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Numero 7 del 2015

Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA


Foto: Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA
PAGINA 14

Testi pagina 14

12 Luglio-Agosto 2015
H
a una lunga esperienza accanto alle donne e ai loro
bisogni concreti e arriva alla nomina di Consigliera na-
zionale di parità dopo un decennio da Consigliera di
parità a livello provinciale in un territorio, quello romano,
vasto e composito anche per il mondo del lavoro femminile. Il
contributo che Franca Bagni Cipriani si appresta a portare da
via Fornovo - la sua sede è ubicata accanto a
quella del Ministero del Lavoro, che ha compe-
tenza per questa nomina  - sarà  importante in
una fase particolarmente delicata per il mondo
del lavoro anche con i provvedimenti governativi
di applicazione del Job Act che entrano in vigo-
re producendo effetti su cui l’attenzione è massi-
ma. Abbiamo raccolto le riflessioni di Cipriani a
poche ore dal ricevimento ufficiale della nomina
e lei va diretta al cuore del problema. “L’appro-
vazione dei decreti legislativi per l’applicazione
del Jobs Act è molto recente. Le proposte che
sono state portate in sede di Consiglio dei mi-
nistri sono tante e abbracciano molti settori del
complesso delle regole del mondo del lavoro.
Non è semplice quindi avere una visione d’in-
sieme e soprattutto una previsione degli effetti che produrranno
nella vita lavorativa di tante donne e di tanti
uomini. È sicuramente vero che da tempo
si sentiva la necessità di un intervento per
il cambiamento dei questi meccanismi.
Andiamo verso un miglioramento? Questa
è la domanda. Leggo con attenzione i testi
che via via sono stati elaborati e cerco di in-
terpretarli con gli occhi di chi in questi anni
ha raccolto pensieri, problemi richieste, de-
nunce da parte delle lavoratrici. Quello che
posso dire è che alcune risposte ci sono,
nel senso che qualcuno si è posto il problema e ha cercato di
coniugare l’emergenza con la richiesta di cambiamento. Penso
naturalmente al provvedimento sui temi della conciliazione, che
rimane il fulcro delle difficoltà che incontrano le donne che lavo-
rano. La mia esperienza comunque mi dice che anche in questo
caso, come in genere succede su tutto, sarà la corretta applica-
zione delle norme, quindi la loro conoscenza e diffusione fra tutti
i fruitori sia attivi che passivi”.
La riforma del lavoro che il governo ha messo a punto e che
ha voluto fortemente è secondo lei destinata, anche nel
medio periodo, a cambiare profondamente il mercato del
lavoro? Oppure, in qualche modo, è stata una presa d’atto di
una situazione ormai conclamata di ‘diritti modificati’ nella
pratica quotidiana e che lei incontra?
Naturalmente se si riuscisse veramente a applicare alcuni
provvedimenti decisi il cambiamento potrebbe essere interes-
sante. Il pericolo è, come dicevo, che l’uso sia distorto , in
qualche modo occhiuto, soprattutto naturalmente quando si
tratta di occupazione femminile.
Sappiamo che le norme a tutela dei diritti delle donne nel
lavoro - a partire dalla parità salariale - ci sono, ma sappiamo
anche che non sono bastate a garantirli.
Ancora c’è molto da fare, si dice sempre.
Ma cosa c’è da fare, secondo il suo punto
di vista anche nel ruolo che oggi ricopre?
Il gap salariale è un problema europeo e l’Eu-
ropa ha promosso molto per la sua soluzione
che come sappiamo procura dei danni spa-
ventosi negli equilibri del mondo del lavoro.
Naturalmente l’Italia è uno dei paesi con i va-
lori più alti di questo ‘cancro’ e qui io credo
ci sia il grande problema dello stereotipo di
genere che mette le donne, in ragione della
loro funzione produttiva, nella categoria di
soggetti che “in ragione del genere” sono
destinate a produrre meno e quindi perché
pagarle come gli uomini?... e chiedo scusa
per lo sfogo… Credo insomma che oltre ai controlli e alle azioni
positive, peraltro presenti in tanti luoghi di lavoro, prima di tutto sia
un problema culturale.
Sta avviando in questi giorni il suo lavoro: quali priorità si è
data e quali strategie pensa possano essere messe in campo
per dare alla Consigliera di parità e alla rete territoriale la
possibilità di incidere?
Ho tante idee, che però voglio condivider col resto della rete delle
Consigliere, che fino a ieri era la mia casa e continuerà ad esser-
lo. Sarà mia cura condividere, quindi, le prossime iniziative con
NOIDONNE.
Franca Cipriani
è la nuova Consigliera Nazionale
di Parità
di Tiziana Bartolini
IL JOB ACT
E IL LAVORO
POSSIBILE
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