Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 2 del 2012

Lavorare per 5 euro l'ora


Foto: Lavorare per 5 euro l'ora
PAGINA 9

Testi pagina 9

porti carnali con le donne mestruate anche perché “Se lo
(il sangue mestruale) si tocca non germinano frutti, i fio-
ri appassiscono, le erbe inaridiscono. . .il ferro arruggini—
sce” (Isidoro di Siviglia). Il Levitico afferma che la don—
na mestruata rimane impura per sette giorni e tutto ciò
che tocca diventa impuro, un pregiudizio che ancora oggi
impedisce alle donne mestruate di toccare il Corano. Se
alla donna mestruata era proibita la comunione, più spes-
so in Oriente che in Occidente, ancora più velenoso era
il sangue delle puerpere per le quali il Sinodo di Treviri
(1227) prevedeva un’apposita cerimonia di riconciliazione
con la Chiesa: “anche Maria poté entrare di nuovo nel tem-
pio solo dopo quaranta giorni e dopo un sacrificio di pu—
rificazione” (Uta R. Heinemann). Ed è solo a partire dal
seicento (il seco-
lo di Galilei e di
Newton in cui la
razionalità scien-
tifica si afferma
, grazie al metodo
sperimentale)
che la credenza
. negli effetti noci-
_ vi del sangue me-
i struale Viene pro—
gressivamente
I abbandonata. Se
nel mondo paga—
. no non manca-
). vano figure di
rango sacerdota—
le, (ma anche qui
la disciplina del
sesso era ferrea:
. le sacerdotesse o
erano le “vergini
del tempio” o al-
l’opposto erano
le “prostitute sa-
cre”; un caso a sé
le veggenti, dotate del dono della profezia, come la Pizia)
nella Chiesa dei primi secoli erano presenti le presbyte-
rae e le diaconesse, che assistevano le donne malate e prov—
vedevano al battesimo (la donna veniva immersa nuda nel-
l’acqua), ma sulle loro funzioni tuttora è in corso un ac-
ceso duello dove i contendenti si misurano con le armi del-
l’interpretazione filologica e della corretta lettura dei te-
sti (vedi la lettera in cui papa Gelasio I, 494 d. C., dichiara
di aver appreso che alle donne era concesso di divenire
“sacris altaribus ministrae”). E oggi? Nel 1976 esce la “In-
ter Insignores” che ribadisce la posizione tradizionale del-






la Chiesa cattolica ma evidentemente la solenne Dichia-
razione non riesce a superare la discrepanza fra la posi-
zione ufficiale del magistero e il contesto sociale, dinamico
e sensibile alle rivendicazioni femminili.

E infatti nel testo dell’ “Ordinatio sacerdotalis” (1994),
riaffermate le precedenti disposizioni, papa Giovanni Pao-
lo H si preoccupa di aggiungere: “questa sentenza deve
essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chie-
sa”. Due anni prima la Chiesa anglicana aveva concesso
il sacerdozio alle donne. I

In ricordo di
MARIA ELETTA MARTINI

Dunque, se ne è andata un'altra delle ultime “staffette” dei
tempi della Liberazione. Maria Eletta Martini, quando l'ho
conosciuta. ignoravo che avesse partecipato alla Resi—
stenza: era una che non si proponeva mai; autorevole sem—
pre. mai autoreferenziale. Mi piacque il suo nome: un ge-
nitore aveva chiamato Eletta la sua bambina per un valo-
re affettivo e di fatto era sta-
.” to augurale per ilvoto che da
" Lucca l'avrebbe portata in
Parlamento. Ero stata di re—
cente nella sua città: mi
avevano subito chiesto se
la conoscevo, ma anche ave-
vo ricevuto notizie che mi
avevano davvero rattrista—
ta. Maria Eletta era una de—
mocristiana certamente le-
gata ai valori cattolici senza
7 mai ostentarli politicamente, in parti-
.‘ colare nei momenti in cui la “dicci"
strumentalizzava la religione: la sen—
__ tivi sensibile alle questioni, ma si
manteneva riservata, soprattutto
quando o problemi riguardavano le
donne e la famiglia e quel volontaria-
to autentico che oggi rischia di diventare un ammortizza-
tore sociale. Non avrei mai creduto che mi conoscesse dav—
vero bene, non fosse stato che un 8 marzo degli anni Ot—
tanta il Presidente Pertini [che aveva invitato al Quirina-
le le parlamentari] aveva incominciato a rallegrarsi con noi
per l'avanzata delle donne nella storia: “La prima è sta-
ta Golda Meir, poi l'Indira Gandhi, adesso avete la That-
cher... siete con il vento in poppal". Io interruppi “Ma la
Thatcher è un uomo". E Pertini: "Eh no, mia cara; i0 l'ho
vista da vicino ed è una bella donnotta!". Pertini era fat-
to a suo modo e lo sapevamo anche noi, ma ricordo bene
la pressione sul fianco di Maria Eletta che mi sussurrava
“non replicare". Sarà che quando scompaiono gli amici si
finisce per parlare di noi, ma mi piace ricordare di lei un
momento sorridente.

Giancarla Codrignani

noidonne | febbraio | 2012





@יִx

D

VlliVflllV



7


©2017 - Noi Donne - Iscrizione ROC n.6292 del 7 Settembre 2001 - P.IVA 00906821004 - Privacy Policy