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Numero 2 del 1944

Le donne nella rinascita del paese


Foto: Le donne nella rinascita del paese
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Testi pagina 13

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M Norma MdWMMÎM

Che cosa vogliamo?

Il consenso generale ottenuto dalla no-
stra Rivista, voce spontanea delle donne
italiane che possono ?nalmente usufrui-
re della libertà di stampa dopo più di
venti anni di silenzio forzato, di oppres—
sione e di ignoranza di tutto ciò che
rappresenta il vero interesse nazionale
e il progresso sociale, cidimosrra come
sia giusta la sua impostazione. Creiamo
quindi attorno ad essa un grande movi-
mento diunione di tutte le donneitaliane,
qualunque sia il posto di lavoro. nella fab—
brica o nella casa, nell’uf?cio, nei campi
o nella scuola; qualunque siano le opi—
nioni politiche o religiose. Noi vogliamo
unirci per difendere i nOStri interessi,
per aiutarci scamhievolmente eporgere
la nosrra solidarietà alle donne più col—
pite dalla guerra e dalla miseria.

Impariamo a conoscere l' importanza
che ebbe l'azione delle donne nella lotta
contro il fascismo e contro l'invasore
tedesco e noi, che abbiamo conquistato
la libertà proponiamoci di dedicare tutte
le nostre capacità, tutte le nosrre forze,
di fare tutti i sacri?ci necessari per li-
berare al più presto l'Italia dai tedeschi
e per epurarla dal fascismo. Noi voglia-
mo far risorgere la nosrra economia, per
procurare alle famiglie italiane nel più
breve tempo possibile, una vita laboriosa
e felice.

Difendiamo i nostri interessi di lavo-
ratrici e di massaie, combattendo i prin-
cipi e la mentalità fascista che vorreb—
bero escludere la donna dal diritto al
lavoro e fanno si che il lavoro eseguito
da mani e menti femminili non venga
retribuito allo stesso modo di quello e»
seguito da uomini.

Su queste colonne tutte potremo e»
sporre liberamentei sentimenti di madri,
di spose, di italiane, rispettando le idee
politiche o religiose di ognuna (solo le
idee e i concetti fascisri saranno combat-
tuti e messi all'indice), nell’intento unico
di elevare il nostro livello culturale, so-
t-iale e politico, di aumentare le nostre
conoscenze, perché una prospettiva più
vasta del progresso umano abbia le suc
bene?che conseguenze nella nostra vita
di lavoratrici, nella famiglia e nella na-
zione.

La donna italiana è sempre Stata
madre amorevole, donna di casa saggia,
laboriosa, modesta, sposa pronta sempre
ad ogni sacri?cio. Ma oggi, dopo l'espe-
rienza dolorosa di venti anni, le donne
si accorgono che queste doti non sono
più suiîicienti. Il fascismo tradì tutti i
sentimenti della donna, anche quelli più
sacri. Incoraggiò la maternità, per getta-

re poi le nostre creature nei tormenti e
nel macello di una guerra anti-nazionale;
sfruttò la nostra ingenuità politica, la
nostra buona fede, i nostri sentimenti
nazionali. per rubarci tutto: dalla fede
matrimoniale, l'oggetto più caro a tutte
le donne, alle casseruole di rame, fino
alla lana delle nostre materasse; ci cullò
con le promesse di una casa decorosa,
esaltò le gioie del focolare domestico,
mentre preparava una guerra maledetta
che doveva disrruggere anche la nostra
casa, e che ci obbligo ad assumere tutto
il peso, tutte le responsabilità materiali
e morali della famiglia rimasta priva di
ogni sostegno.

Dopo un'esperienza così dolorosa noi
donne italiane vogliamo sì rimanere del—
le madri, delle spose, delle donne esem-
plari, ma insieme a questo vogliamo
comprendere la vita politica, vogliamo
poter manifestare, con conoscenza di
causa, la nostra opinione sui grandi pro-
blerni che decidono della sorte del popolo
e della patria, noi che del popolo siamo
la metà.

Noi chiediamo al nostro—governo, che
rappresenta oggi tutto il popolo italiano,
di fare giustizia nei nostri confronti, ac-
cordandoci tutti quei diritti civili, umani
e sociali che noi donne, tutte unite e
concordi, rivendichiamo.

Solo unite noi riusciremo araggiun-
gere il nostro scopo. Realizzare querm
unione è il compito principale che la
nostra rivista si propone.

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VITA

Da Roma quartiere Monteverde

Nella scuola Francesco Crispi è starti aperta
su iniziativa delle donne del circolo femminile
una scuola di taglio. Essa è dedicata a tutte le
giovani che vogliono imparare un mestiere ed
anche alle mamme che oggi di fronte alle didi-
coltà della Vlla attuale debbono sapere fare da



loro e rivestire con i vecchi loro ab bambini.

n. Roma quartiere Tiburtino Iu

Anche a Tiburtino III è stato aperta una scuola
di cucito ed invitiamo tutte le giovani a frequen-
rarlai Oltre ad imparare un mesncre esse tro-
ventina tra le ragazze del Circolo un ambiente
sano ed una accoglienza fraterna.

Dn Roma quartiere Testnccio, Aventino,

San thn

ll circolo giovanile è stato inaugurato e già
le giovani sono al lavoro. La racrolta dei libri
e stata iniziai-i per costituire una bitume“. E
già st pensa a formare una ?lodrammotica. Senza
dubbio tuttc le inainnic permetteranno alle loro
ragazze ai frequentare .1 Circolo ed ii numero
delle iscritte aumenterà rapidamente

Dn Scafati (pruv. di Salerno)

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DEI. MOVIMENTO

per i bambini‘ L' inaugurazione avri luogo tra
breve e vi parteciperanno tutte le autorità del
paese. Le mamme che potranno portare i loro
bambini, saperli vicini, ben custoditi delle donne
che si prestano con tanta buona volontà, vedranno
finalmente ?nita quell'ansia che le stringeva ogni
giorno pensando ai pericoli che minacciavano i
piccoli senza custodia.

Da Napoli, sezione Chi-in

All' occhiello di molti intervenuti, si vedeva
alla manifestazione del 30 luglio delle graziose,
piccole coccarde tricolori. Erano le donne del
gruppo femminile che le avevano preparate per

festeggiare anch'esse lo caduta del fascismo. Esse
vendendo queste coccarde volevano mostrare lo

loro solidarietà per coloro i quali sono oggi il
nostro orgoglio. sono i più audaci combattenti
contro II fascismo, per i nostri partigianiL'iin-
porto della vendita, aggiunto a quello di una festa
cheil gruppo femminile organizzò per l'aiuto ai
patrioti, è stato versato al Comitato Nazionale
I’ro-Patrioti, il quale rivolse un elogio alle donne

di Clinici.
Do Cnrdito (prov. di Napoli)

Con ogni mezzo, con tante cute le donne fanno
5:1"er ai "Ostri soldati che tutto la popo-
Iauouc è pronti hll aiutarli, a sorreggerli, a con-
i'orrrrir Essi sono la mi speranza detti nostra
rinascita; le donne lo hanno sentito e con tutte
le loro forze li aiutano. A Cardito dove crono
giunti numerosissimi soldati dalla Sardegna, stan—
chi, sporchi, ammalati e senza soItIi, le donne del
”mio femminile organizzarono l'iiuio ai soldati.
Lii roba fu presa, lavata c rammeudata con tanl?
cura che uioltc donne si unirono a quelle del
r-irtulu per aiutarla, E per i nostri soldati non
oiaiicarono neppure le sigarette e la frutta che
la donne del paesi: si incaricarono di raccoglierlc.
li comandante del rampo ti nome deisuoi sol-


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