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Numero 1 del 2012

Il meglio di noi


Foto: Il meglio di noi
PAGINA 48

Testi pagina 48

ATUTTO SCHERMO

EMIGRATE
IN GERMANIA
CON IRONIA

di Elisabetta Colla








DUE SORELLE DI ORIGINE TURCA,
YASEMIN E NESRIN SAMDERELI,
FIRMANO UNA SPUMEGGIANTE
COMMEDIA SUI TEMI
DELL'INTEGRAZIONE



onno, ma allora siamo turchi o tedeschi?”
In questa candida domanda posta dal più
piccolo discendente della famiglia Yilmaz,
emigrata dalla Turchia in Germania (Al—
manya, in turco) negli anni Sessanta e giun-
ta alla terza generazione, si riassumono tut-
tele contraddizioni, le speranze, le storie di vita dei tan—
ti turchi sbarcati nella Repubblica Federale Tedesca in cer-
ca di fortuna, ben rappresentate nella brillante comme—
dia dolce—amara Almanya: la mia famiglia va in Germa-
nia, esordio cinematografico delle due sorelle turche Ya-



semin (regista) e Nesrin (cosceneggiatrice) Samdereli, che
hanno voluto così fissare i loro ricordi di bambine nate
in Germania da famiglie di emigrati turchi. L’acquisto di
una vecchia casa in Anatolia da parte del nonno Huseyin

noidonne I gennaio I 2012







diventa l’occasione per un viaggio in Turchia,
oltre che nella memoria della famiglia: dal-
l’invidia del Natale, alla scoperta del cro-
cefisso, agli sforzi per l’integrazione ed agli
inevitabili pregiudizi culturali dei due
mondi, il tutto inframmezzato da filmati

camente perfette - dell’arrivo nel secon-
do dopoguerra di migliaia e migliaia di
lavoratori turchi (oltre che spagnoli, gre—
ci ed italiani) chiamati a lavorare come
operai nelle aziende tedesche. Cam-
pione d’incassi in Turchia, il film è stato ap—

plauditissimo al Festival di Berlino.

POGGIBONSI I DEDICATO A MARIA VACCARELLA

' Associazione Archivio UDI Provincia di Siena ha organizza-

L to a Poggibonsi (lo scorso 21 ottobre)“ convegno 'La crisi e
il peso delle donne nell'economia: Lavoro, Diritti, Condivisione,

Welfare', dedicato a Maria Vaccarella, emigrata negli anni '60 dalla Si-
cilia (nasce ad Alimena in provincia di Palermo) a Poggibonsi con la
sua famiglia. Farà l'operaia prima in una falegnameria e poi in un cal-
zaturificio. Fortemente legata alla sua terra e alla sua con-





A R C H I V1 dizione di proletaria, in fabbrica a Poggibonsi organiz-

0

I za la rappresentanza sindacale e si iscrive alla Cgil, al Pci

e poi all'UDI diventandone dirigente. Farà parte di quel-
7 iena . . .

le donne che, nell'UDI, ricercano II confronto con II fem-





minismo. Queste scelte sono una sua conquista. Non ha alle spalle una
tradizione di appartenenza politica. I| padre non è iscritto a nessun par-
tito, né dichiara le sue idee. Ha partecipato all'occupazione delle ter-
re, in Sicilia, negli anni '50 e fu denunciato, perciò sa che giù ‘non si
può essere comunisti'. Dirà alla figlia, quando saprà delle sue scelte
politiche: 'hai fatto bene se hai potuto farlo'. Maria è morta a cin-
quantadue anni di un male che ha combattuto con la stessa forza con
cui ha lottato per la sua e la dignità delle donne. I| convegno si è svol-
to nell'ambito della mostra itinerante “Le carte parlano" realizzata con
l'Associazione e con il patrocinio del Comune di Poggibonsi. Maria è
stata ricordata attraverso una lettura di brani, fatta da Anna Maestri-
ni, commentata da Tiziana Bruttini, tratti dall'intervista di Paola Cor-
so per il libro “Riprendiamoci la vita, storia del movimento femmini-
sta senese negli anni 70". Sono intervenuti Alessandra Pescarolo del-
l'IRPET della Toscana, la sindaca di Poggibonsi Lucia Coccheri, la pre-
sidente della Coop. Sociale Giocolenuvole Caterina Barbetti, Susan-
na Cenni, parlamentare, Claudio Guggiari, segretario provinciale del-
la CGIL, Simonetta Pellegrini, Assessora provinciale alla formazione
professionale e politiche attive del lavoro.

Mirella Mascellino


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