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Numero 1 del 2009

Verso un nuovo mondo?


Foto: Verso un nuovo mondo?
PAGINA 46

Testi pagina 46

Ormai non si viaggia più, ci si sposta.Macchina, aereo, treno sono una
continua ricerca della velocità, del
comprimere il più possibile il tempo ne-
cessario a percorre un determinato spa-
zio. Il viaggio, quello vero, implica len-
tezza e passione a un tempo; chiede di
assaporare luoghi, sapori, odori, colori;
vuole il contatto con la gente, con la
natura che muta lentamente aspetto,
con linguaggi e culture differenti; chiede
il rapporto vivo con il diverso. L'essenza
del viaggio risiede nel mettersi in dis-
cussione attraverso il confronto, nella
capacità di cambiare; e poco importa se
si raggiunge un remoto angolo dell'emi-
sfero o se ci si allontana di pochi chilo-
metri dalla propria casa: ciò che conta
è la capacità dell'homo viator di attra-
versare il tempo per penetrare nell'abis-
so dell'anima. Quanto il tema del viag-
gio sia intrecciato con la letteratura, fin
da Omero, è cosa nota. Anna Zoli con il
suo "Spaesamenti", Giraldi editore
2008, dal quale sono tratti i testi qui
pubblicati, ci racconta del viaggio della
vita alla scoperta di una terra remota e
di un luogo dello spirito nel quale tro-
vare se stessa e il suo essere donna e
madre. Il libro è diviso in due sezioni: il
poemetto "Ballata dall'Australia - Dia-
rio in versi", corredato da una galleria
fotografica di immagini scattate in Au-
stralia, e "Tempo sfalsato". Il centro te-
matico intorno al quale si agglutinano i
testi è il viaggio compiuto in Australia,
dove l'unica figlia dell'autrice ha deciso
di vivere stabilmente dopo una vacanza
trascorsa insieme ad alcune amiche. Al
viaggio della figlia, che costruisce la
propria casa nella natura incontamina-
ta di un luogo all'altro capo del mondo,
si intreccia il viaggio della madre alla
ricerca del cuore della sua ragazza, le
ragione intime, i sapori dei luoghi, co-
struendo una casa di poesia capace di
dare ragione ad ogni dubbio, ad ogni
passione, ogni diversità e somiglianza.
Così il viaggio della figlia diventa viag-
gio della madre, specchio della scoperta
attraverso la condivisione dei luoghi,
dei tramonti, degli oceani, delle foreste e
dei deserti dell'Australia. Il viaggio è
prima di tutto viaggio nell'amore, nella
comprensione, nell'accettazione della
lontananza; i luoghi, i paesaggi sono
così spaesati, i tempi sfasati, cortocir-
cuitati dal senso dell'appartenenza del
sangue che romba nei cuori di madre e
figlia, un vincolo tenace capace di bat-
tere l'alto palpito della poesia.
Anna Zoli è capace di percorrere con
uguale abilità i versi narrativi del diario
come gli affondi lirici di una poesia ce-
sellata e netta, lavorata con perizia. Ne
risultano testi di una bellezza semplice
e chiara, che si fanno leggere con atten-
zione e desiderio fino alla fine; sono ver-
si che hanno appreso la lezione di Emily
Dickinson: la capacità di farsi univer-
sali nel dettaglio della vita quotidiana,
nella semplicità del gesto, nella purezza
del dettato, la consapevolezza che il
grande viaggio della vita si può com-
piere solo attraverso un'anima candida
che vuole interrogarsi, indipendente-
mente dallo spazio che si vuole percor-
rere, dentro il tempo, dentro i luoghi,
dentro le cose.
Anna Zoli vive sui colli sopra Bolo-
gna in un'antica casa di gesso. Si occu-
pa di letteratura delle donne facendo ri-
cerca prevalentemente sulla scrittura
poetica e promuovendola, insieme al
"Gruppo '98 Poesia", con incontri e let-
ture. Si è occupata di spettacoli teatrali
multimediali fra cui "Cangianti umori" e
"Un filo di Blues" nell'ambito delle ini-
ziative per Bologna 2000. Ha pubblica-
to cinque raccolte di poesia, un raccon-
to lungo "Diario di una statale inquieta"
(Premio Riccione 1991), alcuni racconti
e saggi critici.
gennaio 2009 noidonne46
Il viaggio dell’anima
Anna Zoli
condivisione di tramonti,
oceani, foreste e deserti
dell'Australia.
E' amore di madre
Luca Benassi
(da Ballata dall'Australia -
Diario in versi)
Lo zaino in spalla
turista come tanti
gente della sua età
fuggita dalle città affollate
dalle scelte obbligate
di lavoro o carriera
tutti tornati a casa
nello zaino una sacca di rimpianti
sempre più decentrati
Ma per lei non è andata così
Un giorno una chiamata
- mammotta mia ti amo -
la sua voce al telefono è vicina
ma una nota decisa nella voce
mi colpisce allo stomaco
mi lascia senza fiato
- prendi una sedia e ascolta:
ho trovato il paese sognato da bambina
mammotta mia ti amo
ma io rimango qua -
Non mi aspetto condoni
per questa lontananza
fatta di aggiustamenti
si rovescia con l'ora
con la stagione nuova
con il sonno e la veglia
è un luogo vero
per un respiro lento
e l'aria si dilata
nel sorriso e nel pianto
il cuore - motore di ricerca
- perno del movimento
e la vita va avanti
Dall'alto le città
sono costellazioni
vere come immagini reali
le strade come arterie
di un corpo brulicante
un lavorio di cellule
che muoiono rinascono
s'intrecciano si sciolgono
Ma tutto sembra immobile
sull'unghia del mio mignolo
questo è l'unico fatto
che posso tener stretto


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