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Numero 2 del 1944

Le donne nella rinascita del paese


Foto: Le donne nella rinascita del paese
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Testi pagina 2

.\'()l DONNE

RESISTENZA AL NAZI-VFASCISMO

La mntlit ti un martire dalla l?SSE lrtleaîint si ritultt alla tllllllll‘. italiani

La sera (lel 23 marzo ’44. in via Ra—
sella a Roma, un grnpno di patrioti at-
tat'cav.‘ una colonna d| H'tlcstlll, ucci-
dcndonx. 32.

ESaspet-ati nella loro impotenza di soi—
focare l'eroica reSIstenza dei Romani, clte
dimostravano con questo nuovo episodio
di sapere attaccare il nemico nel cuore
stesso della città, i nazisri il giorno dopo
trucidarono trecentoventi italiani.
Dieci italiani innocenti per ogni tedesco
caduto.

Dalle carceri di Regina Coeli, dove
erano raccoli centinaia di prigionieri po-
litici, furono prese le trecentoventi vit—
time; ?trono prese senza alcun criterio
di scelta, così alla rinlusa, combattenti
antifascisti, uomini di azione e uomini
di pensiero, giovani sottrattisi al servi-



zio militare -' alcuni ancora ragaz
ebrei, prigionieri in attesa di processo.
altri persino già assolti.
lgnari di tutto. furono caricati Su dei
camion, portati sulla via Ardeatina fuori
della città e spinti a forza in certe cave
abbandonate dove già erano piazzate le
mitragliatrici.

Per tutta la notte durò la strage. Sui
cumuli di cadaveri fu poi fatta crollare
. con l'esplosione di mine la volta della

cava.
La ferocia nazista raggiungeva così le

forme più disumane: i nomi degli uc-
cisi non furono nemmeno resi noti e le
famiglie rimasero per mesi nell’incer-
tezza angosciosa.

Solo oggi per volontà del Governo
Italiano, i corpi martoriati vengono e-
sumati e, pietosamente composti, posso-
no ?nalmente essere identi?cati.

Le famiglie dei martiri conoscono ora
la loro tragedia: esse, nel loro dolore trag—
gono ispirazione per chiamare gli Italiani
a continuare l’opera di coloro — che sim-
bolo di tutta l’ltalialpolitica ed apolica)—
sono caduti nella lotta.

E alla loro voce si aggiunge anche
quella di tanti altri Italiani; come a
Roma infatti altre barbare stragi i na-
zisti hanno compiuto nella loro ritirata
attraverso ie campagne e le città mar-
toriate. A Chiusi. a Civile la della Chia-

na, a 5t .1 nel Cosentino, tante \':llime



innocenti sono ancora cadute.

Qui parla una donna di Roma, mo-
glie e sorella di martiri: essa parla alle
(lonne romane, ma le (lonne (li tutta Ita—

lia fanno loro il suo gritlo.
Roma, 28 luglio 1944

Alle donne romane,
Niai ebbi a piangere e dolorare come
in questo periodo, mai fui più ?era del

mio dolore.
Ho due martiri nelle Fosse Ardea—

tine, marito e fratello, creature elette
che operarono con fede ed ardore per il



della nazione, tutta oppressa dallo schia-
vismo nazi - fascista, per la libertà delle
itlee; ed l‘.0 due bambini da educarc nel
culto dei martiri.

Donne di Roma, orgogliose e ?ere di
appartenere a questa grande città, siateci
vicine sempre col vostro entusiasmo, con
la vostra spontanea sincerità, col vostro
amore per le cause sante e late che il
sacri?cio dei nostri martiri non sia vano.

Essi che tutto hanno soderto in quella
grotta del dolore, che tutto hanno dato
per la resurrezione delle nostre idealità,



oppressi ma non domi, vi guideranno
daql'Alto, v'indicheranno con amore la
via giusta da seguire, la via dell'ugua-
glianza e della libertà, la via da loro
tracciata ma che non potranno più per-
:orrere perché la ferocia degli oppressori
li su‘oncò in pieno vigore di vita e di
azione.

Noi e voi insieme percorreremo questa
via, dandoci la mano, serene e tranquille,
e su quella via porteremoi nostri ?gli
perché apprezzino e segnano l'esempio
rlei martiri del nuovo Risorgimento lta-
liano.

Solo così e solo per questo posso vi-
vere ancora con tutta l'ambascia che
strugge il mio cuore ed il mio corpo;
solo così e solo per questo tutte le mam-
me, le spose, i ?gli dei martiri superano
la grande prova.

ELvtRA SENES! ved. Giacchini



FEROCIA

La ferocia nazista ha commesso un
altro nuovo, atroce delitto. Prima di ri-
tirarsi dal villaggio di Stia, per rappre—
saglia per il contributo dato da questo
villaggio alla guerra partigiana,i tede-
schi hanno fucilato cento osraggi tra i
quali cinquanta donne. Una vecchia di
84 anni e 22 giovani di meno di venti
anni caddero falciate dal piombo na-
zista.

A Morgnano per coprire la loro ri-
tirata i tedeschi minacciavano di fuci.
lare altri 150 ostaggi, la maggior parte
bambini. Ma la decisione, l’audacia, la
capacità dei nostri partigiani riuscì a sal-
vare gli osraggi ed a infliggere gravi
perdite al nemico.

N- lla loro rabbia bestiale, i nazi-fa-

NAZISTA

scisti non rispettano nulla, nè icapelli
bianchi di una vecchia, nè l, innocenza
dei bambini. Noi donne chiediamo che
queste nuove vittime siano vendicate.
Non vogliamo nessuna pietà per questi
assassini, ne per i loro complici e servi.
Sappiano coloro i quali si prestano a
servire gli uccisori di donne e bambini,
che tutte le donne d'Italia chiedono per
loro le pene più severe, adeguate all'or-
rore dei loro delitti.

Noi vogliamo una Italia nuova libe-
rata da ogni residuo di quel regime san-
guinario che ha messo a fuoco e a sangue
il nosrro paese e per costruirla reclamia-
mo che ogni colpevole venga punito senza
pietà come non ebbero pietà delle nostre
mamme e dei nostri bambini.


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