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Numero 3 del 2016

L'8 marzo allo specchio, interviste a Maraini, Nicolini, Urbinati


Foto: L'8 marzo allo specchio, interviste a Maraini, Nicolini, Urbinati
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genere nella nostra professione, sa-
rebbe potuta essere da esempio per
chi, come me, si fosse trovata nella
mia stessa condizione.

In più, a chiunque di professionalmente
adeguato al settore mi rivolgessi, la ri—
sposta era sempre la stessa: “sono spia-
cente, ma non c'è caso similare al quale
rifarsi legislativamente parlando”.

Lo sconforto era devastante, fino a
che, tra mille dubbi, paure ed incertez—
ze, iniziai a documentarmi in merito,
venendo ben presto a conoscenza del
Decreto legislativo del 26 marzo 2001
n.151 “Testo unico delle disposizioni le—
gislative in materia di tutela a sostegno
della maternità e della paternità”.
Ecco, la prova tangibile del fatto che
esistono lavori pericolosi, vietati in ma—
ternità, indipendentemente dallo stato
di salute della madre, indipendenti dal—
la solita “gravidanza a rischio”.

Più leggevo, più mi documentavo,
più si fortiיִcava in me la convinzione
che il diritto alla salute mia e del mio
bambino andava onorata, era sacro-
santa... ancor di più perché proprio
in quei giorni venni a sapere che si
trattava di una femminuccia!
Testarda, caparbia e convinta di voler
esercitare solo i propri diritti, continuai
a frequentare quegli uffici, facendo
enormi sacrifici nel tentativo di farmi
scivolare addosso tutte quelle ingiurie.
AI sesto mese di gravidanza, come un
fulmine a ciel sereno, mi venne re-
capitato un documento in cui venivo
letteralmente esonerata dall'incari-
co, senza giuste motivazioni.

A quel punto, l’indignazione rispetto ai
soprusi sopportati lasciò il posto alla
rabbia. Pensai che l’unica cosa sensata
da fare fosse rivolgermi all’Ispettorato
del Lavoro, al quale scrissi che, poiché
non mi era stato precedentemente ac-
cordato il cambio di mansione, chiedevo
espressamente l’interdizione dal lavoro,
così come recitava |’art.17, comma 2,
punto B e C, decreto legislativo 151/01.
Intanto, sull’altro fronte, stavano ma-
turando i tempi per l’astensione ob-

Parliamo di

BIOetica

bligatoria per gravidanza, così mi pre—
parai per avere tutte le carte in regola:
certificato medico con data presunta
del parto e comunicazione ufficiale.
Trascorsero due mesi e l’incognita di
ciò che ne sarebbe stato del mio lavo-
ro pesava come un macigno.

Ricordo quei momenti, rivivo gli stati
d’animo, le notti insonni, l’ansia per l’i—
gnoto, mille paure... io, sola contro tutti!
Margherita nacque, e a quindici gior—
ni dal lieto evento, mi vidi recapitare
a casa la relazione dell’Ispettorato del
Lavoro, la quale citava: “In riferimento
all’interdizione dal lavoro, dagli accer-
tamenti effettuati da questo ufficio, si
evince che la lavoratrice sarà adibita a
mansione diversa che non sia in alcun
modo di pregiudizio alla salute della
lavoratrice in periodo ante e post par-
tum. Non ci sono elementi per giusti—
ficare l’interdizione dal lavoro”.

Mi venne così accordato il cambio
di mansione prima del parto e per 7
mesi di vita del bambino, con ridu-
zione oraria per allattamento.

Ce l’avevo fatta, avevo vinto.

Avevo vinto contro il pregiudizio, ave-
vo vinto contro le ostilità, contro chi
mi intimidiva dicendomi di starmene a
casa e lasciare il posto a chi non aveva
di questi “problemi"... cosi si chiama
un figlio sul posto di lavoro? Problema?
Sono fiera di essere madre, sono fiera
di svolgere il mio lavoro al meglio delle
mie capacità, sono fiera di averci cre-
duto fino in fondo.

Prima di essere un medico veterinario
sono una donna. ‘
La diversità biologica che ci ca tfe—\
rizza non deve e mai dovrà e55 mo-
tivo di discriminazioיִé‘ , '
lavoro, né in ness’t’in altro Iq l.
Oggi ho due figlie . . ‘
essere -













NOIDONNE ‘
Marzo 2016

II filo verde

di Barbara Bruni



L'IMDONESIA INOUIMA PIÙ DELLA GINA

Gli incendi che dal luglio scorso stanno devastando
l'Indonesia hanno catapultato il Paese asiatico al
vertice della classifica dei più grandi inquinatori
mondiali, davanti a Cina e Usa. A bruciare è la torba
(resti vegetali nel terreno) che contiene 60 miliardi di
tonnellate di carbonio. Negli ultimi di mesi le emissioni
giornaliere indonesiane di 002 sono state superiori
a quelle cinesi per almeno 14 giorni e per 47 giorni
rispetto a quelle Usa. I| ministro indonesiano per gli
Affari sociali, Khofifah Indar Parawansa, ha reso noto
che le persone con problemi respiratori sono salite a
mezzo milione.

EMERGENZA PARCHI

La metà dei Parchi nazionali d’Italia è allo sbando, a
denunciarlo sono nove associazioni ambientaliste, tra
cui Club alpino italiano, Legambiente, Lega italiana
protezione uccelli, Touring Club Italiano e Wwf. In
dodici parchi su 24: “tre sono commissariati, tre
senza un presidente, in sei mancano i consigli direttivi
e in cinque non c'è un direttore". Le associazioni
ambientaliste chiedono al ministro dell’Ambiente
Galletti un'azione immediata per risolvere questo
problema di nomine, e chiedono anche degli “obiettivi
omogenei di tutela della biodiversità" che siano validi
peri parchi nazionali di tutto il territorio italiano.

L'ALBERO MILLEMARIO GAMBIA SESSO

Un albero millenario, forse il più vecchio della

Gran Bretagna, dopo almeno 3.000 anni di vita da
“maschio” ha iniziato a sviluppare caratteristiche
definite dagli scienziati e dal botanici come femminili.
L’albero in questione - secondo quanto riportato

dal Daily Telegraph - è un tasso che trova in Scozia

e che sino ad ora spargeva polline (caratteristica
tipicamente maschile). L'improvvisa comparsa nel
mese di gennaio di bacche rosse su alcuni rami -
tipiche degli esemplari “femminili" — indicano come
questo esemplare stia mutando iI suo genere. Se vero
che talora questi alberi “cambiano sesso”, questo
normalmente accade a partire dal tronco (non dai
rami!) e comunque mai in età tanto avanzata.

IL 2015, L’ANNO Plll CALDO DI SEMPRE

I| 2015 è stato l’anno più caldo mai registrato dal
1880, ossia il primo anno in cui si sono iniziate a
registrare le temperature.

La notizia è oggi certificata dalla Nasa e dall'Agenzia
federale Usa per la meteorologia (Noaa).

La temperatura media globale è stata di 1 grado
sopra la media del periodo 1880-1899, e comunque
la più alta mai registrata negli ultimi 136 anni,
superando il record del 2014 di +0,16 gradi. Nel
corso del 2015, sono stati 10 i mesi che hanno
segnato un primato delle temperature, con le sole
eccezioni di gennaio e aprile.
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