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Numero 5 del 2012

Mamme nel Terzo Millennio


Foto: Mamme nel Terzo Millennio
PAGINA 47

Testi pagina 47

יִTAVOLA
ÈTRADIZIUNI

C1.

U) di Paola Drtensi

osa, rose, roselline forse le più
R belle tra i fiori che la terra regala.

A maggio esplodono con incre-
dibili molteplici forme, colori e profumi
inebrianti. Le scorgiamo a ridosso di
muri, giù dalle ringhiere, sui bordi del-
le strade, nei vasi di casa, nei bouquet
delle spose, negli addobbi delle chiese.
Storie, miti, leggende si rinnovano nel
tempo confermandone la bellezza mor-
bida e altera. Sentimenti intrecciati già
presenti nel mito di Afrodite e Adone
dal cui amore la leggenda fa discendere
la nascita delle rose. A stelo lungo, a
grappoli, a cespugli, coltivate, sponta-
nee, selvagge. La tradizione vuole che
le bianche affianchino la purezza, le ros-
se Ia passione e l'amore, le gialle il tra-
dimento mentre quelle rosa parlino di
morbida tenerezza, forse all'origine
di quel detto "fresco come una rosa"
che evoca benessere e tranquillità. Ol-
tre che nome di donna, rosa è colore
che evoca il femminile. Forse per la for-
ma tonda e ricamata del fiore, sago-
mato dai suoi petali a scala, sembra
spesso che nel linguaggio la rosa indi-
chi non solo il bello per eccellenza - già
dalla fase di bocciolo - ma il centro di
tante cose, quasi sinonimo di cuore o




Colori e sapori

di rosa

ancora simbolo della parte migliore di
un tutto. Belle, dunque, delicate nei loro
petali eppure lì a ricordarci che “non c'è
rosa senza spine" perché non c'è bel-
lezza o risultato senza difficoltà; ma le
difficoltà rendono forti e aiutano lo
sbocciare di un successo perché, si sa,
“se son rose fioriranno"! Coltivata da
migliaia di anni, si diffuse in tutta Eu-
ropa dal Medio Oriente ed è riprodot-
ta in ornamenti e gioielli ritrovati a Cre-
ta e risalenti a 3000 anni A.C. Una pri-
ma notizia letteraria la offre Omero nel-
|’I|iade quando descrive Afrodite che
unge con olio di rose il corpo di Ettore
ucciso da Achille. Col passare dei secoli
la rosa mai ha perso il suo fascino. In
Inghilterra diede anche il nome ad
una guerra - quella Delle due rose - nel



XV secolo per la successione al trono.
È Shakespeare a raccontarci che un ca-
sato scelse come emblema la rosa
rossa e l'altro la rosa bianca.

La ricerca scientifica ci regala sempre



nuove varietà, ma la rosa canina e al-
tre specie spontanee che possiamo in-
contrare in campagna mantengono un
fascino insuperato. I loro petali saran-
no amici preziosi se Ii misureremo in
qualche preparato sia di cosmesi che
alimentare, obiettivi per i quali è meglio
avere cura di scegliere fiori non trattati.

RICETTE

ACQUA DI ROSE
PER USO ALIMENTARE

Dotarsi di un bel po' di petali di rosa coprirli
d'acqua, portandola a bollore ma non facen-
dola bollire; lasciarli in infusione per un'ora
e comunque il tempo necessario perché i pe-
tali perdano iI colore; filtrare e mettere in fri-
go. Panna cotta, yogurt, dolci ed altro p0-
tranno giovarsi di un dolce aroma di rose.

MARMELLATA DI ROSE

250 petali di rosa non trattata,

375 qr di zucchero,

1/2 limone,

250 ml di acqua.

Togliere ai petali la parte bianca, tritarli in
una scodella aggiungendovi metà dello
zucchero previsto, lasciar riposare per due
giorni. Sciogliere lo zucchero residuo nel-
l'acqua, aggiungere il limone e a questo pun-
to i petali macerati nello zucchero; far bol-
lire e cuocere per 20 minuti e poi versare nel
barattolo il composto ancora bollente.



ACQUA DI ROSE

Se al modo di dire “all’acqua di rose” nel par-
lar comune si affida I’dea di qualcosa legge-
ro che non incide più di tanto, altrettanto te-
nue sarà l’acqua che ricaveremo da circa 150
petali freschi o secchi lasciati un paio d'ore
in acqua bollente, che una volta filtrata e raf-
freddata potrà dare piacere alla pelle del viso.







noidonne | maggio | 2012 45


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