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Numero 2 del 2012

Lavorare per 5 euro l'ora


Foto: Lavorare per 5 euro l'ora
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Testi pagina 31

condo un rapporto redatto dal ministero del Lavoro, Af—
fari sociali e Famiglia. Mentre un uomo ha portato a casa
in media 928 euro il mese nel 2010, le donne hanno rice-
vuto in media uno stipendio di 705 euro. L’occupazione ha
proseguito a deteriorarsi nel 2010 sia per gli uomini che per
le donne, ma ha mietuto molte vittime soprattutto di ses-
so maschile: “Sotto vari aspetti, gli uomini si sono avvici—
nati alla già diיִîcile situazione vissuta dalle donne, riducendo
cosi le differenze di genere; ma ciò non è dovuto al mi-
glioramento della condizione femminile, bensì alla situazione
degli uomini che sta peggiorando” - si legge nel rapporto.
Il divario di retribuzione è evidente anche nelle pensioni,
dove i pensionati di sesso maschile ricevono un compenso
medio di 400 euro il mese, il 21% in più rispetto a quello
medio femminile - che è di 315 euro il mese. ll gap nelle pen-
sioni è cresciuto dal 16,8% del 2005 al 21% del 2010.



A peggiorare il quadro delineato sono i dati di un dossier
- stilato dal ministero del Lavoro e preliminare alla realiz-
zazione del piano d’azione nazionale 2009-2012 per la pre-
venzione e l’eliminazione della violenza contro le donne sui
luoghi di lavoro (giun-
to a metà anno 2011
all’Ufficio del governo
per essere esaminato
dal Consiglio dei mi-
. nistri) — che hanno ri—
levato come gli Ispet-
tori del lavoro, nel
2010, non abbiano
compiuto alcun monitoraggio in merito ai casi “in aumen-
to” di molestie sessuali a danno delle lavoratrici. Il piano
d’azione nazionale, che è diventato già operativo, dovreb—



La tendenza a considerare il lavoro femminile “addiziona-
le” (se non addirittura non necessario) si sta già profilan-
do all’orizzonte. In base ai dati statistici di profesiask (por-
tale slovacco dedicato al lavoro), le imprese slovacche stan—
no sempre in minor misura prendendo in considerazione
(per il 25%) il curriculum di una donna rispetto a quello
di un uomo quando sono in cerca di nuova forza—lavoro. Lu—
cia Burianova, portavoce e manager della società profesia
(proprietaria e amministratrice del portale profesiask), ha
recentemente testimoniato come le imprese cerchino so—
prattutto giovani maschi flessibili di età inferiore ai 30 anni
che siano disposti a sacrificare il loro tempo libero per il la-
voro: “Le donne sono interessanti solo fino all’età di 25 anni.
Dopo questa età, le loro possibilità sul mercato del lavoro
cominciano a ridursi. Le aziende si aspettano che deside-
rino mettere su famiglia e, dunque, privilegiano gli uomi—
ni. La Burianova ha concluso il suo discorso, affermando
che “Le donne ricevono una seconda possibilità intorno ai
40 anni. Le opportunità di carriera terminano praticamente
all’età di 50 anni, e questa volta sia per gli uomini che per
le donne”.

be porre un freno alle
discriminazioni di ge-
nere e ridurre il ripe-
tersi di episodi violenti
diretti alle donne nei
posti di lavoro. In esso
è anche previsto che
l’Ispettorato naziona-
le del lavoro (NIP) si
attivi più efficace—
mente perché sia dav-
vero applicata la legi-
slazione in materia di

a Sotto vari aspetti,
gli uomini si sono
avvicinati alla già
difficile situazione
vissuta dalle donne,
riducendo così le
differenze di genere;
ma ciò non è dovuto
al miglioramento
della condizione
femminile, bensì alla

situazione degli d' , _ _ . .

uomini che sta iscrimrnazmm sul
e ioran do luoghi dl lavoro.

P gg n Sul fronte della pre-

senza femminile nella
vita pubblica, pur avendo la Slovacchia un primo ministro
donna, il numero delle donne impegnate in politica è an-
cora molto basso. Questo è quanto riferisce la sociologa slo-
vacca Zora Butorova dell’Istituto per gli Affari Pubblici

noidonne I febbraio I 2012 Z9


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