Numero 3 del 2016
L'8 marzo allo specchio, interviste a Maraini, Nicolini, Urbinati
Testi pagina 36
NOIDÙNNE
Marzo 2016
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UD! BIENNALE
DONNA
Tutti i colori
TORNA LA BIENNALE DONNA
DI FERRARA DEDICATA
ALLA FORZA ESPRESSIVA
DELLE ARTISTE LATINOAMERICANE
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un appuntamento atteso ed ecco che torna, ospitata dal
17 aprile al 12 giugno 2016 nel Padiglione d’Arte Con—
temporanea di Ferrara, la Biennale Donna, organizzata
da UDI - Unione Donne in Italia di Ferrara e dalle Gallerie
d’Arte Moderna e Contemporanea della città . Questa edizione,
la sedicesima, con il titolo SILENCIO VIVO. Artiste dall’Ame-
rica Latina, intende concentrarsi sulle questioni socioculturali,
identitarie e geopolitiche che influenzano i contributi estetici
dell'odierno panorama delle donne artiste e punta l'attenzione
sulla multiforme creatività Iatinoamericana, con una collettiva
che lascia la parola ad alcune delle voci che meglio rappresen—
tano questa eccezionale pluralità espressiva: Anna Maria Ma-
iolino (Italia—Brasile, 1942), Teresa Margolles (Messico, 1963),
Ana Mendieta (Cuba 1948 - Stati Uniti 1985) e Amalia Pica (Ar-
gentina, 1978). Le curatrici, Lola G. Bonora e Silvia Cirelli, con—
fermano I’intento di una tra le rassegne più attese del calendario
artistico: proporsi come un percorso di ricerca ed esplorazione
della creatività femminile internazionale. Da sempre attenta al
rapporto fra arte e la società contemporanea, la Biennale Don-
na SILENCIO VIVO riscopre le contaminazioni nell’arte di temi
di grande attualità , interrogandosi sulla realtà Iatinoamericana e
individuandone le tematiche ricorrenti, come l’esperienza dell’e-
migrazione, le dinamiche conseguenti alle dittature militari, la
censura, la criminalità , gli equilibri sociali fra individuo e colletti-
vità , il valore dell'identità o la fragilità delle relazioni umane.
Un appuntamento che era mancato dopo la forzata interruzio-
Amalia Pica, The virireless way in Iow vìsibìlity,
2013. Courtesy KONIG GALERIE, Berlino
ne del 2014 a causa del terremoto che ha colpito Ferrara e i
suoi spazi espositivi e che riprende il proprio cammino, accom—
pagnato dalla sapiente organizzazione del comitato che vede
la presenza di: Lola G. Bonora, Anna Maria Fioravanti Baraldi,
Silvia Cirelli, Anna Quarzi, Ansalda Siroli, Dida Spano, Antonia
Trasforini e Liviana Zagagnoni.
Ana Mendieta, una delle più incisive figure di questo va—
sto panorama artistico. Nonostante i| suo breve percorso (muore
prematuramente a 36 anni, cadendo dal 34simo piano del suo
appartamento di New York), Ana Mendieta si riconferma ancora
oggi, a 30 anni dalla sua scomparsa, come un'indiscussa fon-
te ispiratrice della scena internazionale. La Biennale Donna le
rende omaggio con un nucleo di opere che ne esaltano l’incon—
fondibile impronta sperimentale, dalle note Siluetas alla docu-
mentazione fotografica delle potenti azioni performative risalenti