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Numero 2 del 2012

Lavorare per 5 euro l'ora


Foto: Lavorare per 5 euro l'ora
PAGINA 25

Testi pagina 25

DELLE NOSTRE SOLITUDINI

di Tiziana Bartolini

uando ero giovane ho lottato per conquistar-
mi un'autonomia. È stata dura: la mia era una
famiglia patriarcale e avevo quattro fratelli.
Oggi a togliermi diritti è lo Stato, è lui il vero ne-
mico delle donne, e per questo sono molto arrabbiata". A 45 anni
di Catania, sposata e due figlie, fa i conti con una cri-
si che nel meridione è iniziata da anni. O forse che c'è da sem-
pre. “Sono stata collaboratrice scolastica per dieci anni, poi con
i tagli dell’allora ministra Gelmini sono state cacciate dalla
scuola 150mila persone, tra docenti e personale ATA. Non era mai
successo che la Pubblica Amministrazione licenziasse in questo
modo massiccio, eppure tutto è passato così, senza particolari rea-
zioni. Ho avuto accesso all'indennità di disoccupazione per sei mesi
e poi basta. Dal 2009 mi arrangio facendo vari lavoretti, ovvia-
mente in nero". Rosanna ha una lettura politica di quanto è av-
venuto. “Sono con-
vinta che quei tagli
alla scuola sono
stati il frutto di una
scelta precisa: col- ,
pire le donne, che , , ”
in prevalenza Iavo- ,
rano nella scuola.
Hanno pensato che
l'impatto di questo
licenziamento di
massa avrebbe y
creato meno riper-
cussioni sociali. In-
fatti così è stato,
anche se poi non è
che quelle donne
hanno potuto per-
mettersi di stare a
casa. Si può lavo-
rare per passione,
ma spesso si lavora
perché davvero se
ne ha bisogno, per
vivere dignitosa-
mente. Ma a quella ministra importava poco o nulla di quello che
migliaia di donne avrebbero subito, considerate alcune sue af-
fermazioni scandalose, ad esempio, sul diritto alla maternità. Ri-
cordo che lo definì un lusso". Oggi Rosanna per una paga di 4OO
euro mensili lavora sei giorni a settimana per sette ore al gior-
no. “Anche se sono pochi, con questi soldi ci pago le bollette".
Qual era la sua condizione nella scuola? “La mia paga era di 9OO
euro al mese e per fare la collaboratrice scolastica lasciai quel-


















lo che era il mio mestiere, la cuoca. Feci quella scelta per avere

qualche sicurezza: non c'erano mai stati licenziamenti dello Sta-
to. Dopo non era possibile ricominciare da lì, quindi

, La cosa assurda è che noi, come bidelle, nel-
la scuola facevamo tanti altri servizi, non solo le pulizie. Le don-
ne delle imprese che hanno gli appalti puliscono e basta, e con
questo non voglio certo colpevolizzarle, solo osservo che il sistema
e la scuola non ci hanno guadagnato". Ma sappiamo che c'è la

noidonne | febbraio | 2012 ,

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