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Numero 7 del 2015

Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA


Foto: Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA
PAGINA 48

Testi pagina 48

46 Luglio-Agosto 2015
OMBRELLONI
‘CALDI’
AUMENTI
E OFFERTE SPECIALI
Con l’arrivo del bel tempo iniziano a popolarsi spiagge e lidi. Come ogni anno, in questa oc-casione, l’Onf - Osservatorio Nazionale Feder-
consumatori - aggiorna il monitoraggio sui costi dei
servizi balneari. Dai primi dati si conferma che la crisi
e il forte calo delle presenze nel settore turistico hanno
determinato un aumento estremamente contenuto dei
costi relativi agli stabilimenti balneari. Si registra, nel
2015, un aumento del +1,2%.
A crescere maggiormente sono i costi dell’abbonamen-
to giornaliero, perché decisamente più gettonato rispet-
to a quello mensile e stagionale.Non mancano le idee
e le offerte per incentivare le presenze.
Sconti famiglie, lettino a tempo, ombrellone condiviso
tra più famiglie (in genere si concorda una turnazione
oraria), cabina “in condominio” (divisa tra più famiglie),
happy hour (per chi si reca in spiaggia nelle ore “meno
battute”, in genere dopo le 14:00-15:00), promozioni
all’insegna dell’ambiente con sconti per chi raggiunge
la spiaggia in treno o in pullman o, ancora, tariffe scon-
tate (- 15%) per chi prenota l’ombrellone su internet.
Novità che ha preso piede già dallo scorso anno è “il sole
a ore”: un pacchetto a ore con lettino. All’ingresso viene
registrato l’orario di entrata e l’orario di uscita, fi no a esau-
rimento del proprio montante orario a disposizione.
Non mancano poi i servizi innovativi, lettini superac-
cessoriati, tende e gazebo, lettoni da 2 posti. Per chi,
invece, preferisce la spiaggia libera, si ricorda che chi
è di passaggio non è in alcun modo tenuto a pagare
l’ingresso agli stabilimenti.
Anzi, gli utenti ai quali venga richiesto, sono invitati ad
opporsi al pagamento e a segnalarlo.
di Viola Conti
DONNE
E CONSUMI
Cara Bruna,
sono uno studente universitario di Scienze e Tecniche Psicologiche.
Ho vent’anni e mi sento perso. Sto vivendo una separazione non vo-
luta dal mio primo amore. So ciò che è giusto fare ma non ci riesco
perché vivo un grande confl itto. Vorrei essere diverso e non sentire
tanta rabbia. Che ne pensi?
Andrea
Carissimo Andrea,
nella fase del primo amore ‘L’anima sboccia nel Tu’ e si vive così
dall’interno verso l’esterno. Come si vive la vita, in questa fase, non
dipende dal signifi cato obiettivo della realtà ma dall’esperienza sog-
gettiva di essa. La separazione, non soltanto blocca momentanea-
mente un fl usso vitale, ma agisce da freno nella delicatissima ricerca
del Sé e del valore di se stessi. La cessazione del rapporto signifi ca
anche la perdita di un’idealizzazione della compagna, con tutte le
qualità che si potevano vedere soltanto in lei. La parte più diffi cile è
riprendersi quelle qualità che molto spesso non appartengono obiet-
tivamente all’altro ma a se stessi come risultato di semplici meccani-
smi proiettivi. Questo spiega il motivo della diffi coltà di uscirne bene
e presto. Per aiutarsi occorre l’immagine goethiana del viaggio, nel
senso che non si dovrebbe viaggiare solo per arrivare ma per vivere
nel viaggio
A vent’anni le aspirazioni non sono solo la sublimazione di impulsi
biologici, ma forze incentrate su se stesse, che portano già al biso-
gno di vedere se stessi in uno sviluppo che abbracci l’intero arco
della vita. In questo periodo nasce un mondo interiore dove certi im-
pulsi del corpo sono soltanto un fatto tra tanti. Iniziano a manifestarsi
gli obiettivi verso il sociale, verso il mondo esterno attraverso un’au-
tentica realizzazione di sé, e quando l’Io si rivolge verso l’esterno in
modo attivo, esso si esprime con la creatività. Ti aspetta un cammino
colmo di sorprese, di emozioni e soprattutto di pazienza! Il tuo albero
ci dice che sei un giovane equilibrato, che sta attraversando un mo-
mento regressivo. Nel tronco sono scritti i tuoi momenti diffi cili della
vita: a tre anni e mezzo, 8 e 18, ma soprattutto c’è come l’immagine
‘protetta’ del tuo bambino interiore, un alberello essenziale, ricco di
contenuti ma solo, che aspetta la linfa vitale per uscire dal suo guscio
Nella parte sociale dell’albero, quella della chioma, ci sono dei rami
a forma di monconi, che rappresentano sempre un trauma, una sof-
ferenza. Si tratta di traumi ricollegabili al passato, al vissuto di perdite
subite da un punto di vista psichico.
Caro Andrea, le prove della vita, come una separazione, ci fanno
soffrire anche e soprattutto per la valenza che assumono rispetto a
vissuti simili ricollegabili al passato, come ad esempio la separazione
dei genitori, o il vissuto di assenza di uno dei due. La non pacifi cazio-
ne con la realtà dipende spesso da ferite del passato, che chiedono
inconsciamente una soluzione possibilmente rapida per agire armo-
nicamente nella realizzazione di sé e nella vita sociale.
VIVERE
LA SEPARAZIONE
LEGGERE L’ALBERO
DI BRUNA BALDASSARRE
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