Numero 10 del 2006
Violenza: sconfiggere la paura
Testi pagina 17
noidonne ottobre 2006 17
La sperimentazione realizzata con ilprogetto "Rete antiviolenza tra le cit-
tà Urban Italia" che ha determinato la
possibilità di avviare reti locali per fare
fronte al fenomeno della violenza con-
tro le donne, ed il progetto ARIANNA
(Attivazione Rete nazIonAle aNtivio-
leNzA) da noi gestito per il Dipartimen-
to Diritti e Pari Opportunità della Presi-
denza del Consiglio dei Ministri, ci ha
permesso di promuovere l'avvio o il raf-
forzamento delle reti locali e dei piani di
azione, con l'ausilio di uno strumento
nazionale, il numero unico contro la
violenza alle donne (1522).
Il termine rete nella lingua italiana
contiene un doppio senso che rimanda
alla rappresentazione di ciò che contie-
ne con cura, ma anche di ciò che cattu-
ra. Costruire reti permette di recuperare
la manualità antica di chi annoda e
lancia un filo verso un altro punto per
riannodare. Si creano connessioni, lega-
mi che si incrociano nei nodi, cioè nelle
persone.
La violenza domestica è ancora oggi
un fenomeno sommerso, su cui esistono
pochissimi dati ufficiali, o statistiche
dei servizi e delle agenzie che operano a
livello territoriale. Gli unici dati elabo-
rati sono quelli dei centri antiviolenza
nati in questi ultimi 15 anni sulla base
di progetti di donne. Anche gli effetti da
trauma che tale violenza può determi-
nare, sia nelle donne sia nelle relazioni
che vivono, oltre che gli indicatori per
leggerli, sono e restano al di fuori delle
competenze acquisite sulla base del cur-
riculum formativo posseduto da parte
di operatori sanitari e sociali.
E' da queste consapevolezze che ab-
biamo dato il via ad un processo dove
entrassero in gioco non solo i/le singoli/e
operatori/trici, ma anche gli enti a cui
appartengono, per produrre sia occasio-
ni di formazione, sia formalizzazione di
procedure di intervento, sia migliora-
mento dell'accoglienza alle donne nei
differenti assetti che riguardano il socia-
le, il sanitario, la protezione, il progetto
individuale. La Rete contro la violenza
alle donne ed ai minori della città di Pa-
lermo, è un laboratorio dove dal 1998 si
sperimenta un modo differente di fare
fronte alla violenza di genere, condivi-
dendo obiettivi e percorsi, analizzando i
dati, definendo interventi comuni.
Questo mo-
dello proposto
nel progetto
Urban Rete an-
tiviolenza, ha
permesso di ri-
levare la perce-
zione e la con-
sistenza della violenza contro le donne
nella popolazione delle aree delle città
oggetto di indagine (25 in tutta Italia),
la cultura dei servizi e degli operatori
nei confronti della violenza, la disponi-
bilità a programmare risorse per affron-
tare e contrastare il fenomeno, avvian-
do un percorso di definizione e imple-
mentazione di attività di rete tra i servi-
zi, volte a confrontare e costruire meto-
dologie di intervento condivise, nell'otti-
ca di uno sviluppo delle politiche locali
con un orientamento gender sensitive,
valorizzando saperi ed esperienze delle
associazioni di donne.La medesima im-
postazione sta alla base di ARIANNA,
progetto sperimentale di contrasto al fe-
nomeno della violenza verso le donne
su tutto il territorio nazionale, che vuo-
le avviare una Rete nazionale antivio-
lenza, coordinata dal Dipartimento Di-
ritti e Pari Opportunità (ente promotore
dell'iniziativa), e nel contempo poten-
ziare o avviare processi di rete in alme-
no 20 città pilota. Il risultato che si vuo-
le raggiungere è quello di diffondere pro-
gressivamente la conoscenza del feno-
meno della violenza contro le donne e le
metodologie di intervento attraverso:
· il coinvolgimento di differenti Mini-
steri in un percorso di definizione di
azioni nazionali di prevenzione e con-
trasto alla violenza verso le donne, con
il supporto dei Centri antiviolenza
· l'incentivazione all'avvio di servizi
contro la violenza in tutto il territorio
nazionale
· l'avvio ed il radicamento di reti plu-
ridisciplinari a livello locale
· la messa a punto protocolli di rete e
di procedure che favoriscano l'accesso
ai servizi.
L'intervento ha anche attivato il nu-
mero di pubblica utilità 1522 - Servizio
di accoglienza telefonica nazionale
multilingue operante 24 ore su 24, per
facilitare l'emersione del fenomeno e ri-
spondere alle domande di aiuto delle
donne in difficoltà per problemi di vio-
lenza, garantendo l'anonimato ed orien-
tandole verso i servizi presenti nel loro
territorio, oltre che facilitare l'intervento
in emergenza in raccordo diretto con i
servizi delle forze dell'ordine e della sa-
nità, e integrando coi territori sperimen-
tali, le azioni di accoglienza coi servizi
locali.
(Per approfondimenti:
www.antiviolenzadonna.it )
*Le Onde, Palermo
Nel cuore delle istituzioni
Violenza 2
sviluppo delle reti locali e dei
piani di azione con l'ausilio del
numero unico contro
la violenza. L'esperienza che
viene da Palermo
Maria Rosa Lotti *
Modena / Femminicidio è...
... la violenza estrema contro le donne,
quella che arriva fino alla morte. La liber-
tà personale, sessuale e psicologica delle
donne non trova ancora nella società, ma
neppure nella famiglia, un luogo sicuro
che le riconosca e le accetti per quello
che vogliono essere: persone. Infatti,
come dimostrano i dati, le violenze
avvengono di più in ambito familiare.
Questo è emerso nel corso del dibattito,
coordinato dalla direttora di NOI
DONNE Tiziana Bartolini, in occasione
della Festa Provinciale dell'Unità di Modena sul tema 'Come fermare il femminicidio?,
cui hanno partecipato UDI, Associazione Donne nel mondo, Associazione Donne e
Giustizia, Centro Documentazione Donna, Daniela De Pietri e l'On. Manuela Ghizzoni.
Le opinioni dei visitatori della Festa, raccolte con un questionario, saranno inviate ai
Parlamentari.
Isa Ferraguti