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Numero 1 del 2009

Verso un nuovo mondo?


Foto: Verso un nuovo mondo?
PAGINA 15

Testi pagina 15

noidonne gennaio 2009 15
Cade quest'anno il settantesimo delleleggi razziste che noi, forse per dare
credito all'immagine positiva e vittimi-
stica della "brava gente", consideriamo
una semplice imitazione di quelle nazi-
ste, senza legami con la nostra storia di
paese cattolico con qualche precedente
di antiebraismo religioso, ma del tutto
immune da macchie antisemite. Eppure
la legislazione razziale del 1938 - già di
per sé un atto di infamia - fu fondamen-
tale per l'attuazione dello sterminio per-
ché, in un paese ancora oggi accusato
di pigrizia e sciatteria, furono stilati con
un'efficienza insolita quei precisi elenchi
che permisero poi le deportazioni. L'o-
biettivo di Hitler, che mai era stato pro-
grammato fino ad allora nella pur san-
guinosa storia dell'umanità, fu la can-
cellazione di un intero popolo. E per
raggiungerlo aveva bisogno del silenzio;
infatti dove c'è stata una forte protesta i
treni della morte si sono fermati: il re di
Danimarca, anche se privo di forze mi-
litari, si oppose all'imposizione della
stella gialla; Peshev, vicepresidente del
Parlamento filonazista della Bulgaria
occupata, si oppose alla deportazione e
salvò gli ebrei bulgari dai camerati te-
deschi. Al contrario le autorità cattoli-
che non posero un argine efficace alla
persecuzione nazifascista nell'Europa
cristiana e in gran parte cattolica, dun-
que molto sensibile alle prescrizioni del
magistero. Eppure Pio XII , che dal '17 al
'29 aveva vissuto in Germania come
nunzio apostolico della S. Sede, aveva
potuto assistere da un osservatorio pri-
vilegiato alla propaganda antisemita
che, facendo degli ebrei una razza infe-
riore e pericolosa, legittimava non solo
la progressiva limitazione dei diritti ci-
vili, ma anche le sistematiche violenze.
Hitler ottenne i pieni poteri grazie al vo-
to del Partito di Centro, cattolico, un
voto decisivo per raggiungere il quorum.
E in una dichiarazione pubblica Goeb-
bels affermò che, in cambio del voto
parlamentare, il governo si era impe-
gnato a stringere un Concordato con la
Chiesa Cattolica..
E' vero però che per leggere corretta-
mente questi fatti non va dimenticato il
contesto in cui avvennero: come la
maggioranza dei cattolici del tempo Pio
XII considerava il comunismo il male
assoluto e temeva che anche in Germa-
nia trionfasse la co-
spirazione "giudeo-
bolscevica"(sic!).
Avvenne così che le
ragioni politiche
dell'uomo di stato
ebbero il sopravven-
to sul messaggio
universale del vica-
rio di Cristo. Infatti,
anche se il Vaticano
non ha ancora aper-
to i suoi archivi, è
storicamente prova-
to che, divenuto Pa-
pa, Pacelli fu infor-
mato del processo
di "soluzione finale".
Non stupisce dun-
que la reazione
sconvolta e indigna-
ta di Israele di fron-
te alla probabile
beatificazione di Pio
XII, il "Papa del si-
lenzio". Scrive Katz:
"sostengono che sa-
rebbero successe co-
se peggiori se lui
avesse parlato. Ma
cosa poteva succe-
der di peggio?" E ha
scritto Galeano: "La
colossale macelleria
organizzata da Hit-
ler fu il culmine di
una lunga storia",
ovvero: la responsabilità del mondo cri-
stiano nei confronti della shoah è un
problema che va al di là della figura di
Pio XII, si tratta cioè di capire quanto
peso abbia avuto nella civile Europa, di
cui ancora oggi il Papa rivendica le ra-
dici cristiane, la plurisecolare diffama-
zione, ghettizzazione, persecuzione de-
gli ebrei, facendone nei secoli il capro
espiatorio dei momenti bui, dalla ban-
carotta alla peste. Perché se dici ancora
oggi :" Gesù era ebreo" ti rispondono
stupefatti e allarmati : "ma cosa dici
mai?". Una risposta che si spiega non
solo con la quasi generale ignoranza in
materia di religione, ma anche col trion-
fo nel dopoguerra di una politica au-
toassolutoria che ci vuole incolpevoli di
fronte alle vergogne del passato razzista
e dittatoriale. E invece solo un profondo
esame di coscienza sul nostro passato
avrebbe potuto salvarci dal vedere al
governo gli eredi politici del fascismo,
che si sono avvalsi della vecchia ricetta:
favorire un clima di paura per dirigere
contro il capro espiatorio di turno il
malcontento popolare. Oggi i rom e gli
extracomunitari, come ieri gli omoses-
suali e gli ebrei. La mancata elaborazio-
ne di quel passato è insieme il sintomo e
la causa del quadro problematico del
nostro tempo ed investe in primo luogo
la scuola e la religione; non è un caso
infatti che proprio sul fronte della scuo-
la e dell'integrazione fra culture e reli-
gioni diverse il malessere della società
italiana sia oggi più forte e di difficile
soluzione.
La Chiesa e gli ebrei
Leggi razziste
Stefania Friggeri
“le autorità cattoliche non posero un argine efficace alla
persecuzione nazifascista nell'Europa cristiana”


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