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Numero 7 del 2015

Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA


Foto: Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA
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Testi pagina 5

3Luglio-Agosto 2015
che ha come sottotitolo un ponte tra
buone pratiche. L’obiettivo è dare un
contributo nel fare il punto sull’idea di
salute della donna, di agire sul versan-
te della divulgazione, sensibilizzazione e
riflessione. Occorre anche stimolare il
dialogo tra gli addetti ai lavori e con l’as-
sociazionismo, la politica, il mondo della
ricerca e accademico. Accrescere con-
sapevolezza e condivisione può aiutare,
pensiamo, a risparmiare e a migliorare
quel che c’è.
Lo schema è quello di
una costellazione di in-
contri organizzati in va-
rie città durante l’anno,
continuando il cammino
avviato con la presen-
tazione del progetto in
Senato (10 giugno). Dopo
i primi due appuntamen-
ti a Roma (12 giugno) e a
San Giuliano Terme (19
e 20 giugno) a ottobre il
ciclo continua. A dicembre si traccerà il primo bilancio di
un’avventura iniziata con slancio generoso e confidando in
tante competenze e professionalità che si sono messe a di-
sposizione.
È presto parlare di rete. Per ora guardiamo alle sinergie
possibili come ad un primo obiettivo concreto. Gli ag-
giornamenti di questo cammino sono annotati nel sito
www.donnaesalute.org, oltre che in www.noidonne.org,
naturalmente.
Tiziana Bartolini
La salute delle donne richiede tante, costanti e particolari attenzioni che non possono esaurirsi nel semplice trattamento della patologia, quando
insorge. Anche la parola prevenzione non
sembra corrispondere pienamente all’idea
di salute che va costruendosi. Il concetto
è ampio e comprende o lambisce ambiti
spesso distanti tra loro: alimentazione,
stile di vita, ambiente, attività fisica. È un
intreccio di azioni e informazioni da mi-
scelare per mantenere nel lungo periodo
un costante equilibrio, anche consideran-
do il prolungarsi della vecchiaia. E occuparsi del corpo non
basta, perché i fattori che contribuiscono alla salute sono
anche altri, come la vivacità della mente o il voler sentire la
vita. E ancora, e per le donne soprattutto, bisogna chiedersi
quanto influiscono
fattori riconducibili
alla vita di relazione
e familiare, come
impatta l’organizza-
zione dei servizi so-
ciali o della mobilità.
Insomma la salute
psicofisica, in parti-
colare della donna,
è affare complesso
anche perché il cor-
po delle donne attraversa tante fasi che rendono difficile
racchiudere tutto in poche mosse standard. E va benissimo
che l’attenzione per la medicina di genere stia crescendo,
ma è un pezzo del mosaico.
Le tracce da seguire sono molte e orientarsi nella selva
di offerte e proposte non è facile. Molto dipende poi dal
contesto, dagli strumenti culturali, dalle strutture terri-
toriali, dall’organizzazione dei servizi. Una multiformità
che può confondere, che certamente crea disparità da
regione a regione, da città a città. In Italia vantiamo tante
eccellenze nella sanità e buoni esempi nell’organizzazione
di servizi e strutture. Eppure non riusciamo ad apprez-
zarle perchè non le percepiamo come tali e raramente
contaminano il sistema in modo spontaneo.
Abbiamo osservato tutto questo - NOIDONNE e tre asso-
ciazioni: Noidonne TrePuntoZero, Salute&Genere, Wo-
man to be - e abbiamo ideato il progetto DonnaeSalute
SALUTE INFORMAZIONe
SINERGIEL
a salute delle donne richiede tante, costanti e particolari attenzioni che non possono
esaurirsi nel semplice trattamento della patologia, quando insorge. Anche la parola pre-
venzione non sembra corrispondere pienamente all’idea di salute che va costruendosi. Il
concetto è ampio e comprende o lambisce ambiti spesso distanti tra loro: alimentazione,
stile di vita, ambiente, attività fisica. È un intreccio di azioni e informazioni da miscelare per
mantenere nel lungo periodo un costante equilibrio, anche considerando il prolungarsi della
vecchiaia. E occuparsi del corpo non basta, perché i fattori che contribuiscono alla salute
sono anche altri, come la vivacità della mente o il voler sentire la vita. E ancora, e per le donne
soprattutto, bisogna chiedersi quanto influiscono fattori riconducibili alla vita di relazione e
familiare, come impatta l’organizzazione dei servizi sociali o della mobilità. Insomma la salute
psicofisica, in particolare della donna, è affare complesso anche perché il corpo delle donne
attraversa tante fasi che rendono difficile racchiudere tutto in poche mosse standard. E va be-
nissimo che l’attenzione per la medicina di genere stia crescendo, ma è un pezzo del mosaico.
Le tracce da seguire sono molte e orientarsi nella selva di offerte e proposte non è facile. Molto
dipende poi dal contesto, dagli strumenti culturali, dalle strutture territoriali, dall’organizza-
zione dei servizi. Una multiformità che può confondere, che certamente crea disparità da re-
gione a regione, da città a città. In Italia vantiamo tante eccellenze nella sanità e buoni esempi
nell’organizzazione di servizi e strutture. Eppure non riusciamo ad apprezzarle perchè non le
percepiamo come tali e raramente contaminano il sistema in modo spontaneo.
Abbiamo osservato tutto questo - NOIDONNE e tre associazioni: Noidonne TrePuntoZero,
Salute&Genere, Woman to be - e abbiamo ideato il progetto DonnaeSalute che ha come sot-
totitolo un ponte tra buone pratiche. L’obiettivo è dare un contributo nel fare il punto sull’idea
di salute della donna, di agire sul versante della divulgazione, sensibilizzazione e riflessione.
Occorre anche stimolare il dialogo tra gli addetti ai lavori e con l’associazionismo, la politica,
il mondo della ricerca e accademico. Accrescere consapevolezza e condivisione può aiutare,
pensiamo, a risparmiare e a migliorare quel che c’è.
Lo schema è quello di una costellazione di incontri organizzati in varie città durante l’anno,
continuando il cammino avviato con la presentazione del progetto in Senato (10 giugno). Dopo
i primi due appuntamenti a Roma (12 giugno) e a San Giuliano Terme (19 e 20 giugno) a ottobre
il ciclo continua. A dicembre si traccerà il primo bilancio di un’avventura iniziata con slancio
generoso e confidando in tante competenze e professionalità che si sono messe a disposizione.
È presto parlare di rete. Per ora guardiamo alle sinergie possibili come ad un primo obiettivo
concreto. Gli aggiornamenti di questo cammino sono annotati nel sito www.donnaesalute.org,
oltre che in www.noidonne.org, naturalmente.
Tiziana Bartolini
pp.03_editoriale luglio 2015.indd 3 26/06/15 06.50


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