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Numero 6 del 2014

Cultura e futuro, Addio


Foto: Cultura e futuro, Addio
PAGINA 20

Testi pagina 20

18 Giugno 2014
SALONICCO,
FINE CORSA
di Maria Fabbricatore
Con LA ChIUSUrA DeLL’ISTITUTo
ITALIAno DI CULTUrA DI SALonICCo
fInISCe LA STorIA DI UnA PreSenzA
forTe e SIgnIfICATIvA Per TUTTI
gLI SCAmbI TrA TrA ITALIA e greCIA
L’Istituto Italiano di Cultura di Salonicco è stato chiu-so dopo 51 anni lo scorso febbraio. Era un’impor-tante roccaforte culturale non solo per la Grecia e
per la stessa città, ma soprattutto per la presenza culturale
italiana nel mondo. La tradizione delle scuole italiane a Sa-
lonicco risale alla fine del XIX secolo, e ha dato nel tempo
un contributo enorme che ha consentito di veicolare e in-
trecciare le culture dei due Paesi, che corrispondono alla
cultura del mondo intero. Un patrimonio che oggi viene sa-
crificato dalla crisi con i tagli di bilancio decisi dal governo
italiano e da anni di mancata programmazione.
Ultima istituzione in ordine di tempo di una prestigiosa tra-
dizione di scuole italiane attive nella città portuale ellenica
già alla fine del XIX secolo, appunto, e - come evidenzia la
stampa ateniese - “è stato sacrificato sull’altare della crisi
economica che affligge anche il Paese vicino”. Commen-
tando la chiusura, il sindaco di Salonicco, Yiannis Boutaris,
l’ha definita “una grave perdita” per la città.
Per mezzo secolo l’Istituto è stato un punto di riferimento
per la folta comunità italiana di Salonicco e per migliaia di
studenti ha rappresentato una sorta di passaporto privile-
giato per andare a continuare gli studi in Italia.
Nel 2000 era già stato chiuso il Consolato Generale a Sa-
lonicco e la numerosa comunità italiana si è ritrovata ad
avere come punto di riferimento istituzionale l’Istituto di
Cultura, che si è confermata sede di confronto di realtà e
cultura, di valorizzazione, di scambi e di esperienze. Ora
che l’Istituto è stato chiuso e l’insegnamento della lingua
italiana nelle scuole greche è stato abolito dal governo elle-
nico nel quadro delle politiche di risparmio, di Italia rimarrà
ben poco, almeno in questa vasta parte di Grecia che va
dalla Macedonia, alla Tracia, alla Tessaglia.
Moltissime manifestazioni che si svolgevano durante l’anno
andranno perse: mostre, concerti, proiezioni, conferenze,
seminari di aggiornamento, attività didattiche e tutto ciò
che è, di fatto, Made in Italy.
Nonostante la crisi l’Italia, nella Grecia del nord, continua a
rimanere uno dei partner commerciali più importanti e que-
sto risultato lo si è potuto raggiungere e mantenere anche
grazie ai secolari rapporti culturali e di amicizia tra i due
paesi.
L’istituto di cultura dal 1963 è sempre stato all’avanguardia
nella tradizione culturale italiana non solo a Salonicco, ma
in tutta la Grecia del nord. La presenza italiana a Salonicco
è stata importante e ha influenzato in modo determinante
lo sviluppo culturale, economico e architettonico della città.
La sede dell’ex consolato italiano fino al 1978, ad esem-
pio, svolse un ruolo fondamentale negli anni ’42, ’43 per la
salvezza di centinaia di ebrei grazie all’opera dei consoli
italiani. E proprio l’Istituto ha mantenuto i rapporti promuo-
vendo scambi tra l’Italia e Grecia, in particolare con la co-
munità israelitica di Salonicco.
Di recente, poco prima della decisione del governo di chiu-
derlo, l’Istituto ha ospitato una cerimonia nel corso della
quale 157 diplomi di maturità di altrettanti studenti ebrei,
nati tra il 1912 e il 1928, conseguiti presso la Scuola Italia-
na di Salonicco e fortunosamente ritrovati negli scantinati
della scuola, sono stati consegnati ai titolari sopravvissuti
alla Shoah e ai loro familiari.
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