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Numero 9 del 2006

Il grande nulla


Foto: Il grande nulla
PAGINA 26

Testi pagina 26

Donne della Resistenza,
donne della Costituente,
donne d'oggi impegnate
in politica e nelle istitu-
zioni. Una storia lunga
60 anni, dal primo voto
"rosa" della democrazia
italiana ai giorni nostri,
raccontata attraverso figure femminili tra le più si-
gnificative della politica nazionale e reggiana di
questi 12 lustri.
Così Reggio Emilia, per la precisione il Coordina-
mento Donne Ds e il Coordinamento Donne Spi-
Cgil, ha voluto celebrare, sul palco di una festa d'e-
state - la Festa Biasola - le "sue" donne, che hanno
trovato in Nilde Iotti, divenuta negli anni '80 presi-
dente della Camera dei Deputati, la più autorevole
e prestigiosa rappresentante.
La recita-talk show, presentata dalla telegiornalista
Liviana Iotti e commentata da Elena Paciotti, già eu-
roparlamentare e presidente della
Fondazione Basso, ha intrecciato,
in una suggestiva alternanza di te-
stimonianze a viva voce e pezzi re-
citati, immagini in bianco e nero e
volti in carne ed ossa, le vicende
umane e civili di tante protagoni-
ste di un bel pezzo della nostra
storia, prendendo le mosse da
un'emozione grande grande: quel
primo voto che le giovani di allora
rivivono come una conquista sen-
za pari, la prima vera possibilità di
contare qualcosa anche fuori dal-
le mura domestiche.
Il viaggio ideale attraverso 60 an-
ni di battaglie femminili ha preso
il via dalle donne della Resistenza,
rappresentate da Annita Malavasi,
nome di battaglia "Laila", giovane
staffetta che nella lotta partigiana
trovò una chiave per affermarsi a dispetto di chi, in
casa e fuori, la zittiva ogni volta che voleva dire il
suo parere: "Cosa vuoi sapere tu che sei una don-
na?!". Forte anche la testimonianza di Maria Cervi,
figlia di Antenore, uno dei sette fratelli di Gattatico
uccisi dai fascisti, che nel suo racconto ha esaltato
la figura della nonna, Genoveffa Cocconi, madre
privata, in quell'eccidio, di tutti i figli maschi.
La scia della memoria culmina nel profilo altissimo
di Nilde Iotti, fra le cittadine più illustri di Reggio.
Un simbolo del 1946 del riscatto delle donne: in ra-
pida successione, colei che riuscì poi a raggiungere
la terza carica dello Stato, divenne prima consiglie-
ra comunale nella sua città (31 marzo) e poi depu-
tata (2 giugno). Di lei, della sua carriera, dei suoi va-
lori, delle sue intuizioni e delle sue passioni, hanno
parlato in particolare le compagne reggiane di mol-
te battaglie, attiviste Udi, già amministratrici o par-
lamentari, Loretta Giaroni, Ione Bartoli ed Eletta
Bertani, sottolineandone il profilo di donna delle
istituzioni ma anche la semplicità
nel quotidiano.
Tra le grandi intuizioni di Nilde
Iotti deputata costituente, ecco la
sua concezione di famiglia, che
ebbe modo di illustrare durante i
lavori della Sottocommissione I e
che a Reggio Emilia è stata ripre-
sa dall'attrice Monica Morini, ac-
compagnata al piano da Claudia
Catellani: "La famiglia non era più
basata sulla necessità di accasa-
mento delle donne, sullo scopo
della procreazione o della tra-
smissione del patrimonio - così
sosteneva la futura presidente
della Camera -. Ciò che nel mon-
do moderno spinge le persone al
matrimonio e alla formazione del-
la famiglia, ciò che rende morale
nella coscienza popolare la for-
mazione della famiglia, è in primo luogo l'esistenza
dei sentimenti. Il dono totale di se stessi che è alla
base del matrimonio diviene ad un tempo afferma-
zione e conquista di se stessi. Questo io credo è og-
gi la base morale del matrimonio. E la famiglia pro-
prio perché basata sui sentimenti, diviene centro di
vita morale e di solidarietà".
Raccogliere il testimone, nell'ideale staffetta in rosa,
eEmilia Romagna Emilia Romagna A Reggio
sessant'anni
dopo l'emozione
del primo voto
Genoveffa Cocconi madre dei fratelli Cervi
Pagine a cura delle consigliere regionali
del gruppo Uniti nell'Ulivo Ds
Gabriella Ercolini e Laura Salsi


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