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Numero 3 del 2016

L'8 marzo allo specchio, interviste a Maraini, Nicolini, Urbinati


Foto: L'8 marzo allo specchio, interviste a Maraini, Nicolini, Urbinati
PAGINA 13

Testi pagina 13

M ‘f‘r'

Foto di Delia Merola, gentilmente concesse

metta insieme i vincoli dell’Istituzione con l'autogestione.
Del resto, il nodo del riconoscimento del nostro lavoro da
parte delle istituzioni non è mai stato sciolto, è una riflessio-
ne che facciamo da otto anni senza arrivare a una sintesi.
Evidentemente ci metterebbe al riparo dalla precarietà ma
è anche vero che qui godiamo di una libertà che abbiamo
sempre rivendicato. Anche perché in questi anni il ricono-
scimento c’è stato nei fatti, perché da noi arrivano ormai
donne da tutta la città, inviate sia da strutture pubbliche che
private. Chi sta in prima linea, come facciamo noi, ha sem-
pre riconosciuto iI nostro lavoro. Adesso con questo nuovo
progetto della casa di semi-autonomia ci cimenteremo nel
passaggio successivo e capiremo se e possibile, e in che
modo, conciliare i vincoli istituzionali con l’autogestione”.

UNA TRACCIA DI CARTA DEI RISULTATI
DI QUESTI ANNI: IL LIBRO

Oltre ai servizi di accoglienza, le attiviste di Lucha si spen-
dono molto sul fronte culturale, con un’offerta ricca e varia
di incontri, dibattiti, presentazioni. Per citare solo una delle
tante iniziative, a fine febbraio e ripartita la rassegna “Ritrat-
ti di donne” che, come suggerisce i| titolo, si compone di
serate monografiche su artiste (ma non solo) che hanno la-
sciato una traccia e che sono state ignorate o dimenticate. “Il
senso è quello di ricostruire una genealogia valorizzando le
intelligenze femminili e proponendo testi e immagini originali,
ovvero creati e presentati solo per quell’appuntamento. La
novità di quest‘anno è che nel gruppo culturale che produce
la rassegna ci sono anche degli uomini, compagni del movi—
mento queerche hanno deciso di unirsi a noi". E per non per-
dere traccia del loro lavoro, per questo ottavo compleanno le
attiviste hanno pensato di mettere nero su bianco risultati e
speranze. Grazie a una campagna di crowdfund/ng cui han-

NOIDONNE
Marzo 2016



Intrecci

no partecipato in tanti e tante, e stato appena pubblicato un
libro che contiene molti contributi di chi ha sostenuto il pro-
getto. “In questi anni qui a Lucha abbiamo raggiunto obiettivi
importanti, ma se consideriamo la condizione femminile nella
sua complessità, c'è ancora molto da fare. Pensiamo alle dif-
ficoltà dei consultori, ai tanti obiettori di coscienza nelle strut-
ture pubbliche, alla disparità salariale, al linguaggio sessista,
al razzismo. Per continuare a progettare partendo da ciò
che abbiamo conquistato, abbiamo pensato fosse necessa-
rio mettere la memoria nero su bianco e abbiamo chiesto a
donne e uomini con cui abbiamo costruito relazioni in questi
anni di farlo con noi". L‘introduzione del libro e stata curata
da Sandro Medici che, quando le attiviste hanno liberato lo
stabile era Presidente del Municipio VII (allora X, ndr), si e
battuto con loro affinché rimanesse un bene pubblico. Nel
volume sono contenute anche le riflessioni della giornalista e
scrittrice Barbara Bonomi Romagnoli, della sociologa Anna
Simone, della filosofa Federica Giardini, della Presidente di
Be Free from Violence Oria Gargano, della scrittrice Patrizia
Fiocchetti e molte altre. || volume sarà presentato l’8 mar—
zo durante un incontro cui parteciperà anche la giornalista
e ricercatrice curda Dilar Dirik che tanto ha scritto in questi
mesi della situazione curda e delle atrocità commesse dal
governo turco, argomento a cui le attiviste di Lucha hanno
dedicato incontri e attenzione. Prima di lasciarci chiediamo
cosa si augurano per la città di Roma Chiamata a elegge-
re un nuovo sindaco tra pochi mesi. “In questo paese c’e
un’emergenza democratica abbastanza seria. Nessuno si
chiede più perché esistono governi che nessuno ha votato.
L‘augurio dunque è che torni a esserci la politica, perché con
una politica diversa da te puoi confrontarti, mentre con un
prefetto no perché non ha bisogno del consenso. Speriamo
anche si torni a parlare di decentramento, perché in questi
anni c‘é stato un accentramento del potere, esatto contrario
della democrazia”. il:
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