Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 1 del 2009

Verso un nuovo mondo?


Foto: Verso un nuovo mondo?
PAGINA 11

Testi pagina 11

noidonne gennaio 2009 11
secondo la lettura del quotidiano vati-
cano, i fantasmi di una visione che giu-
dica gli esseri umani in termini di utili-
tà e ne decide la "condanna a morte".
Credo potrebbe essere utile - a propo-
sito delle decisioni relative al 'che fare'
in situazioni acclarate di stato vegetati-
vo permanente - richiamare alla memo-
ria un caso per molti aspetti significati-
vo come quello di Eluana: mi riferisco a
Beniamino Andreatta. I suoi familiari,
in una situazione analoga, hanno inter-
pretato la volontà presunta del loro
congiunto prendendo, al suo posto, la
decisione di mantenerlo in quello stato,
ritenendo, sulla base delle opinioni ma-
nifestate precedentemente, che tale sa-
rebbe stata la sua volontà. Il padre di
Eluana, a sua volta, si è reso interprete
della volontà, anch'essa presunta, della
figlia, sulla base della conoscenza diret-
ta dei suoi più intimi desideri, oltre che
delle concordi testimonianze degli ami-
ci. Entrambi hanno cercato di attenersi,
il più possibile scrupolosamente, all'esi-
genza di rispettare la volontà - si badi,
nei due casi non espressa - dei loro con-
giunti, facendosi loro 'interpreti', nell'in-
tento di realizzare il 'loro' bene.
E' troppo chiedere un identico rispet-
to per due decisioni antitetiche ma det-
tate dallo stesso amore e animate dalla
stessa tenace istanza di rispetto dell'au-
tonomia della persona?
Perché nel nostro paese non si con-
sente la libertà di poter decidere, nel ri-
conoscimento della legittima diversità
delle due visioni del vivere e del morire,
entrambe - occorre sottolineare - etica-
mente fondate? Come sarebbe stato im-
proprio accusare, allora, i familiari di
Andreatta di 'accanimento terapeutico'
(la decisione provocò un ampio dibatti-
to, condotto sempre in termini assai ri-
spettosi, anche da parte dei 'dissenzien-
ti') così lo sarebbe oggi accusare il padre
di Eluana di 'eutanasia'. Il che invece,
purtroppo, sta avvenendo…
Cosa rispondere infine a chi teme si
tratti di un pericoloso precedente, che
potrebbe "aprir la strada a pratiche eu-
tanasiche", secondo l'ormai abusato ar-
gomento del 'piano inclinato'? Come sa-
rebbe del tutto ingiusto imporre a tutti
la soluzione di Andreatta, così lo sareb-
be generalizzare quella di Eluana. Nes-
suno, tanto meno i familiari di Andreat-
ta, ha inteso indicare una strada valida
e egualmente percorribile per tutti né
tanto meno prescrivere una linea di con-
dotta universale; allo stesso modo, il
padre di Eluana non intende proporre -
tanto meno imporre - ad altri la risposta
cui è dolorosamente pervenuto: non pre-
tende certo indicare ad altri cosa è bene
fare in casi tanto tragici.
Gli uni e gli altri si sono limitati a
cercare la soluzione più 'giusta' per la
persona amata: hanno cercato, nei due
casi, di dare risposte che corrispondes-
sero il più possibile alle intenzioni, alle
volontà, alle credenze dei loro congiun-
ti, non più in grado di farlo. Il che è pro-
prio quello che ci invita a fare la Con-
venzione di Oviedo (1997) che all'arti-
colo 9 recita: "I desideri precedentemen-
te espressi a proposito di un intervento
medico da parte di un paziente che, al
momento dell'intervento, non è in grado
di esprimere la sua volontà saranno te-
nuti in considerazione".
perché, alla fine dell'esistenza, l'artificiale è buono e voluto
da Dio, mentre al suo inizio assume le sembianze del
diabolico, della sfida alla divinità?
Il coma e la cultura della vita
Istituire un Registro comunale delle dichiarazioni anticipate di volontà
(Testamento Etico) da tenersi a cura del Segretario Comunale. Questa la
richiesta recentemente inoltrata dagli Amici di Eleonora Onlus a tutti i
sindaci della Campania per "consentire alle persone di esprimersi con
chiarezza circa le cure a cui si vuole essere sottoposti dichiarando anti-
cipatamente e davanti ad un pubblico ufficiale l'assenso o l'opposizione
a tali terapie". 'noidonne' ha seguito Gli Amici di Eleonora onlus fin dalla
sua costituzione e ha il piacere di aggiornare lettrici e lettori sui risultati
dell'appassionato lavoro svolto. "In questi due anni di attività abbiamo
lavorato per una continua ricerca del dialogo. Argomenti delicati quali
accanimento terapeutico, testamento etico, eutanasia, governo clinico,
assistenza alle famiglie delle persone colpite da coma e da eventi trau-
matizzanti richiedono serenità ed equilibrio per un confronto culturale e
scientifico indispensabile per affrontare temi etici e che coinvolgono la
sfera medica, culturale e religiosa. La nostra proposta tende a colmare il
ritardo del Legislatore e a tracciare il giusto percorso da seguire per dare
piena attuazione al dettato dell'art 32 della Costituzione Italiana".
Significativi i risultati ottenuti sul piano pratico: un numero verde (800
123 972) del 'Centro Assistenza Coma Campania' per fornire la prima
assistenza alle famiglie, una proposta di legge regionale, il pieno succes-
so delle 'Settimane dei Risvegli' che tra ottobre e novembre hanno pro-
posto all'attenzione dei cittadini di Caserta e Salerno il tema del coma
attraverso iniziative culturali (mostre, convegni) e persino con uno spet-
tacolo teatrale ideato e allestito dagli Amici di Luca di Bologna. "Altro
positivo risultato è da registrarsi nei contenuti del nuovo Piano
Ospedaliero della Regione Campania recentemente approvato che preve-
de la razionalizzazione delle ASL (una per ogni realtà provinciale) e l'au-
mentato dei posti letto delle Unità dei Risvegli. In concreto saranno sal-
vati i cinque posti letto del Rummo di Benevento e altrettanti del
Santobono di Napoli, inoltre saranno istituiti 10 nuovi posti letto presso
il "Da Procida" di Salerno. E' aperta la strada per offrire adeguata assi-
stenza alle persone colpite dal coma come da noi richiesto con l'apertu-
ra delle Case dei Risvegli. Perseguendo questo nostro intento ed evitan-
do che si ripeta la non attuazione del Piano
Ospedaliero del 2006 in cui erano state inse-
rite le Unità dei Risvegli, manterremo alta
l'attenzione affinché il programma venga
effettivamente e velocemente messo in atto".
Isa Ferraguti


©2017 - Noi Donne - Iscrizione ROC n.6292 del 7 Settembre 2001 - P.IVA 00906821004 - Privacy Policy