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Numero 2 del 2012

Lavorare per 5 euro l'ora


Foto: Lavorare per 5 euro l'ora
PAGINA 10

Testi pagina 10

gò n.0. A

É
É
É
























PARLIAMO DI BIOETICA

LA MEDICINA

TRATECNOLOGIA

A... A

n.0. A

Silviano Fiorato *
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.0rg

E RAPPORTO UMANO.
UN MATRIMONIO NECESSARIO

isogna essere stati coricati in un letto d’ospe-
dale. Non basta immaginarlo, ma occorre es-
serci stati davvero, per una qualsiasi malattia;
vedere i colleghi da sotto in su, premurosi e sor-
ridenti, ma pur sempre “in piedi”, indaffara-
ti, col fonendoscopio in una mano e i fogli dei tuoi esami
nell’altra; anche se - tu lo sai bene e te ne consoli - sono
degli amici che stanno trattando con te. E, alla fine, è pro-
prio quel tocco di mano sul copriletto, nel lasciarti, che un
poco ti solleva.
Essere “dall’altra parte”» hanno scritto non pochi medici
— è un’esperienza fondamentale per capire come dovrem—
mo (e dobbiamo!) comportarci nei riguardi dei “pazien-
ti”. “Paziente” è un termine d’uso che attiene non solo al
“patimento” della malattia, ma anche al “patire” il senso
di sradicamento dalla vita abituale: una condizione di su-
bordine ad eventi non voluti e a decisioni sul tuo futuro
prese da altri, ma—
gari senza consul-
tarti; anche se
oggi c’è il con-
senso informato,
sia pure non sem-
pre esauriente.
Negli ultimi de-
cenni ci si è resi
sempre più conto
che il rapporto medico-paziente non è solo una questio-
ne di etica professionale ippocratica, ma è una collabo-
razione ai fini della cura.
Questa presa di coscienza che avvicina il medico al mala-
to ha trovato un ostacolo imprevisto: il progresso tecno-
logico della medicina.
Infatti l’invasione di campo delle tecniche diagnostiche ri-
schia di trasferire la prima indagine clinica dalla semeiotica
alla macchina. Se ne sono ben accorti i pazienti, che de—
nunciano “non mi ha neanche guardato in faccia, aveva gli
occhi fissi sul computer”. E se ne è accorta, soprattutto, al
di fuori del campo medico, la regina della scienza, che si oc-
cupa dei principi fondamentali dell’esistenza umana: la fi-
losofia. Proprio in una collana di studi filosofici è stata re-
centemente pubblicata un’ampia analisi nel merito: la rivi-
sta “Teoria” (Edizioni ETS) dedica un intero numero ad una
“Critica della ragione medica”: sedici autori - filosofi, me-

COME EVITARE
CHE LA MEDICINA
VEDA SPEGNERSI

LA SUA ANIMA?

noidonne | febbraio | 2012

dici e antropologi - con la premessa di Adriano Fabris e Fran-
cesco Paolo Ciglia, affrontano non solo le questioni etiche
ma anche le conseguenze pratiche del modificato rapporto
medico-paziente. La linea retta di questo classico rapporto
è diventata un triangolo, i cui vertici sono medico-strumenti-
paziente. In questa triangolazione rischia di perdersi l’ani-
ma stessa della medicina, perché si confonde la cura della ma-
lattia con il prendersi cura del malato. Se qualcuno non ca—

pisse la differenza

è segno che il ri-

IL RAPPORTO schio si è già con—
cretizzato e che la
MEDICO-‘PAZIENTE tecnologia stessa
NON E SOLO sta diventando una

m l tti .
UNA QUESTIONE DI oî‘tîetîtto
ETICA PROFESSIONALE dobbiamo dimen-
ticare che la tec-
IPPOCRATICA, nologia a volte ci
MA È UNA porta su false piste
e che è necessario
COLLABORAZIONE essere pronti a
AI FINI DELLA CURA una lnterpretaZlO'

ne dei dati a con—
fronto con una vi—
sione integrale
della persona. Questa visione si appoggia sulla formazio-
ne del medico che allarghi i suoi confini culturali oltre il
sapere strettamente scientifico: non per niente si dice che
la medicina è un’arte e non una scienza esatta.

I futuri operatori sanitari, anzitutto i medici, per operare cor-
rettamente nei loro rapporti professionali con gli assistiti, do-
vranno avere una preparazione etica, psicologica ed antro-
pologica, che tenga conto anche delle loro capacità di ap-
proccio; chi non avesse tali capacità o non riuscisse ad ac—
quisirle dovrebbe indirizzarsi verso scelte alternative, pur re—
stando nell’ambito della medicina; le strade aperte sono mol—
teplici, dalla ricerca biologica all’attività laboratoristica e al-
l’ampia gamma delle tecniche strumentali.

L’importanza della modalità di incontro ai fini della cura
è ribadita dalla ricerca di una nuova disciplina, la psico-
neuro-endocrino—immunologia, i cui dati dimostrano che
vari sistemi del nostro organismo si attivano in rapporto
al tipo di approccio tra il terapeuta e il paziente.

n.0.


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