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Numero 3 del 2015

8 Marzo al tempo delle crisi


Foto: 8 Marzo al tempo delle crisi
PAGINA 11

Testi pagina 11

9Marzo 2015
Il fi lo verde
di Barbara Bruni
EDUCAZIONE AMBIENTALE & SCUOLA
L’educazione ambientale diventerà una materia
obbligatoria, dalla materna sino alla secondaria
superiore. È una “mini rivoluzione” che porterà tra i
banchi di scuola, già dal prossimo anno, temi come
il riciclo dei rifi uti e la tutela del mare e del territorio.
Si parlerà, dunque, di biodiversità e alimentazione
sostenibile durante l’insegnamento di geografi a, scienza
e arte, in attesa di imporsi con un’ora strutturale.
FRANE E INONDAZIONI
Secondo l’ultimo rapporto del CNR, nel 2014 in Italia
si sono registrati 33 i morti e 46 feriti a causa delle
frane e delle inondazioni. Inoltre, circa 10mila persone
hanno dovuto abbandonare temporaneamente le loro
case. Le regioni più colpite sono state la Liguria, il
Piemonte e la Lombardia, seguite da Emilia-Romagna
e Toscana. I comuni con il maggior numero di
vittime sono stati Genova e Refrontolo (TV). Ottobre e
novembre sono stati i mesi peggiori.
TRAFFICO ILLEGALE DI SPECIE PROTETTE
ll traffi co illegale di specie animali e vegetali protette, o
in via di estinzione, vale oltre 23 miliardi di dollari e si
posiziona al quarto posto dopo quelli di droga, armi ed
esseri umani. Il Cites, del Corpo Forestale dello Stato,
stima che venga consumata una violazione ambientale
ogni 43 minuti. I reati contro animali e fauna selvatica
rappresentano il 22% del totale e, solo nel 2014, si sono
registrati in Italia 174 reati, comunque in calo rispetto
ai 269 del 2013. Con circa 23mila interventi ciascuna,
Lombardia e Toscana si attestano come le regioni più
controllate nel Belpaese. In particolare, sono stati posti
sotto sequestro 389 animali vivi, 963 animali morti o
parti di animali - trofei di caccia e animali imbalsamati
-, circa 500 kg di anguille vive e 10 kg di coralli.
L’EREDITÀ DI FUKUSHIMA
La pesante eredità di Fukushima sul regno animale
e vegetale inizia a dare i primi segnali. Secondo
una serie di studi pubblicati sul Journal of Heredity,
l’esposizione alle radiazioni derivate dal disastro
nipponico del 2011 ha già fatto registrare farfalle
malate e malformate, rondini con piume aberranti,
nonché piante e scimmie con difetti genetici. In
particolare, da un esperimento rivolto alle farfalle
sembra che siano nati esemplari malati da larve sane
fatte schiudere su foglie raccolte nei siti contaminati.
Anche da semi di riso sani piantati in queste zone si
sono sviluppate piantine con seri danni genetici.
GANGE PULITO
Dopo tanti fallimenti e promesse mancate, l’India
rilancia il progetto di risanamento del Gange, il fi ume
sacro per milioni di induisti ma con un tasso di
inquinamento record a causa degli scarichi fognari e
industriali, oltre che delle cremazioni che avvengono
senza sosta sulle sue sponde. Il governo del premier
Narendra Modi ha garantito di ripulire le acque del
fi ume entro il 2018, prima delle prossime elezioni.
gruppo. E tutto ciò av-
viene all’interno della
famiglia, dove l’ap-
partenenza domina
sull’individuo, dove i
costi individuali van-
no a premiare l’identità
familiare. Dove l’individuo
scompare dentro il gruppo.
Dove i piedi belli, qualunque
sia la loro forma, servono a tutelare
l’identità del gruppo, che è composto
solo da individui conformi. Ovunque
si interviene sul corpo, femminile ma
anche maschile. Piercing, tatuaggi,
mutilazioni genitali, circoncisio-
ne, chirurgia estetica, liposuzione,
lifting, sono tutte azioni tese a mo-
difi care i corpi in direzione di un
modello ideale che esprima un’ap-
partenenza. Ogni epoca ha i suoi
valori. Forse però non è il caso di
accettare un eccessivo relativismo:
quando i valori annientano il be-
nessere dell’individuo è il momento
di cambiarli. Intervenire è difficile,
e soprattutto comprendere dove si
può intervenire. Anche nel caso del-
le mutilazioni genitali il gruppo si fa
portavoce di ideali estetici che ven-
gono condivisi ed è diffi cile far ac-
cettare alle madri la forma naturale
dei genitali, considerata brutta, per
garantirsi una miglior salute. Il corpo
dell’individuo deve acquistare valore
nei confronti dell’identità colletti-
va per potersi permettere di subire
solo manipolazioni che ne migliori-
no il benessere. La stessa chirurgia
estetica sottostà ad una discrepanza
di valore tra individuo e gruppo: chi
si sottopone a dolorosi interventi, a
volte rischiosi e raramente utili, su-
bordina il suo benessere allo strapo-
tere dell’immagine. Certe pratiche
hanno un impatto pesante, quelle
tradizionali tese a consolidare il ruo-
lo subordinato dell’individuo nella
comunità sono spesso invalidanti: i
piedi fasciati miravano a ridurre la ca-
pacità di movimento e di autonomia
delle donne; le mutila-
zioni genitali vogliono
attuare un controllo
sulla fertilità fem-
minile, anche attra-
verso la riduzione del
piacere. Queste prati-
che soddisfano una ne-
cessità primaria: garantire
l’appartenenza. Il problema
vive una forte recrudescenza nelle
situazioni di immigrazione: di fronte
ad una percezione di forte estranei-
tà e a politiche ostili dei paesi ospi-
tanti diventa pressante la ricerca di
una identità forte. Solitamente le se-
conde generazioni, che sentono più
acuto il disagio di essere estranei al
luogo in cui vivono, ricercano la loro
identità attraverso le tradizioni degli
antenati. Per questo le pratiche di
mutilazione del corpo costituiscono
un problema non trascurabile anche
nei contesti occidentali. Più l’iden-
tità dell’immigrato è minacciata, più
forte sarà il richiamo delle pratiche
tradizionali. Le politiche miranti a ri-
durre questi fenomeni devono tene-
re presente questo effetto: le norme
che le vietano sono inefficaci quando
rinforzano il sentimento di estraneità.
Una politica di accoglienza che miri
a riconoscere il valore degli individui
attenua il richiamo delle tradizioni
ataviche, facilitando la costruzione di
una identità nuova, possibilmente ra-
dicata nel luogo di vita, che protegga
i corpi da mutilazioni fatte per raffor-
zare vecchie identità. ?
PIERCING, TATUAGGI,
MUTILAZIONI GENITALI,
CIRCONCISIONE,
CHIRURGIA ESTETICA,
LIPOSUZIONE, LIFTING
SACRIFICANO I CORPI
SULL’ALTARE
DELL’APPARTENENZA
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