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Numero 7 del 2015

Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA


Foto: Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA
PAGINA 10

Testi pagina 10

8 Luglio-Agosto 2015
“Che una specie ne distrug-ga un’altra si può forse ritenere parte dell’ordo
rerum, ma che una specie distrugga e
consumi regolarmente se stessa è pri-
vilegio dell’uomo”. Nelle parole signifi-
cative e forti di Giacomo Leopardi si
legge il destino dell’uomo, poco lun-
gimirante, che sacrifica all’altare del
contingente la sua dignità e, soprat-
tutto, il futuro dell’umanità. Proprio
per questa ragione, in particolare,
diventa di stretta attualità il rapporto
uomo-ambiente, non solo come lo-
gos per gli ecologisti, ma come punto
di partenza per recuperare
precipitosamente il giusto
equilibrio e la qualità del-
la vita come diritto di
ogni essere vivente.
La soluzione del
problema trova,
in linea di principio,
risposta nell’obiettivo di tutelare
l’ambiente con strumenti opportu-
ni. In questi termini, è basilare far
riferimento ad un retico-
lato normativo che parte
dalla Costituzione e, in
ottemperanza dei va-
lori in essa espressi,
giunge alle norme
ordinarie. In sostan-
za, individuata l’acce-
zione tecnico-giuridica
del bene ambiente, è
necessario predisporre gli
strumenti che garantiscano
la protezione di tale valore.
Il tema diventa scottante in quanto
il concetto di “ambiente” non può
essere scisso da quello di “salute”:
quest’ultimo, infatti, rappresenta l’e-
lemento chiave che, giuridicamente,
può motivare ancor più l’esigenza di
una tutela sul piano sostanziale. Sul
punto ci viene in aiuto il combinato di-
sposto degli artt. 9 e 32 della Costitu-
zione, in cui la prima norma richiamata
costituisce la premessa che troverà
conferma e sviluppo nella seconda.
In particolare, nell’art. 9, il riferimento
alla tutela del paesaggio deve inten-
dersi non solo nell’accezione
più ampia di beni ambien-
tali, ma anche come con-
cetto in cui rientrano
tutti gli aspetti relativi
al rapporto uomo-
natura. Nell’art. 32,
invece, vengono alla
luce due aspetti, il diritto e l’interes-
se - distinti ma coordinati tra loro - da
cui discende il corollario che individua
nella salute un valore su-
premo e che riconosce,
consequenzialmente,
all’individuo il diritto a
vivere in un ambiente
per quanto possibile
salubre. L’ambien-
te, dunque, è un bene
culturale da proteggere
al pari delle opere artisti-
che e dei monumenti sto-
rici. Tale concetto si evince
inconfutabilmente dall’art. 18 d.lgs. 22
gennaio 2004 n. 42.
Tuttavia, per ottenere una risposta
concreta alla progressiva distruzione
del bene ambiente, occorre predi-
sporre sanzioni più drastiche e stru-
menti adeguati che garantiscano una
migliore difesa nei riguardi di quelle
attività criminali che, mediante un bu-
siness costruito sull’illegalità e l’incivil-
tà, danneggiano irrimediabilmente la
natura - facendo scempio del territo-
rio nazionale - e calpestano la salute e
la dignità dell’individuo. Per raggiunge-
re tali obiettivi è necessario non solo
prevedere nuove ed efficaci figure di
reato che contrastino l’inquinamento
e il disastro ambientale, ma occorre
soprattutto che tali fattispecie ven-
gano consequenzialmente inserite nel
codice penale.
Lo scenario dianzi descritto, partico-
larmente auspicato non solo dagli am-
Alberto Virgilio*
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.org
LA LEGGE SUI REATI
AMBIENTALI DIVENTA
FINALMENTE REALTÀ
LA LEGGE
APPROVATA
PRESENTA LUCI E
OMBRE CHE, PERÒ, NON
OSCURANO L’INDUBBIO
PASSO IN AVANTI A FAVORE
DELLA LOTTA CONTRO
CHI PONE IN SERIO
PERICOLO LA SALUTE
PUBBLICA
L’AMBIENTE È UN
BENE CULTURALE DA
PROTEGGERE AL PARI DELLE
OPERE ARTISTICHE E DEI
MONUMENTI STORICI
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