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Numero 5 del 2012

Mamme nel Terzo Millennio


Foto: Mamme nel Terzo Millennio
PAGINA 41

Testi pagina 41

UNITE PER L'UNIIÀ

ANTE LIIIERAM

di Loredana Massaro

e donne attive nell’Unità d’Italia, non sono solo quel-
le romanticamente delineate, idealizzate o mistifi-
cate ma piuttosto le eroine della vita di tutti i gior—
ni, quelle che diedero vita a movimenti e idee che
nati alla fine dell’Ottocento, furono portati a com-
pimento nel secolo seguente. E chi avrebbe mai im—
maginato che proprio a ridosso del 1870 appare per la pri-
ma volta in Italia il termine femminismo? È contenuto nel-
l’opera del francese Luigi Fichert, “Femminismo (terzo
sesso). Satira morale”. Si tratta di un neologismo medi-
co, passato ben presto a indicare quelle donne che lottano
per divenire politicamente e socialmente pari agli uomi—
ni. Da allora il termine denota il movimento collettivo e
militante dove le donne si comunicano la loro esperien-
za, si riconoscono nelle stesse
condizioni, le giudicano in-
giuste, hanno la speranza di
poterle migliorare e intendo—
no lottare insieme per questo.
I primi movimenti femministi
sorgono con la rivoluzione
francese, poi se ne hanno al-
tri in Francia durante le rivo-
. luzioni del 1830, del 1848 e
del 1870, in Italia esordiscono
in occasione dei moti risorgi-
mentali, negli Stati Uniti du—
rante la lotta di emancipazione dei neri, in Inghilterra a
fianco dei movimenti cartisti del 1840, in Germania e in
Russia insieme ai movimenti socialisti operai.
In Italia durante la restaurazione che seguì il periodo na-
poleonico, la monarchia e la Chiesa tentarono in ogni



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modo di ristabilire i valori tradizionali, come se nulla fos-
se successo con la Rivoluzione francese e, per quanto ri—
guarda il ruolo delle donne, costringerle all’interno di un
destino immutabile assegnatole da Dio. Pertanto mentre
il mondo politico e culturale pone come prioritario il com—
pimento dell’Unità d’Italia, ignora intanto del tutto la que-
stione femminile. È solo in seguito al 1870 che muta l’im-
magine della donna.

La prima opera postrisorgimentale che contiene i concetti
principali del femminismo, è “La donna e la scienza ola
soluzione del problema sociale”, è scritta nel 1862 da un
uomo del meridione, Salvatore Morelli, che, a causa del-
la sua visione sulla condizione della donna assolutamen-
te rivoluzionaria per l’Italia, venne duramente attaccato
e accusato di anticlericalismo. Deputato per quattro le-
gislature, nel 1867 presenta, primo in Europa, un progetto
di legge per la parità tra donne e uomini. Negli anni 1874—
1875 propone un nuovo Diritto di Famiglia, che preve-
deva l’eguaglianza dei coniugi nel matrimonio, il doppio
cognome, i diritti dei figli illegittimi e il divorzio. Nel 1875
presenta con un apposito disegno di legge, la richiesta del
diritto di voto per le donne. Nel 1877 il Parlamento ita-
liano approva il progetto di legge Morelli che riconosce
alle donne il diritto di essere testimoni negli atti del Co-
dice Civile, come per esempio i testamenti. È questo un

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