente, in un
paese più civile. Aderisco a questo appello.
(Giovanna)
L'impegno del governo Prodi dovrebbe avere in agenda come
urgente questo tema. L'appello, mi auguro, deve essere motivo di
pressione affinché le due camere prendano in esame al più presto
questo dramma che anche in questi giorni continua a mietere vit-
time.
(Gianna)
Aderisco volentieri all'appello, anche se non so quale possa es-
sere, nelle circostanze date, il suo effetto di pressione. Il bagaglio
culturale della politica italiana (anche di sinistra) sui temi di ge-
nere si sta impoverendo progressivamente: i risultati si vedono e
(ho paura) si vedranno.
(Emilia)
Coscienza e rispetto sono le parole chiave e non hanno sesso,
il tutto parte da qui.
(Patrizia)
Sono necessarie azioni positive per una società dove la donna
abbia un valore riconosciuto: parità nella rappresentanza in TUT-
TI i luoghi (di potere) della società. Anche attraverso forti politi-
che di sostegno familiare (Svezia) e coinvolgimento maschile nel-
la responsabilità e nella cura.
(Annalisa)
Ecco alcuni dei commenti inviati al nostro sito, nella pagina in
cui è pubblicato l'appello rivolto a tutti i parlamentari contro le vio-
lenze subite dalle donne e promosso da alcune consigliere comuna-
li di Carpi, che hanno formulato alcune proposte - da noi sotto-
scritte - tese a sollecitare l'attenzione e ad ipotizzare alcuni inter-
venti. Ogni giorni vi sono episodi sempre più incredibili e feroci. Non
sono fatti di 'cronaca', ma sintomi gravi di malesseri più profondi ai
quali bisogna reagire con determinazione, anche ponendo gli uomi-
ni di fronte alle loro responsabilità collettive. La raccolta delle firme
continua on line (www.noidonne.org) e presto sarà organizzato
un incontro con le parlamentari.
Tiziana Bartolini