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Numero 2 del 2015

Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia


Foto: Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia
PAGINA 39

Testi pagina 39

37Febbraio 2015
Quale ruolo gioca oppure potrebbe giocare l’ammini-
strazione comunale nella valorizzazione del museo qua-
le patrimonio della città e strumento di crescita per il
territorio? È possibile conciliare programma scolastico e
rapporto con l’esterno?
Per quanto riguarda l’attuale amministrazione comunale, cre-
do che ci darà più spazio e comunque sa che nella nostra
scuola ci sono opere importanti. Il passo successivo sarà
quello di aprire la scuola anche nei giorni prefestivi o festivi
oltre a farlo divenire sede di attività artistiche per bambini e
genitori. Vivere l’arte anche fuori dalla mia scuola mi ha porta-
to ad avere conoscenze fra gli artisti che spesso coinvolgo nei
miei percorsi. L’ultima mostra “Le città invisibili” realizzata e
da bambini e ragazzi di San Pietroburgo e presentata dai loro
docenti è stato un vero successo. Sono arrivati al Museo artisti
russi e uno di loro ha lasciato un disegno sul muro. Questa
mostra è nata dalla collaborazione con l’associazione cultu-
rale Italia-Russia. Quando arriva allo Splash un nuovo artista,
con lui si progettano anche i momenti d’incontro con i bambini
perché devono essere parte attiva di ciò che si farà. In questo
modo non solo vedono nascere un’opera ma vi partecipano,
diventano attori di un percorso. Il rapporto con l’esterno per
ora è saltuario, perché non vi sono i mezzi economici per
aprirlo anche nei giorni non scolastici.
Perché consigliare la visita allo Splash e quali sono i suoi
punti di forza e di debolezza?
Lo Splash resta unico nel suo genere, è un museo d’arte con-
temporanea in cui vi sono opere realizzate solo d’artista, ope-
re contaminate o corali, bambini e artisti insieme, e opere solo
di bambini. Per ora i nostri laboratori sono rivolti solo alle altre
scuole dell’istituto comprensivo, per il solito motivo … e an-
che perché non esiste una vera apertura all’arte intesa come
percorso formativo della persona. Più si educa all’arte più si
diviene cittadini consapevoli e rispettosi del nostro patrimo-
nio artistico. Lo Splash inoltre partecipa a concorsi esterni; il
prossimo con l’estero sarà con la città di San Pietroburgo alla
partecipazione di un loro festival d’arte infantile. La forza del
nostro museo sta nell’idea di educazione all’arte dentro l’arte,
cioè vivendola ogni giorno anche in maniera inconsapevole.
Il punti deboli sono la mancata istituzionalizzazione da parte
del comune per farlo divenire uno spazio museale più fruibile
alla cittadinanza. Ma nulla è semplice e l’Italia, pur essendo
una patria dell’arte, ancora rifiuta un concetto d’arte infantile.
Nel 2005 sono stata invitata dall’Istituto di Cultura italiana di
Belgrado per tenere un discorso sull’arte infantile, alla ceri-
monia di chiusura della biennale d’arte infantile. Avrei voluto
portare anche qui una nostra biennale, ho fatto il progetto …
ma dopo 10 anni ancora nulla si è concretizzato. Questa è la
nostra debolezza...! b
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