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Numero 8 del 2010

Idee in viaggio


Foto: Idee in viaggio
PAGINA 49

Testi pagina 49

47noidonne | luglio-agosto | 2010
APPRODI
JULIETTE BINOCHE:FASCINO E UMANITÀ
VINCITRICE A CANNES COME MIGLIOR ATTRICE, LA BINOCHE È SIMBOLO
DI UNA RECITAZIONE AUTENTICA
mandato in onda su RAI STORIA, nell’ambito della se-
rie televisiva “La Storia Siamo Noi”.
BIO|GABRIELLA ROMANO
Film-maker indipendente, scrittrice e giornalista, Ga-
briella Romano nasce a Torino nel 1960. Esordisce come
giornalista teatrale e musicale, collaborando per la Gaz-
zetta del Popolo, RAI Radio3 e svariate riviste. Per la te-
levisione, lavora nell’organizzazione e ricerca di pro-
grammi, inizialmente per la RAI di Londra e poi, con-
seguito un master in Regia del Documentario presso il
Goldmiths’ College, per numerose emittenti e società di
produzione indipendenti inglesi, statunitensi e canadesi.
Contemporaneamente realizza alcuni progetti indi-
pendenti di documentario, specializzandosi in proget-
ti di storia orale sull’omosessualità. Tornata in Italia nel
2002, coordina la redazione di www.equalportico.it, TV
web su donne, lavoro e nuove tecnologie (progetto fi-
nanziato dalla UE e dalla Regione Emilia Romagna, pro-
dotto dall’Associazione Orlando). Prosegue le sue atti-
vità in ambito televisivo e giornalistico, pubblicando an-
che saggi e racconti. Fra gli altri: Fuori della Norma. Sto-
rie lesbiche nell’Italia della prima metà del 900, Ro-
senberg & Sellier (2007) e Principesse Azzurre n. 3, edi-
to da Mondadori (2005). Fra i suoi documentari: Ri-
cordare e L’Altro Ieri, sulla condizione degli omosessuali
italiani durante il fascismo. 
Chi non ricorda la dolce Juliet-te, giovanissima protagoni-
sta-rilevazione di film come L’in-
sostenibile leggerezza dell’essere
(1988), dal romanzo di Kundera, o
del toccante Film Blu, della Trilo-
gia dei colori di Krzysztof Kie-
slowski? “La Binoche”, come la
chiamano in Francia, dopo aver
vinto un Oscar come miglior at-
trice non protagoni-
sta nel 1997 per Il Pa-
ziente inglese di An-
tonhy Minghella, ha
ottenuto quest’anno a
Cannes la palma come
miglior attrice prota-
gonista per la sua in-
terpretazione in Co-
pia Conforme (Certi-
fied Copy), l’ultimo la-
voro del regista ira-
niano Abbas Kiarosta-
mi, girato a Teheran
con attori non profes-
sionisti. “L’Iran è un
paese particolare - afferma l’at-
trice- più vicino a noi di quanto
pensiamo, le donne iraniane sono
come le italiane, piene di passio-
ne ed energia, donne colte che co-
noscono letteratura, film e musi-
ca. Nelle strade di Teheran sono
stata avvicinata da donne in bur-
qa completamente in nero che sa-
pevano tutto di me e dei miei film”.
Juliette Bi-
noche, che
ha spesso in-
terpretato
personaggi
spirituali ed
appassionati,
pieni di uma-
nità e verità,
si è messa a
piangere in conferenza stampa a
Cannes quando ha saputo che
un regista iraniano suo amico,
Jafar Panahi, imprigionato per
aver espresso l’intenzione di girare
un film sulle elezioni iraniane del
2009, aveva iniziato lo sciopero
della fame. Oggi Panahi, regista
sensibile alla condizione delle
donne in Iran (dopo Il Cerchio, il re-
cente Offside su una ragazzina
che si traveste da uomo per poter
entrare allo stadio), è stato libe-
rato: la Binoche è diventata così
una sostenitrice informale della
causa iraniana. E.C.
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