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Numero 7 del 2015

Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA


Foto: Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA
PAGINA 13

Testi pagina 13

11Luglio-Agosto 2015
nonne che sostituisce il sistema sociale carente è di fatto
uno sfruttamento. È una cosa bellissima fare le nonne, ma
dovrebbe essere un sentimento libero, mentre adesso le
relazioni tra le persone vengono assoggettate e le persone
non sono più soggetti di diritto”. (…) Linda Laura Sab-
badini, direttora nazionale Istat, ha offerto il suo prezioso
contributo presentando e commentando una serie di dati
che fotografano la situazione attuale (…). “La crisi ha col-
pito maggiormente gli uomini (900mila posti di lavoro in
meno), mentre per le donne la situazione è rimasta stabile.
La tenuta dell’occupazione femminile è dovuta alla tenuta
del lavoro delle ultracinquantenni per due ragioni: per la
riforma del sistema pensionistico e per un effetto di struttu-
ra generazionale. Ha contribuito anche
l’occupazione delle donne straniere,
impiegate in gran numero nell’unico set-
tore che ha retto, quello dei servizi alle
famiglie. Infine, il terzo elemento è che si
sono attivate donne di stato sociale bas-
so soprattutto al sud che, con la perdita
del lavoro del marito o compagno, sono
diventare breadwinner. In generale, la
qualità del lavoro però è peggiorata, il
part-time non volontario (cioè scelto
dall’impresa e non dalla lavoratrice) è
in percentuale doppia rispetto al resto
d’Europa. Sono cresciute le professioni meno qualificate,
ed è aumentato il gap di sovra-istruzione, ovvero donne
con lavori non adeguati ai loro titoli”. (…) Cosa fanno le
istituzioni a fronte di questa situazione tutt’altro che rosea e
ampiamente migliorabile? Il Governo non perde occasione
per applaudire il suo operato in materia di lavoro, ma c’è
chi prova a dare una lettura di genere del Job Acts. Lo ha
fatto Marcella Corsi, economista tra le fondatrici di Inge-
nere, il web-magazine che si occupa di donne ed econo-
mia, illustrando i passi avanti e le criticità che presenta la
nuova legislazione in materia di lavoro (…) Di casi concreti
si è occupata Donatella Orioli, Consigliera provinciale di
Parità di Ferrara. “Il problema nuovo riguarda le persone
che hanno dai quaranta anni in su. Lavoratrici impeccabili
che si trovano improvvisamente affiancate da donne più
giovani e a cui viene chiesto di delegare parte del proprio
lavoro, e che nel giro di alcune settimane si ritrovano alla
porta. Prima i problemi che ci trovavamo a risolvere erano,
spesso, legati alla maternità, ai congedi, alle disparità, ma
invece adesso c’è un crescendo di queste problematiche
che diventa preoccupante”. (…) Le organizzatrici del se-
minario hanno voluto dare anche spazio al tema dell’im-
prenditoria femminile. (…) Importante la testimonianza
di  Elena Salda, vicepresidente Gruppo C.S.M. SPA (…)
e quella di Simona Lanzoni ,  vicepresidente di Pangea
Onlus, che ha dedicato il suo intervento a uno strumento
come il micro-credito, utile a sostenere le piccole imprese,
(…) opportunità per dimostrare che le donne ce la posso-
no fare e riavviare i loro sogni ripartendo da se stesse”.
(…) Pilar Saravia, della rete donne immigrate No.Di, ha
raccontato come sia cambiato negli ultimi quindici anni l’o-
rizzonte professionale per le donne migranti, che rappre-
sentano attualmente oltre il 53% degli stranieri che vivono
nel nostro paese. Se nel passato l’unica prospettiva era
quella di impiegarsi come colf o assistente per gli anziani,
adesso le donne credono di più nelle possibilità di svilup-
pare un’impresa dove mettere il loro talento e lo dimostra-
no le 17mila imprese sul territorio italiano che hanno come
titolare una donna di origine straniera.
Non sono mancati gli interventi di rifles-
sione sulle possibilità e le grandi difficol-
tà che vivono le donne più giovani il cui
ingresso nel mondo del lavoro è stato
contrassegnato dalla crisi. Una libertà
e un diritto all’autodeterminazione da
ribadire anche oltre il lavoro, non esclu-
dendo dal proprio orizzonte una possi-
bilità di realizzazione professionale, ma
facendosi sì che la libertà prevalga sulla
precarietà violenta e sul ricatto continuo
che moltissime giovani donne subisco-
no. Va in questa direzione l’intervento di Teresa Di Marti-
no filosofa e attivista del collettivo Femministe Nove, che
ha ripreso alcune parti del Manifesto del collettivo pubbli-
cato nel numero 98 di DWF, 2013. (…) Le ha fatto eco Va-
lentina Sonzini dell’UDI di Genova (…), che ha posto l’ac-
cento sulla dicotomia tra il suo salario, sempre lo stesso
da quindici anni, e “il tempo vorticoso” della sua vita, nella
quale ha cercato di trovare spazio per il femminismo, la
politica, i luoghi di costruzione di mondi alternativi. (…) La
conclusione dei lavori, affidata alla responsabile nazionale
UDI Vittoria Tola, ha messo insieme i fili di una giornata
ricca di tanti spunti. È evidente che la questione dirimente
per le donne e la società tutta sia proprio in quella neces-
saria contrattazione di genere, invocata nel sottotitolo del
Convegno e che tenga conto dei tanti spunti teorici che
il femminismo ha prodotto negli anni e delle buonissime
pratiche che si sono prodotte in alcune piccole e grandi
aziende, nei sindacati, ovunque le donne abbiano avuto la
possibilità di prendere la parola a partire da sé e dai propri
bisogni concreti. (…).
Testo tratto dall’articolo di Silvia Vaccaro
pubblicato in www.noidonne.org.
La versione integrale su: http://www.noidonne.org/blog.
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interventi e videointerviste
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