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Numero 1 del 2009

Verso un nuovo mondo?


Foto: Verso un nuovo mondo?
PAGINA 13

Testi pagina 13

noidonne gennaio 2009 13
cerca. Quello che manca è l' attenzione
da parte della società, quel lavoro di
mediazione ed elaborazione che solo
permette di collocare le novità scientifi-
che e tecnologiche in un orizzonte di
senso. Quindi i cambiamenti radicali
sia materiali che simbolici indotti dalla
diffusione delle scoperte scientifiche,
vengono percepiti e pensati come tali
con un ritardo sempre maggiore.
Viene così danneggiata non solo la
libertà femminile, ma la libertà più in
generale, perché si sottrae alla colletti-
vità la capacità di esprimersi su que-
stioni fondamentali che toccano tutti gli
aspetti della nostra vita, da quelli pub-
blici e collettivi a quelli più intimi e per-
sonali. Un esempio particolarmente
chiaro di questo rischio è la vicenda del-
la legge sulla fecondazione assistita e
del successivo referendum. Su un tema
che riguarda così direttamente il corpo
della donne ed il loro desiderio di ma-
ternità si è aperto uno scontro tra la
Chiesa cattolica e la comunità scientifi-
ca, combattuto a colpi di principi e va-
lori, la Laicità dello stato, la Difesa del-
la Vita, la Libertà di ricerca, in cui non
si è mai sentita la voce delle dirette in-
teressate. Chi difendeva la vita dall' in-
vadenza della scienza pensava solo a
quella dell' embrione, un grumo di cel-
lule le cui potenzialità dipendono total-
mente dalla possibilità di trovare un
utero disposto ad accoglierlo e farlo cre-
scere. Specularmente nel fronte opposto
la difesa dell' autodeterminazione delle
donne ha trovato pochissimo spazio. Al
silenzio o addirittura all' invito all'
astensione nel referendum da parte di
esponenti di rilievo del movimento delle
donne ha certo contribuito la difficoltà
ad orientarsi su un terreno così nuovo,
la diffidenza verso la scienza, anche
sulla scorta delle posizioni critiche pre-
senti nel femminismo, come quelle di
Barbara Duden, il rifiuto di entrare sul
terreno della politica tradizionale. Quel-
lo che ci era riuscito nel caso dell' abor-
to, entrare in un confronto aperto sul
controllo del corpo femminile portando
il punto di vista della libertà ed autode-
terminazione delle donne, non siamo
state capaci di farlo su questo argomen-
to, che gli è pure così vicino, ma che evi-
dentemente non siamo riuscite a sentire
nostro.
Una forte alleanza tra donne e scien-
za potrebbe accelerare processi di
protagonismo femminile per tornare
ad essere determinanti nel processo
culturale nazionale e mondiale?
Più che di un' alleanza tra donne e
scienza io parlerei della necessità di co-
struire pratiche di relazione con le tante
giovani donne che lavorano nel campo
scientifico. Quello che mi colpisce di più
nelle giovani scienziate che conosco è la
naturalezza con cui hanno seguito il lo-
ro desiderio e l'agio con cui vivono la lo-
ro professione rimanendo fedeli a se
stesse, segno di una idea di sé più libera
e forte di quella che avevamo noi delle
generazioni precedenti. Proprio per que-
sto la maggior parte di queste giovani
non accetta e neppure capisce proposte
politiche basate sulla lotta alle discri-
minazioni o sulle azioni positive. Solo
così potremo avviare un rinnovamento
del patrimonio di riflessioni e pratiche
politiche che il movimento delle donne
ha accumulato nei decenni passati, ma
che rischia ora di apparire obsoleto o
comunque non interessante alle nuove
generazioni.
il rapporto tra donne e scienza, l'utilità del progresso
scientifico e tecnologico, le discriminazioni nel mondo
della ricerca. Argomenti che dovremmo maneggiare
con più dimestichezza. Anche per dialogare con
le tante ricercatrici e scienziate
Donne e utilità della scienza nella e per la vita quotidiana
Produzione e consumo di massa di scienza e tecnologia e carenze di
senso nel mondo globalizzato
La diffusione di tecniche, strumenti e conoscenze scientifiche in tutti gli ambiti della
vita quotidiana è l' aspetto più immediatamente percepibile dei cambiamenti che
hanno investito le società contemporanee. Volendo dirlo in due parole, viviamo in un
mondo che corre, dove persone, conoscenze, modi di vivere e gli stessi oggetti di uso
quotidiano cambiano ad una velocità che ci lascia sempre indietro, impegnate in uno
sforzo continuo di adattare il nostro modo di vedere il mondo ad una realtà sfuggen-
te. Saperi e competenze guadagnate nel tempo diventano improvvisamente obsoleti,
le fonti tradizionali di senso, ideologie, religioni, istituzioni sono indebolite dalla loro
evidente difficoltà a confrontarsi con le nuove possibilità offerte da tecniche in rapido
sviluppo. Farò solo un esempio: un elemento decisivo nella nascita della tempesta
finanziaria che sta imperversando è stato il fatto che i governi e le autorità sovrana-
zionali che regolano i mercati non hanno fatto i conti con le possibilità di speculazio-
ne fuori di ogni controllo offerte dall' uso di Internet e non hanno adeguato le regole
ed i controlli a questa nuova situazione. D' altra parte il pensiero scientifico non
risponde a domande di senso né se ne pone. Nel vuoto di riferimenti che così si crea
si diffonde un sentimento di sradicamento, quel sentirsi buttati in un mondo scono-
sciuto tipico dei periodi di crisi e che potrebbe anche essere di stimolo a fare nascere
un nuovo orizzonte di significato. Però in assenza di pratiche capaci di costruire un
nuovo pensiero il vuoto è solo fonte di ansie ed insicurezze che portano a voltarsi
indietro, verso vecchie gerarchie rassicuranti. Vedo in questa luce il dibattito sui valo-
ri specialmente sulle questioni che riguardano più direttamente la libertà e l' autode-
terminazione delle donne.
Attenuazione del divario tra lavoro per il mercato e lavoro domestico
L' organizzazione del lavoro necessario ad assicurare di tutti i giorni la vita per sé e
per la famiglia quando se ne una richiede oggi forse meno fatica fisica ma più impegno
e competenze di quanto sia mai stato in passato. L' informatizzazione delle strutture
commerciali e di servizio si è spesso risolta nel trasferimento all' utente finale di alcu-
ni parti del lavoro che prima erano compresi nei beni e nei sevizi forniti. Esempi visto-
si a questo riguardo sono l' e-banking, il self - service negli ipermercati ed altre strut-
ture commerciali, in cui il cliente provvede alla pesatura, alla confezione ed alla prez-
zatura della merce, l' acquisto via computer di beni e servizi, che in alcuni casi, come
per i biglietti ed il check - in nei viaggi in aereo, si avvia a diventare l' unica forma di
acquisto possibile. Anche il rapporto con le istituzioni pubbliche, dalla denuncia dei
redditi alle iscrizioni a scuola dei bambini viene sempre più delegata a queste forme di
fai da te informatico che richiede, oltre alle competenze informatiche, anche cono-
scenze e capacità di destreggiarsi fra leggi e regolamenti. segue a pag 14


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