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Numero 10 del 2006

Violenza: sconfiggere la paura


Foto: Violenza: sconfiggere la paura
PAGINA 45

Testi pagina 45

noidonne ottobre 2006 45
Popolare e allo stesso tempo innovati-vo nella formula, estremamente
attento ai contenuti presentati anche
con una leggerezza mai banale, anzi
rigoroso e ben articolato, al
Festivaletteratura di Mantova ogni per-
sona può trovare una propria strada al
cui traguardo si ritrova con qualcosa in
più, talvolta indefinibile.
Quale potrebbe essere uno dei motivi
alla base di questo successo? Provo ad
azzardare pensando di non sbagliare
troppo : le competenze delle persone in
un perfetto equilibrio tra uomini e
donne che, attraverso buone
pratiche, sono in grado di dare
vita ad un progetto e di farlo
crescere attraverso nuove for-
mule e la ricerca costante dei e
sui nuovi linguaggi.
Questa decima edizione di
Festivaletteratura ha rappresen-
tato un momento di compimen-
to e di ripartenza, come una
casa alla quale di volta in volta
si aggiungono mattoni per con-
tinuare a costruire nuovi piani
armoniosi . Piani tra i quali ci
siamo insinuati anche noi con
le nostre interviste, con i nostri
incontri toccando temi a noi
sempre molto cari che ci hanno
fatto anche sentire meno isolate
perché grazie a questi momenti
nel paese, successivamente,
sono stati ripresi in un dibattito
più ampio .
Non è sempre così semplice,
come qui, sentirsi coprotagoni-
ste di questa forma di dialogo
straordinario che ci aiuta non
solo a percepire dove stiamo
andando, ma anche a scegliere
tra quali strade vogliamo anda-
re rispetto al nostro progetto di
mondo e alla nostra percezione
della realtà, della differenza e delle dif-
ferenze.
Forse mai come quest'anno questo
straordinario gruppo di donne e di
uomini competenti ci hanno rappresen-
tato, proponendo tutte quelle differenze
che noi consideriamo patrimonio e
vogliamo siano rispettate. Chi, meglio
di Luce Irigaray, poteva aprire il festi-
val, esserne lo slogan, rappresentarne il
cartellone con la sua esortazione alle
nuove generazioni alla cultura a due
soggetti per arrivare a quella comunio-
ne di identità nello scambio continuo
che rende possibile la convivenza e,
addirittura, la multietnicità. O la nostra
amica Julia Kristeva, amorevolmente
accolta dai suoi lettori e ancora frastor-
nata dal conferimento del premio
Hannah Arendt per il pensiero politico
che riafferma che il femminismo non ha
saputo delineare chiaramente la que-
stione della liberazione degli individui.
Se non a Mantova, come sarebbe
stato possibile fare la conoscenza con
Paulina Chiziane, la prima scrittrice di
romanzi del Mozambico (con dolce
modestia specifica che in Mozambico
esistono tante scrittrici, ma per lo più di
racconti ) che rifiuta l'etichetta di fem-
minista per affermare che per scrivere e
raccontare la vita delle persone parla
della realtà delle donne perchè è quella
che conosce meglio. Incontrare Monica
Ali - nata a Dacca da madre Inglese e
padre bengalese, segnalata tra i dieci
migliori giovani scrittori britannici e
aggiudicataria del premio della Regione
Lombardia come autrice che ha meglio
saputo interpretare lo spirito del festival
- che comincia a scrivere dopo la nasci-
ta del primo figlio e che da portatrice di
due culture riesce a guardare il mondo
con maggiore attenzione alle differenze
e alle sfumature. Dialogare con
Maria Nowak, - autrice di "Non
si presta solo ai ricchi", fonda-
trice dell'ADIE ( Associazione
per il diritto all'iniziativa eco-
nomica) - che si batte perchè
tutti possano prendere parte
attiva al sistema di mercato e
che ha cercato di risolvere il
problema del lavoro in modo
innovativo attraverso il micro-
credito.
Tra i tanti uomini quante
donne e quante altre belle
donne. Dalla poetessa rom
Mariella Mehr alla baronetto -
per i meriti di scrittrice - P.D.
James, la più grande autrice
vivente di detective story, alla
nostra amica Lella Costa, intel-
lettuale a tutto tondo, a scrittri-
ci non nate in Italia che però
scrivono in italiano come nel
caso della brasiliana
Christiana de Caldas Brito e
dell'albanese Ornela Vorpsi, a
Edgarda Ferri che ci parla di
memoria e di vita, a Dacia
Maraini che col coraggio delle
proprie opinioni che la contrad-
distingue ci incita ad avere
fiducia in un cambiamento pos-
sibile … e tutte le altre che questo spa-
zio non ci consente di menzionare.
Ecco perché se andare in biblioteca o
in libreria fanno sempre più parte del
nostro quotidiano, forse ogni tanto è
bene non perdere di vista qualche festi-
val perché oltre al piacere della scoper-
ta della curiosità potresti anche scopri-
re di non sentirti da sola.
(Foto: copyright Festivaletteratura)
Dieci anni di letture e incontri
Mantova / Festivaletteratura
nata per creare curiosità, la manifestazione si conferma uno dei
maggiori punti di riferimento del nostro panorama culturale.
E le donne sono protagoniste
Graziella Bertani


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