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Numero 3 del 2015

8 Marzo al tempo delle crisi


Foto: 8 Marzo al tempo delle crisi
PAGINA 40

Testi pagina 40

38 Marzo 2015
L’
uccisione di donne di tutte le età e di tutti i ceti so-
ciali è un fenomeno affatto marginale, che impegna
analisi e riflessioni da parte delle associazioni fem-
ministe che si interrogano su quali risposte devo-
no essere date al temibile fenomeno sia a livello sociale che
politico.
La costruzione di politiche adeguate ad arginare l’onda miso-
gina cavalcata dal femminicidio si prospetta come strumento
a lunga scadenza, e da qui la necessità di azioni importanti
che confermino qui ed ora il portato della cultura di genere e
respingano con fermezza le istanze patriarcali e discrimina-
torie produttive di diseguaglianza tra i sessi e, in definitiva,
responsabili anche del fenomeno della violenza e della nega-
zione dei diritti di cittadinanza alle donne.
Una di queste azioni importanti, a Bologna, l’ha messa in
campo l’UDI con il Gruppo Giustizia UDI Bologna al fine di
sostenere la cultura di genere e l’affermazione di tutti i diritti di
cittadinanza delle donne nel processo a Giulio Caria, respon-
sabile dell’efferata uccisione e del successivo occultamento
del cadavere in un freezer della convivente Silvia Caramaz-
za, dopo averla sottoposta per anni a vere e proprie azioni di
stalking, reato altresì contestato nel capo d’imputazione in-
sieme all’omicidio e all’aggravante di aver agito con crudeltà.
In vista del processo iniziato il 9 giugno 2014, un mese prima
(5 maggio 2014) l’assemblea UDI ha deliberato la costituzio-
ne di parte civile nel processo contro l’imputato di femminici-
dio ed ha disposto a tale fine una saliente modifica del proprio
statuto.
In data 5.6.2014 il GUP del Tribunale di Bologna, sulla base
della previsione statutaria dell’art.4 lett. 2 f) e sulla base di
concrete azioni politiche di radicamento territoriale dell’asso-
ciazione, ha ammesso la costituzione di parte civile dell’UDI
di Bologna riconoscendola portatrice di un diritto soggettivo e
di aver patito un danno diretto ed immediato dal femminicidio
di Silvia Caramazza.
Molto importante è sottolineare che la legittimazione attiva a
costituirsi parte civile nel processo per femminicidio è stata
riconosciuta dal GUP del Tribunale all’UDI di Bologna grazie
alla pratica politica dell’associazione, documentata agli atti
del processo al momento della costituzione di parte civile,
forte di parecchi decenni di presenza sul territorio contro le
discriminazioni e contro la violenza di genere, che si è con-
solidata tra partecipazione pubblica al lavoro sinergico con
istituzioni cittadine e con le altre associazioni femministe, e
con la gestione su tutto il territorio metropolitano di sportelli
di accoglienza, assistenza legale-informativa e messa in rete
con agenzie e servizi sociali locali, un lavoro fatto di impegno
politico e risorse proprie. L’effettività dell’ impegno sostanziale
e del lavoro svolto in favore di una moltitudine di donne ha
qualificato la soggettività politica di UDI di Bologna, concre-
tizzandolo in una determinata realtà storico-geografica, po-
nendo come scopo principale del sodalizio dell’associazione
Udi di Bologna sia nello statuto che nella pratica politica il
contrasto alla violenza di genere e al femminicidio. Nel pro-
di Rossella Mariuz*
La costituzione di parte civiLe deLL’udi di BoLogna neL processo penaLe
per iL femminicidio di siLvia caramazza: un Lungo percorso di femminismo
FEMMINICIDI
ORA PROTAGONISTE
NEI TRIBUNALI
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