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Numero 6 del 2014

Cultura e futuro, Addio


Foto: Cultura e futuro, Addio
PAGINA 25

Testi pagina 25

23Giugno 2014
glia. Un elenco senza fine di piante di cui fanno parte 40
tipi di menta e quasi 50 tipi di salvia ed una vetrina spetta-
colare di tisane, miscele di spezie, condimenti, sacchetti
profumati magnificamente lavorati e confezionati che Mar-
tha ha portato come campioni porgendoli ai presenti insie-
me ad amiche, che come lei indossavano il loro costume
tradizionale. L’azienda di Manuela Pagani, Dogville, è sta-
ta recentemente ribattezzata con il nome L’Ortica perché
in questa pianta selvatica “ha rintracciato una sintesi delle
qualità della sua impresa”. Interessante come Manuela ha
raccontato come abbia ritenuto di poter applicare al mon-
do agricolo la sua professionalità d’ambientalista ed
esperta di animali (domestici, d’allevamento e selvatici)
così che l’azienda, ubicata a Castelvetro in Provincia di
Piacenza, tra l’Emilia e la Lombardia, è oggi “un laborato-
rio” che oltre a produrre ortaggi attua politiche d’impatto
ambientale di ottimo livello e propone un’offerta didattica
- scolastica e non solo - che punta a sviluppare responsa-
bilità individuali e collettive verso l’ambiente. Notevole infi-
ne l’impegno di alcune aziende dell’Appennino nell’affron-
tare in modo specifico il problema della predazione del
lupo. Dalla Pianura Padana si passa al Medio Campidano
in Sardegna dove, tra boschi di lecci e sughere, Monica
Saba nella sua azienda Gennè Sciria ha un gregge so-
prattutto di capre a cui si aggiungono oggi pecore nere di
razza arburese salvate dall’estinzione proprio da un pro-
getto di Monica. Oltre a produrre formaggi in un caseificio
aziendale, Monica si è specializzata nella lavorazione del-
la lana di pecore sarde che trasforma per “vestire “ i suoi
formaggi con modalità davvero originale oltre ad avere ri-
pristinato l’uso antico dell’argilla in sostituzione del frigori-
fero. La tradizione, come recupero rivisitato del passato e
come filo rosa di tutte le aziende premiate, la troviamo di
nuovo nell’azienda di Paola Maria Sfondrini, in provincia
di Lodi a Terranova dei Passerini. L’azienda, situata in
una cascina Lombarda a corte chiusa con fabbricati co-
struiti dalla fine 1700 all’inizio del 1800, è ad indirizzo ce-
realicolo zootecnico e l’allevamento è di razza Limousine.
Dato il notevole impegno come azienda didattica, sono
presenti in azienda anche varie altre tipologie di animali.
L’impegno didattico è considerato così importante che l’a-
zienda è riuscita ad aggregare e coordinare tutte le fattorie
didattiche provinciali producendo un opuscolo congiunto.
Un vero esempio di rete dove la competizione per il suc-
cesso prevede la sinergia e non la divisione delle imprese
in campo. Gli ultimi impegni su cui Paola Maria e famiglia
hanno posto grande entusiasmo riguarda lo sviluppo della
fattoria sociale, ovvero porte aperte alla disabilità con la-
voro e l’attività di pesca sportiva nel Laghetto delle Casci-
ne. Rimanendo in Val Padana conosciamo il “Fondo Pro-
gnoi” a Montorio in provincia di Verona di Laura Tinazzi.
La terra qui produce vigna, seminativi, un piccolo frutteto
dove “rinascono” alberi di antiche cultivar come i peri
“trentossi” e i pomi “dessi”. La caratteristica dell’impresa di
Laura risiede nell’essere la prima azienda agricola del ve-
ronese ad essere certificata Biodiversity Friend dall’ente
certificatore CSQA. In sintesi è proprio la difesa e sviluppo
della biodiversità il vanto aziendale. C’è poi una riflessione
interessante presentata dall’imprenditrice che riguarda l’e-
sigenza di tutte le aziende che come la sua sono ai margi-
ni dell’abitato cittadino, di vivere questa situazione come
una opportunità e non come elemento di disagio. Per finire,
lasciando alla curiosità di ciascuno la possibilità di saper-
ne di più su queste belle aziende (tutte rintracciabili via
web), l’augurio è che - al ritorno dal viaggio in Spagna,
dove andranno tutte insieme a conoscere esperienze agri-
cole locali, quale parte integrante del premio del Ministero
per lo scambio di buone prassi - queste imprenditrici ci ri-
portino un nuovo risultato: la costruzione di una rete d’ami-
cizia e conoscenza fra di loro che si trasformi in scambio di
competenze, informazioni e, perché no, anche di “viaggia-
tori” appassionati all’agricoltura e al territorio. b
SEMENTI
EVVIVA LA NON BREVETTABILITà
PAROLA DI VANDANA SHIVA

Peperoncino marchigiano, grano marzolino, orzo, rucola selvatica, insa-
lata primavera e peperoncino dall’Emilia Romagna; cipolla di Certaldo,
cece piccolo Pergentino e cece del Casentino, girasole e zucca gialla
dalla Toscana: sono i semi che le Donne in Campo della Cia-Confe-
derazione italiana agricoltori hanno portato a Firenze per lo scambio
simbolico con agricoltori e cittadini in occasione del ‘Festival dei semi
del Cibo e della Democrazia della Terra’, evento
internazionale svoltosi a fine aprile allo scopo di tu-
telare il libero scambio delle sementi tra gli agricoltori
e la loro non brevettabilità a tutela della biodiversità.
Il capoluogo toscano ha ospitato una delle tappe del-
la “Carovana dei semi”, evento ideato da Vandana
Shiva per una nuova economia e che ha coinvolto i
giovani con la firma della “Promessa” tra i bambini e
Vandana Shiva, insieme agli agricoltori custodi quale
gesto simbolico che ha voluto richiamare le più anti-
che tradizioni di condivisione dei saperi. Navdanya
International è impegnata da anni nella “Campa-
gna Globale per i semi della libertà”, a cui aderi-
sce Donne in Campo, per sensibilizzare l’opinione
pubblica e i governi sull’importanza di difendere le
sementi native, un bene pubblico e quindi libero da brevetti e da monopoli.
Promosso da Seed Freedom, Navdanya International, la Fierucola ha
avuto il Patrocinio della Regione Toscana e di Banca Popolare Etica e
ha coinvolto numerose associazioni e istituzioni che lavorano sui semi
e sul cibo. “Donne in Campo - ha affermato la vicepresidente nazionale
Maria Annunziata Bizzarri - vista l’importanza che le donne rivestono
nella cura e conservazione delle colture e delle tradizioni locali, è impe-
gnata da tempo nella difesa delle varietà vegetali e ha aderito a questa
iniziativa con la partecipazione di molte sue imprenditrici. La nostra asso-
ciazione, in linea con la risoluzione della deputata Susanna Cenni, ritiene
fondamentale mettere in atto tutte le iniziative utili ai fini di tutelare il libero
scambio delle sementi tra gli agricoltori e la loro non brevettabilità a tutela
della biodiversità”.


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