Numero 11 del 2006
Finanziaria che verrà: facciamo i conti
Testi pagina 18
Il successo del nostro progetto educati-vo parte dalla definizione dell'obietti-
vo e dagli strumenti e modalità che sce-
gliamo. Partiremo dagli strumenti anche
perché nella società in cui viviamo i no-
stri figli hanno molte possibilità rispetto
al passato. Oggi viviamo una situazio-
ne nella quale gli stimoli a nostra dis-
posizione sono molti di più di quelli di
cui possiamo umanamente usufruire. Ci
sono più film di quelli che vorremmo ve-
dere, più libri di quelli che possiamo leg-
gere e più opportunità di viaggi di quel-
le che possiamo cogliere. Come adulti
facciamo delle scelte in base ai nostri
obiettivi e alle nostre possibilità reali. I
bambini non sono in grado di farlo, le
loro scelte sono molto influenzabili e di-
rezionabili. E' noto che le grandi azien-
de produttrici di beni di largo consumo
considerano bambini e ragazzi il target
più interessante da influenzare con la
pubblicità anche perché così si allevano
i futuri consumatori. Siamo noi adulti
che dobbiamo operare una selezione de-
gli stimoli per far arrivare solo quelli
che riteniamo funzionali al nostro pro-
getto educativo. Quante volte ci siamo
interrogati se la televisione è educativa.
E' fin troppo facile rispondere che come
tutti gli strumenti dipende dall'uso che
se ne fa. Quando si tratta di bambini o
ragazzi la TV può svolgere un ruolo
centrale nell'indirizzare la loro educa-
zione. In primo luogo la televisione è
uno degli stimoli che abbiamo a dispo-
sizione per sviluppare il nostro progetto
educativo. Sarebbe interessante farci la
domanda: cosa può dare la televisione
per lo sviluppo di nostro figlio? Ci sono
degli strumenti più adatti e allo stesso
tempo disponibili?
Credo che queste siano il tipo di do-
mande che potremmo porci per decidere
se questo o quello stimolo siano più op-
portuni. Mettiamo il caso che nei nostri
progetti ci sia quello di rendere nostro fi-
glio sensibile ai temi della difesa del-
l'ambiente.
Quali stimoli potremmo trovare? Li-
bri, articoli, fiabe, programmi televisivi,
visite alle oasi, passeggiate in campa-
gna, racconti dei nonni, avventure gio-
vanili di mamma e papà, abitudini fa-
miliari. Se non facciamo una scelta pre-
cisa, indirizzando il nostro tempo e le
nostre energie, altri sceglieranno per
noi. Quindi se pensiamo che ci sia più
bisogno di stare all'aria aperta, perché
magari viviamo in città, meglio una
passeggiata in un bosco, in campagna o
anche solo in un grande parco cittadi-
no. La passeggiata al parco o in campa-
gna non è solo più distensiva e salutare
ma permette anche un'interazione mag-
giore con il bambino. "Che cosa vedi là?
Guarda il cielo ! Osserva bene quella
foglia ! Vedi quelle specie di croste verdi
sulla corteccia? Ricordo quando ero pic-
cola che al mattino sentivo cantare gli
uccellini dalla mia finestra." Queste so-
no solo esempi di un' interazione tra noi
e nostro figlio all'interno della quale si
costruisce una relazione educativa. Le
domande stimolano la riflessione, lo
rendono più protagonista attivo, lo con-
ducono ad essere meno passivo rispetto
ad un apparecchio televisivo. Scelta de-
gli stimoli e domande, queste sono altre
parole chiave da aggiungere al nostro
bagaglio di conoscenze ed esperienze.
Infine una domanda per tutti: il tempo
dei nostri figli è vuoto o pieno?
*Insegnante ed esperta in metodologie di apprendimento
Centro Ascolto LiberaMente, Carpi (Mo) tel 338 7213030
novembre 2006 noidonne18
Strumenti
ecco la seconda parte del percorso che offre gli strumenti
essenziali di un progetto educativo
*Edy Garagnani
Scegliere gli stimoli
Con l'inizio della stagione invernale, sono in molti a decidere di iscriversi a corsi o
dedicarsi al fitness in palestra. Dopotutto, la vita di ufficio e la routine sono ele-
mento di stress e tensione che si possono scaricare bene svolgendo un'attività spor-
tiva. In più, molti tornano reduci dalle vacanze estive persino con qualche chilo di
troppo da smaltire. La palestra, quindi, diviene un passo obbligato per sentirsi di
nuovo tonici e belli; un trend che non conosce crisi ma, anzi, è in continua cresci-
ta come confermano i dati, che, per il 2006, riportano un aumento di frequentato-
ri del 20% rispetto lo scorso anno. Infatti, le palestre sono frequentate, non solo
dagli "amanti del fitness", ma anche da chi si sente di avere un problema estetico:
è molto utile per chi ne ha realmente bisogno, ma bisogna fare attenzione a non
lasciarci trasportare "dal fattore moda" che colpisce soprattutto i giovani. Il mondo
del fitness e delle palestre è sempre più innovativo, sia nella creatività delle azien-
de costruttrici sia dalle griffe sportive, che logicamente stimolano e attraggono gli
utenti consumatori. Da un'indagine su scala nazionale della Federconsumatori,
l'andamento dei prezzi per l'abbonamento alla palestra del 2006 rispetto al 2005
registra aumenti che variano dal 10% al 25%. Per tali motivi sarebbe necessario,
prima di iscriversi in palestra, verificare i prezzi di più centri fitness
e palestre in modo tale da scegliere quella più economica senza
rinunciare così all'attività fisica che, comunque, possiamo farla
anche a casa con qualche semplice attrezzo o all'aria aperta.
Camminare, per esempio, almeno mezz'ora al giorno e consumare a
tavola meno grassi e alcolici, consentirebbe già di mantenersi in
forma "gratis" !
Viola Conti, Federconsumatori
Belli e sportivi,
a tutti i “costi”?