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Numero 3 del 2015

8 Marzo al tempo delle crisi


Foto: 8 Marzo al tempo delle crisi
PAGINA 44

Testi pagina 44

42 Marzo 2015
Mary Mirka Milo nasce a Roma
nel 1975. Si laurea presso
l’Università degli Studi RomaTre
in Storia e comunicazione.
Nel 2008 fonda la Light
History, azienda specializzata
nella produzione di documentari
storici per il mercato
italiano ed estero. Regista e
sceneggiatrice, ha realizzato
i documentari I nazisti a
Roma e Sachsenhausen.
Le due facce di un
campo, distribuiti dall’Istituto
Luce. 
P
ochi la conoscono, anche perché non tradotta in ita-
liano fino al 2011, anno in cui esce Un viavai di brumo-
se apparenze, raccolta curata e tradotta dal prepara-
tissimo saggista e traduttore Alessandro Amenta (le
traduzioni inglese e francese datano comunque tardi,
a partire dagli anni Novanta), ma la poetessa polacca Zuzan-
na Ginczanka (1917-1944), destinata a conquistare la fama ed
a morire tragicamente in soli 27 anni, può ben rappresentare il
simbolo di tutte le vite spezzate nel fiore degli anni dalle atrocità
del nazismo, delle dittature e dell’insensatezza della guerra. A
poche settimane dalla fine della guerra, Zuzanna viene cattura-
ta, torturata e fucilata. A ricordare e far rivivere la sua bellezza, il
suo talento e le sue opere, contribuisce oggi il bel documentario
La poesia spezzata. Zuzanna Ginczanka (1917-1944), diretto
e prodotto, per Light History, dalla giovane e solare documenta-
rista Mary Mirka Milo (già autrice de I nazisti a Roma, distribuito
dall’Istituto Luce), con il sapiente montaggio di Alessandro Milo
e le musiche originali di Fabrizio Bondi. Con una sceneggiatura
scritta a quattro mani dalla regista e da Alessandro Amenta, uti-
lizzando fonti originali e inedite, il documentario ripercorre la vita
della giovane poetessa di origine ebraica, inserendola nel più
ampio contesto degli avvenimenti storici che hanno caratterizza-
to la prima metà del Novecento.
Zuzanna, abbandonata da entrambi i genitori quando era
bambina, cresce con la nonna ebrea di lingua russa in una
famiglia allargata dove si parlava anche il polacco, imparan-
do così entrambe le lingue; frequenta
poi una scuola molto selettiva e, già
giovanissima, si dedica alla scrittura,
alla poesia ed alla satira, pubblicando
piccoli capolavori ed entrando a far
parte dei più esclusivi circoli letterari
della Varsavia anni Trenta. Femminista
ante-litteram, Zuzanna compone, nel
periodo della ribellione giovanile, una
poesia dal titolo La rivolta dei quindicenni (1933) considerata
da Amenta “un inno alla gestione autonoma del proprio corpo
e alla necessità di espressione del proprio desiderio carna-
le”, tale che la sessualità femminile assume pari importanza
rispetto alle conquiste spirituali e intellettuali. Raggiunto il suc-
cesso e conosciuto l’amore, Zuzanna entra nella spirale della
seconda guerra mondiale, sfuggendo miracolosamente molte
volte alla Gestapo, fino alla denuncia di una portiera dello sta-
bile dov’era nascosta. In quell’occasione Zuzanna scriverà la
sua più celebre poesia Non omnismoriar, dove viene indicato,
caso rarissimo, il nome della sua delatrice (la poesia servirà
da prova, dopo la guerra, per far condannare la donna). In
occasione dell’anteprima italiana del documentario, svoltasi
alla Casa del Cinema (presenti Alessandro Amenta, il prof.
Roberto Morozzo della Rocca consulente storico, la prof.ssa
di letteratura polacca Laura Quercioli Mincer, il direttore dell’I-
stituto Polacco di Roma), abbiamo incontrato la regista, Mary
A tutto schermo Presentato a roma
il bel
documentario
diretto
dalla regista
Mary Mirka
Milo, dedicato
alla Poetessa
ebrea Polacca
fucilata
dai nazisti
a soli 27 anni
La poesia spezzata
di zuzanna Ginczanka
di Elisabetta Colla
pp.42_43_APPRODI_marzo_2015.indd 42 15/02/15 21.01


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