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Numero 7 del 1944

Sguardi sul mondo, vita italiana in Francia


Foto: Sguardi sul mondo, vita italiana in Francia
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Testi pagina 12

12

NOI DONNE







a Roma

LA MIJSTRA “ELLE TRE BITTA’ ERHICHE

t'i vengono incontro appt‘uu entt- ti. “alla
rafיִgurazione del pittore Guuaso. son | r gra-
vi tra ie iuat‘t‘rie delle ritttì distrutte. i soldati
dell‘eservia rosso, Sullo sfondo turi‘llinu d0‘
. lre pagina ili opa-



rnimuo Ire nomi, lt'c o





Stalingrado. Leningrado. si-ti opoli_
ti. della gtlllt ' iii Rami lv, [ologru'
tic delle ti. luxtl'lìri ili-Iii. rima»





cano visioni di orrori rollvgandolo però a
pat‘v pus—ata t—tl a spuntini» ili rico—
c di una nuout vita lului .
ciui‘t Clic ci \il)nc

aioni di
sttnzin e
E' Sebaslopuli la pr





Durante il blocco di Leningrado, le priva-
zioni rie-ddero in gran parte nulla spalle
delle donne e dei bambini



incontro: la Sebastopoli di ie ‘ t-aima. pacifica.
ridente. e quella rli oggi tragicamente prova-
ta dalla guerra. Ma un altro assedio ugual-
mente sopportato l'0“ eroico valore in tempo
passato dalia stessa ciltù è rievocata attraver-
so la citazione dell’opera di Leone Tolstoi. lo
Icriltore soldato che della guerra disse tutti
gli orrori e tutti gli Croisll‘ii

Poi ecl‘o delle fotograיִe di soldati e dei nO'

mi: sono gli eroi dell‘armata, citati ad esempio,

per in loro bravura ed il loro valore. Tra cs‘
ai una donna: una semplice operaia che. colpi»
la al braccio sinistro da una scheggia di gl'a'
nata tedesca. è lornala al lavoro appena guari-
ta dopo i'ampulazione dell’arto,

Per le vie e per le piazze di Stalingrado i»
passata la morte. Questo ri raccontano lo l'u-
togral’ie oli documentano la vita dalla eroira
città nel ù tragiro periodo della guerra di
distruzione. Nella sala domina t‘ra le banditi"
re drlle ll'e città, il ritratto tli Stalin mentre le
pareti raccontano. insieme alle, tristezze di og;
;gi, le prime lotte dell’ormai lontano 1917.

Un'oasi di pace tra tanta barbarie: pur nel
periodo più doloroso e più triste, i יִgli della
,grande Russia“ non hanno dimenticato il loro
‘più preciso dovere e accanto al soldato che



coltllntlle non più presso un lontano routine.
tua per le viti stesse e "cui ci..- della mi
Città, continua l‘opera dei soldati dell'arte e
della st-ien : cct‘o l'autore della famosa slnv
fonia di Sta Ingmtla L‘ art-amo a lui un pue-
m. uno st'iL‘llzialo. due p-oetes v. La vita c la
nmrle. la civiltà o la barbarie s. londann p
confondono mentre il tempo scorre incsm
le e avvicina sempre più il Illnllll‘lilu do‘ilu
toria finale.

Sorride Lenin dal suo candido muto puslu
nella terza ed ultima sala su una pflrk’lc della
quale un rosso o tcllu annunzia I'hc in ano
la barbarie nazi-l‘as sta ha tentato di distrug-
gcl‘g la grande Russia, La patria di Gorki, di
I’uskin, di Tolstoi. di Sotu‘arov, di Koutuzov.
di Lenin e di Stalin, non può radere, Anvhe











ll pubblico tlcl Salone Margherita. 4| Rtr
ma. era Composta..dmnenicn mallina 10 na-
l'ombre, quasi esclusivamente di mamma. che
tit‘t'rtillo portato nella borsa un pezzo di pa-
Ile o atltlimura In bottiglia (i‘el latte. U di
bambini che occhi sprulancat e, bocca aperta
snguittuno con eslrt'ttlu intere. e la trama rloL
la יִaba. Ammirati, essi nssisterano alle ti-

rende del ricco signore, tanto flvnru e della
sita consttrle. cosr golosa. che vengono ptt»

tuti datttt ottatttt tata \perchè non vaglunn
correggersi del loro Atleti. La lata {ras/or—
ma il ricco signore in un povera contadino
costretto per vivere a vendere la salti con:
che gli resti, la sua oca. ve la signora "all'0.
ca stessa. Il novero contadino e l‘oca pren-
tlmto nmmentanemnente il pasto (lei tltto “a
gnori, Questi caccioal dal castello errang ttel-
la campagna e vengono accolti nella c mm
tli due giovani contadini, poveri ma [eltci e
spensierati. che lavorano per v'vere e rhe al)-
no contenti della loro sorte. I signori“ capi-
scono allora quale sia la (l vera o felicità. .t‘
pentona dei loro vizi e promettono che mai
più vi ricadrtmno. La fata consente quindi a
perdonarlttì ed essi ritornano ad essere ricchi
ma buoni. I giovani contadini amati dai ritto
signori, restano tuttavia poveri e non si su
più niente del povero contadino e n‘elln stuI
oca. Sembra quindi! che la loro unica fun-
zione sia mila quella di permanere ai signo-
ri di pentirsi del loro vizi, ma lo loro t-irtt't
e t‘ loro stenti non sono ricampensati.

Il Teatro della Fiaba vuole essere miti-ati.
v0; a parer nostro esso può e dove esserlo
e per questa esso disponi, di grandi mezzi:
la schiera (li giovani artisti che recitava
era senza dubbio a/יִatata, i costumi
ri e belli, la scerteggiamra adatta e יִna. Il
teatro della יִaba può quindi orientare il ati
sia del piccolo pubblico e senza dubbio qtte
sta opera Itu gà un g’nm’e valore educativo.
ma se esso vuole servirsi dall'arte per impa.
stare problemi seni che si ricordi clic si in—
ri'irizza ad. un pubblico che va dai sette anni
ai dodici anni (perché è il pubblica Cltl’ si
interessa ancora alle יִabe o che già le an-
pisce) e questo [n’rrolo pubblico ha subita i
bombardamenti, ha vissuta l'ansia tlel terrore
tedesco, è un pubblico che ha giit latta. a
modo suo. una dura esperienza n‘ella vita. Il
piccola spettatore penserà senza dubbio. cltrl
se snno buone. le late debbono soccorrere t'
bambini, aiutare le lnra mamme cha muto si
sacriיִcano par loro. Perché non presentare
qualche יִaba che esalti l'amor ttlnlornn o
qualche altro nobile sentimento.

Son passati i tempi in cui l'in/anzia era
avvolta in sogni dorati. L‘inumana crudeltà
di questa guerra ha stracciato questi sogni,





vt’h

la \llîl della viltà p.1-



qai spettacoli di orror'
rali anta dal gelo. i fanciulli. lc tlttnnc_ i vcr
l'hi. vinti e stremati dalle sull'aia-un“. Ma
amara (m tanti eroi, llll't‘l'ltll I: Ima mmlow
telt‘lnni. «ho res m al —utt posto pur n
tnanmiti nei quali più t-pra infuria lit lune
lil liti. .

La mostra è tinit _ La mani. lrt-um mcllln‘
l'i prepul‘ In") a 'gtltlrt‘ sul rt'glrll'u ilci x ‘
tutori le nu‘lri' Îllllìl't‘ Pl'l'l‘lll"
su (lllflsln st-Iit-matii-a I totugr
liatnu auror l ù vii‘uo u noi l‘-
lo russo e iii-notaio ti.“ rom. miti-r
di quelle eroit'lle t-illà i: ai in fondo. a -
t-Iu' la sahezxa della [ll‘hll‘i i.—.ttri.i_ F. l'Ì wat-
I) ('ÌH‘ quei vini-oli di i ni la t' di rivi]-
là t‘lle hanno legato in ha» in, (iii-ate due
grandi nazioni si rimaldino adu so illll'4l\Èvl'Sll
questa soilcl't‘nu t-lm rendo lltlli gli uomini
fratelli i. spinga i di": populi i. lavorare tir»
nulla via della I'Ìt'nslruzinnu e «li-l la-









rioni.



-.t st-tr
pUDO’
in

.tswgua















patito
mro.

Luigia catino

a nutlu l'animo del fanciulla. Il tf'a
יִaba può placare ttt rlttmtutda (Ht‘
leggiamo sul vullv pallida (ti; bim
bi senza sorriso delle nostre cim‘t. (“su può
tl r0 Inrtt quali sano i rari sen'itnenti (tuoni
.trrattlli .rtie "pistoni (Ittrbarit— pttlrd mai H!"
ridere.

Etl è appunta porchò i pr mi anni dei "0le
'n'tnln' .wno slali Così tristi che Imi rari—panno
ti" passare loro quIIÌL‘hP ora allegra ti teltlra
ma se la יִaba sulla il’suo asporto p (Il'l’lt‘alk, ir
reale. fantastico. vuole "L'FÃŽP un con nuto se-
rio. che questo ratttenuta non sia la “siano di
ttn tnnnrlo passato on" ingittstn. N. S.

ha ntt'sstt
tra della
siosa che





ABBIAMO VISTO PER VUl...

ll compagno P.

E‘ la storia di una donna come ve ne
sono tante in Russia. di una partigia— —
na. I1 יִlm presenta in scene vivaci‘
in quadri forti ed audaci 1a vita dei
partlglani i‘m Unione Sovietica. Nel
prossimo m'mero ne daremo una criti—
ca più profonda.

Aspettamì. , ‘

Film di guerra. E‘ la storia di una gio—
vane che aspetta יִduciosa e serena il
ritorno del suo compagno. Esso esalta
l'amor patrie dei giovani sovietici e le
loro qualità morali. Il יִlm è ben con—
dotto e vivace.

Il dittatore.

Critica dei due regimi totalitari. La
satira di Mussolini non soddisfa la sen—
sibilità degli italiani che tanto ebbero
a soffrire sotto il suo odiato regime.
Tuttavia certi spunti ricordano l'arte
avvincente. particolare di Charlie Cha-
plln.

.fl—_—=—i—J._=—-———-—יִ=

Ogni donna italiana sia abbattuta
q ‘- Nol Donne u. organo dell'Unione
delle Donna Italiano]

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