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Numero 2 del 2015

Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia


Foto: Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia
PAGINA 30

Testi pagina 30

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Rebibbia
Train laboratory
(roma, 21 dicembre 2014, ore 21,50)
A ‘noi donne’
… per fatalità abbiamo preso lo stesso treno.
Come spesso accade in un viaggio conosci
qualcuna con la quale ti ritrovi a parlare di te, della
tua vita: confi denze mai fatte prima!
Ascoltare e dare consigli senza secondi fi ni, far
cadere fi no all’ultima barriera che si ha perché
tanto sai bene che quella sconosciuta non potrà
nuocerti, non potrà mai usare le tue confi denze
per vili ritorsioni.
Un’altra fermata è arrivata; non è il Freccia Rossa,
è il “Rebibbia train laboratory”.
Le sconosciute (perché in questo viaggio
ho avuto modo di confrontarmi con più di
una “sconosciuta”: “compagna di viaggio”,
“confi dente”, “psicologa”, “amiche”) stanno per
terminare il loro viaggio, mancano poche ore. Al
momento che scenderanno alla loro fermata sono
diventate Amiche; abbiamo riso, abbiamo pianto,
ci siamo rapportate coi nostri bagagli di vita che
seppur in contesti di vita diversi sono similari ai
nostri in quanto “noi donne”.
Non c’è stata nessuna competitività tra noi che
al momento rimaniamo su questo treno che ora,
al momento del vostro saluto, riprenderà il suo
cammino più lentamente.
Brave nel saper cogliere l’Io di ognuna di noi:
Loredana, Franca, Sylvie, Laura, Assunta e Lucia,
Cinzia e, ultimamente, Elena, una ragazza in
gamba che stimo molto e sono certa che avrebbe
arricchito ancor più il nostro gruppo; e poi io, la
polemica per eccellenza a sentir loro. Inizialmente
molto titubante, io che chiedevo a me stessa ‘ma
queste donne cosa vogliono da noi?’, io intimorita
al punto di aver pensato di lasciar perdere tutto
perché mi sembrava un viaggio di psicoterapia
drammatica dove ognuna esponeva alla quinta
potenza tutto il dolore che aveva dentro. Io che
volevo fuggire via ma, testarda come sono, ho
voluto vedere fi no a che punto si arrivava…
Ne sono consapevolmente felice.
Complimenti a ‘noi donne’in quanto tutte - dalla
prima all’ultima - siete riuscite a sciogliere il
ghiaccio dentro di me facendo scorrere un ruscello
limpido: Barbara.
È arrivata la fi ne della vostra corsa su questo treno
speciale chiamato ‘Rebibbia train laboratory’.
Scenderete coi bagagli pieni di noi donne del treno
che spero non sia troppo pesante da trainare.
Noi tra un po’ di tempo saremo come delle
meteore che hanno attraversato un attimo le vostre
vite, ma una grande speranza è che ricordiate
quell’attimo di luce che ci siamo donate.
Le vostre lettrici vi leggono, sì, ma non hanno preso
il treno che ci ha dato modo di conoscerci, di
ridere, di piangere, di rapportarci, di guardare una
dentro agli occhi dell’altra. E penso di poterlo dire
a nome di tutte che Noi donne avremo molto da far
apprendere ad altri.
Con stima, affetto, simpatia e tanta, tanta dolcezza;
con la speranza che presto potremo prendere al
volo un altro treno insieme. Vi abbraccio con tutto
il cuore.
auguri per un Buon natale e felice 2015
Barbara
Padre
Padre
ascolta il mio richiamo,
porgi l’orecchio al mio lamento.
Perché debbo vivere in questa
“prigione”,
perché debbo vivere in un mondo che
non amo e
non mi ama.
Oh perché mai…?
Mi sento sola tanto sola qui.
Padre dove siete?
amiche dove siete?
Non verrete mai a liberarmi.
Ascoltate questo grido
che parte dal mio cuore
venite ad aiutarmi…venite a liberarmi.
Solo a voi ho chiesto aiuto
Venite a liberarmi…
Barbara
Poesia pubblicata in
frustando l’acqua non si arresta il fi ume
scritti e opere da rebibbia femminile
a cura di Patrizia Lanzalaco e Fabiana Bianchi
Mincione Edizioni, dicembre 2014
INSER_Rebibbia_21.28_5.indd 28 14/01/15 21.09


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