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Numero 12 del 2016

CIAO! Inserto speciale 'La nostra bella storia'


Foto: CIAO! Inserto speciale 'La nostra bella storia'
PAGINA 30

Testi pagina 30

umana, necessaria per stringersi attorno ai molti al-
tri costretti, in ogni parte del pianeta, a sottostare a
quelle stesse condizioni di vita e di lavoro. “Cultura
non signifi ca soltanto avere un linguaggio per poter
parlare delle proprie lotte, vuol dire avere coscienza
della propria origine ma non soltanto tua, ma anche
di quella di un altro uomo. Occorre conoscere la sto-
ria dell’uomo, perché senza coscienza di quello che si
era, non si può mai arrivare a sapere quello che si vuol
diventare.”
Cultura, politica, lavoro.
Sfogliando le pagine emergono
analogie tra ieri e oggi: “È necessario
aprire una vertenza collettiva, per
rivendicare un diritto fondamentale
negato, un diritto senza il cui
riconoscimento reale diventa diffi cile
parlare di autonomia della donna,
di emancipazione, di liberazione.”
Così si scrive su Noidonne che vuole mettere al cen-
tro del discorso le tante, troppe donne che negli anni
’70 non lavorano. Con altrettanta forza, il giornale
racconta le esperienze felici: donne che insieme
formano cooperative di lavoro per non dover sotto-
stare al padrone e poter essere autonome rispetto ai
genitori e al compagno. Accade in quegli anni nella
Tuscia dove un gruppo di sarte fonda la cooperativa
“La Lumiera” nel 1971. Rispondendo alle domande
della giornalista, spiegano così la loro scelta di vita
e di lavoro autonomo: “Il fascismo è frutto del ca-
pitalismo più avanzato o di un capitalismo messo
alle strette dalla presa di coscienza della classe ope-
raia. Fascismo vuol dire padrone, piccolo o grande
che sia.” Mai come in quegli anni la parola fascismo
tornerà nella cronaca italiana. Numerosi gli episodi
raccontati da Noidonne di ragazzi aggrediti in varie
città italiane da gruppi di estrema destra. Gli anni
di piombo iniziano con la strage di Piazza Fontana
a Milano del 12 dicembre 1969, che provoca sedici
morti e ottantotto feriti. Seguono una serie di stragi,
come quella di Brescia nel 1974: Pier Paolo Pasoli-
ni, straordinario intellettuale, ucciso nel 1975, ave-
va dichiarato di conoscere i nomi degli stragisti. È il
Consultori,
n.51, dicembre 1978
Corteo contro la
disoccupazione femminile,
n.18, maggio 1976
Cooperativa La Lumiera,
n.23, giugno 1971
Strage di Bologna,
n.35, settembre 1980
Pasolini,
n. 45, novembre 1975
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